Referendum sulla Giustizia, la Consulta: ammissibili 5 quesiti

SI VOTERÀ SU INCANDIDABILITÀ, MISURE CAUTELARI, SEPARAZIONE FUNZIONI DI MAGISTRATI, ELEZIONE TOGATI CSM, CONSIGLI GIUDIZIARI. La Corte costituzionale ha esaminato nella Camera di consiglio le richieste. Dichiarati inammissibili la depenalizzazione della cannabis e la responsabilità civile dei magistrati

La Corte costituzionale ha terminato oggi in Camera di consiglio l’esame sull’ammissibilità dei referendum sulla Giustizia, dopo aver respinto il referendum denominato “Abrogazione parziale dell’articolo 579 del Codice penale (omicidio del consenziente)”. In attesa del deposito delle sentenze, previsto nei prossimi giorni, l’Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha ritenuto ammissibili i seguenti quesiti referendari: Abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità; Limitazione delle misure cautelari; Separazione delle funzioni dei magistrati; Eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati del CSM; diritto di voto nei consigli giudiziari degli avvocati sulle valutazioni di professionalità dei magistrati. «I suddetti quesiti sono stati ritenuti ammissibili perché le rispettive richieste non rientrano in alcuna delle ipotesi per le quali l’ordinamento costituzionale esclude il ricorso all’istituto referendario», si legge in una nota dell’Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale. Non sono stati ammessi i quesiti sulla responsabilità civile dei magistrati e sulla la depenalizzazione della coltivazione della cannabis.

La sede della Consulta

INCANDIDABILITÀ, MISURE CAUTELARI, SEPARAZIONE FUNZIONI DI MAGISTRATI, ELEZIONE TOGATI CSM, VOTO DEGLI AVVOCATI NEI CONSIGLI GIUDIZIARI: GLI ITALIANI POTRANNO ESPRIMERSI. Gli elettori italiani potranno votare per cancellare la Legge Severino (che stabilisce la incandidabilità e decadenza di parlamentari e ministri condannati a 2 anni), sulla separazione delle carriere dei magistrati, quindi sulla revisione in senso restrittivo della custodia cautelare, sulle possibilità di presentare candidature al Csm senza raccogliere le firme (Da 25 e 50) e l diritto di voto degli avvocati nei consigli giudiziari anche anche sulle valutazioni di professionalità dei magistrati. I quesiti sono stati proposti da Radicali e Lega grazie alla richiesta di otto regioni guidate da Governatori di Centrodestra.


Conferenza stampa


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