Donne in fila al Criscuoli-Frieri per la prevenzione: tutto esaurito

In occasione della Giornata Internazionale della Donna il Centro Anti Violenza Di Donna, l'Asl di Avellino e la Regione Campania hanno promosso un Open Day per la prevenzione del tumore alla mammella ma anche per saper riconoscere la violenza di genere. Parola alle operatrici

Donne in fila al Criscuoli-Frieri per la prevenzione: tutto esaurito. Mi voglio bene! Il coro che si leva oggi dal Centro Anti Violenza Di-Donna dell’ospedale Criscuoli-Frieri di Sant’Angelo dei Lombardi ribadisce l’importanza della prevenzione. Non solo sanitaria e per la cura fisica ma anche come antidoto alla violenza di genere. Infatti sono state davvero tante le donne che hanno aderito all’Open Day promosso dal Cav, l’Asl di Avellino e la Regione Campania per celebrare la Giornata Internazionale della Donna. In tante hanno risposto all’appello da diversi comuni del distretto altirpino per sottoporsi allo screening per il tumore alla mammella.

Oltre all’opportunità offerta dal nosocomio per il reparto di radiologia, sono stati divulgati i riferimenti anche per lo screening della cervice uterina che invece vengono effettuati dai distretti. “L’iniziativa congiunta di prevenzione mammografica e di screening della cervice uterina, congiuntamente alla divulgazione delle attività del Centro Anti Violenza ha suscitato un buon interesse da parte delle donne, che hanno partecipato numerose” spiegano Patrizia Delli Gatti e Graziella Di Grezia, rispettivamente coordinatrice del Cav per l’Asl e radiologa esperta in medicina di genere del presidio ospedaliero. “Non solo presso l’ospedale Criscuoli-Frieri di Sant’Angelo dei Lombardi, ma anche negli altri plessi di Avellino e Ariano Irpino. L’esito della giornata di sensibilizzazione è anche il frutto dell’impegno e dedizione del personale, che si è prodigato per la buona riuscita dell’iniziativa, svolgendo non solo le ordinarie attività, ma per il coinvolgimento emotivo dimostrato a questa iniziativa”.

Donne in fila al Criscuoli-Frieri per la prevenzione: tutto esaurito

Infatti a tutte le donne è stata donata una mimosa, accompagnata da una poesia dedicata ad un uomo, e una piccola realizzazione artigianale donata da un tecnico della radiologia di Sant’Angelo. “L’omaggio è stato consegnato a tutte le donne che hanno partecipato, rendendo meno impattante l’ingresso in radiologia e alleggerendo l’ansia che può generare la sala d’attesa. Sappiamo bene che sottoporsi ad un esame provoca sempre stati d’ansia fin quando non si ha l’esito refertato. Costruire un clima piacevole è il primo passo per accedere alle cure. Basti pensare che questa mattina anche una donna che ha avuto la necessità di rivolgersi al Centro Antiviolenza è stata accolta in un clima sereno e distensivo, che le ha trasmesso tranquillità. L’iniziativa è senza un successo, ed è una esperienza da ripetere” hanno confermato.

La partecipazione è stata sentita sia da parte del personale dedicato che da parte degli utenti. Questo ha creato un valore aggiunto sulla valutazione complessiva della giornata, che ha alimentato la sinergia tra ambito sanitario e socio assistenziale, e ha rafforzato la cultura della prevenzione. Infatti come ha sottolineato la coordinatrice del Cav Michela Iuliano, “L’iniziativa di oggi dà concretezza al nostro impegno sul campo. La giornata si è svolta all’insegna dell’integrazione con l’Asl: la prevenzione è un comportamento che si applica non solo all’ambito strettamente sanitario ma è anche un antidoto contro la violenza. Le porte del nostro Centro sono spalancate, e non soltanto in occasione della Giornata Internazionale dedicata alla Donna. Siamo pronte a fornire assistenza psicologica e ad accogliere domande e richieste. La prevenzione si costruisce con la consapevolezza e con i giusti strumenti di valutazione. Noi ci siamo”.

Una mostra fotografica accompagna il percorso di ingresso delle donne che si rivolgono al Centro Anti Violenza. Dal pronto soccorso dell’ospedale e fino ala sala dedicata all’incontro con le operatrici le pareti sono tappezzate da cartelloni che spiegano la violenza di genere. Sotto forma di pillole, vogliono sensibilizzare sulla cultura della prevenzione, per dotare le donne degli strumenti per riconoscere la violenza già dalle sue prime manifestazioni. Un ulteriore tassello che valorizza il centro all’interno della struttura ospedaliera e che fa del  Di-Donna un presidio unico nel suo genere in provincia di Avellino.


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