Fondi regionali all’Alto Calore, Ciampi: mozione approvata all’unanimità

Il Consiglio della Campania ha accolto la richiesta presentata dall'esponente avellinese del Movimento Cinque Stelle «per salvare la gestione idrica pubblica». Saranno assegnati 60 milioni per il rifacimento delle reti idriche

Il consigliere regionale pentastellato Vincenzo Campi ha ottenuto il voto unanime dell’aula sugli aiuti da parte della Giunta regionale in difesa della gestione idrica pubblica assegnando fondi regionali all’Alto Calore. È stata approvata all’unanimità la mozione Reg. Gen. n. 98 ad iniziativa del Consigliere (M5s) Vincenzo Ciampi, così come riformulata dall’Assessore all’Ambiente Bonavitacola, ad oggetto: «Interventi della Giunta regionale a favore di Alto Calore spa azienda sottoposta a richiesta di fallimento da parte del tribunale di Avellino», acquisita in data 19 ottobre 2021. Dopo l’appello lanciato in questi mesi da diverse forze politiche e dalle associazioni civiche, il consiglio regionale ha votato compatto.

Vincenzo Ciampi, consigliere regionale della Campania (Gruppo M5s)

«Oggi abbiamo restituito una speranza a oltre 125 comuni dell’Irpinia e del Sannio affinché nei loro territori un bene comune e prezioso come l’acqua non finisca nella gestione di privati, che ne farebbero un’attività di lucro», ha dichiarato l’estensore della mozione. «Con l’approvazione all’unanimità della mozione a mia firma, così come riformulata dall’assessore all’Ambiente Bonavitacola, abbiamo impegnato la Regione Campania a dare vita al piano di salvataggio triennale da 60 milioni, annunciato a più riprese negli anni scorsi». I fondi regionali destinati all’Alto Calore serviranno per il rifacimento della rete idrica. Campi spiega che «potrebbe portare a una risoluzione della procedura fallimentare avviata per la società Alto Calore Servizi Spa, a seguito di un’esposizione debitoria pari a 150 milioni di euro. Per il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle «le continue e necessarie opere di manutenzione dell’intera rete, unite alle perdite idriche provocate dallo stato di fatiscenza delle condotte, sono state le voci che hanno pesato maggiormente sui costi di gestione. Con la nostra mozione puntiamo a impedire che aziende private possano intervenire nella gestione, snaturando il carattere eminentemente pubblico del servizio idrico».


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