Frana di San Martino Valle Caudina, De Luca: risanamento

Il Governatore della Campania De Luca ha effettuato un sopralluogo nel centro storico e sulle sponde del torrente incontrando il Sindaco Pisano per fare il punto sui nuovi interventi

Il Governatore della Campania De Luca ha fatto il punto sulla frana di San Martino Valle Caudina del 21 dicembre 2019, annunciando provvedimenti di sostegno economico per la popolazione e un intervento strutturale per la messa in sicurezza.

Il Governatore della Campania De Luca

Si è recato nel centro storico e nelle zone più colpite dall’evento calamitoso di due anni fa, incontrando il Sindaco Pasquale Pisano, con il quale in questi 22 mesi ha collaborato sul piano istituzionale, come ha rimarcato: De Luca ha annunciato risarcimenti per le famiglie e, soprattutto, la messa in sicurezza richiesta dal Comune della piazza principale, del centro storico e del torrente, in particolare. Ma rispondendo alle domande dei cronisti presenti, il Governatore ha voluto rimarcare il lavoro svolto (nell’ambito delle opere programmate con la somma urgenza) dalla Amministrazione comunale, che anche oggi attraverso il Sindaco ha preannunciato l’apertura della nuova fase, quella del ‘ritorno alla normalità’, con il sostegno che verrà dalla Regione Campania. I nuovi lavori serviranno a risanare i danni provocati dalla frana di San Martino Valle Caudina nel 2019, ma soprattutto a prevenire che calamità del genere possano ripetersi.

Borrelli a San Martino e in Valle Caudina (10 gennaio 2020): lo Stato metterà al sicuro le popolazioni. Nella foto: il Capo della Protezione Civile è accanto al Vicepresidente della Giunta Regionale campana Fulvio Bonavitacola e al sindaco Pasquale Pisano, con il Direttore Generale della Protezione Civile della Campania, Italo Giulivo

DUE ANNI FA LO SMOTTAMENTO SUL MONTE MAFARIELLO. La frana originò nel dicembre 2019 sul soprastante monte Mafariello, in località Vallicelle, stessa zona interessata dall’alluvione che venti anni prima aveva sconvolto la Valle Caudina, irrompendo nell’unico punto non provvisto di vasche di laminazione. Il 21 dicembre di due anni fa, lo smottamento riversò a valle una massa d’acqua risultata incontenibile per la condotta che attraversa il sottosuolo del paese. Subito dopo l’evento, furono previsti investimenti urgenti per mettere in sicurezza la cittadina a partire proprio dal Monte Mafariello. La Giunta comunale deliberò il fabbisogno immediato di 4 milioni ed 800 mila euro per i danni causati dall’alluvione, ma con il tempo le perizie e le verifiche hanno portato ad uno stato di consistenza ben maggiore. In sostanza, oltre alla realizzazione degli argini a monte per evitare un nuovo tracollo del terreno, va riqualificato il nucleo di San Martino Valle Caudina, dalla zona dove è ubicato il palazzo municipale all’intero centro storico.


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