‘Memorie dal cratere’ e ‘Irpinia sospesa’, Conza ripensa il sisma ’80

Presentati il libro di Gabriele Ivo Moscaritolo e la mostra fotografica di Antonio Bergamino (visitabile fino al 14 novembre) dedicati al terremoto di quasi 42 anni fa in Campania e in Basilicata. Iniziativa della Pro Loco Compsa

Con “Memorie dal cratere. Storia Sociale del terremoto”, scritto da Gabriele Ivo Moscaritolo, e l’inaugurazione della mostra itinerante “Irpinia Sospesa” di Antonio Bergamino, Conza della Campania ricorda il terremoto di 41 anni fa in Irpinia, Campania e Basilicata. Oggi, sabato 30 Ottobre alle ore 11, presso la Casa della Comunità di Conza della Campania, l’evento “Istantanee della Memoria”, organizzato dalla Pro Loco “Compsa”, ha presentato il volume e aperto la mostra. La Pro Loco Compsa «da sempre è sensibile alla tematica della conservazione del patrimonio culturale immateriale», ricorda la presidente, Antonella Petrozzino. L’evento, «pensato per ricordare l’ormai prossimo anniversario del terremoto del 1980», è suddiviso in due momenti: la presentazione del libro e l’inaugurazione della mostra itinerante. Entrambi i momenti si rifanno al tragico sisma ed al ricordo ed all’evoluzione delle suggestioni dopo così tanti anni.


“Memorie dal cratere. Storia Sociale del Terremoto in Irpinia” (Editpress 2020) di Gabriele Ivo Moscaritolo. La copertina

IL LIBRO. “Memorie dal cratere. Storia Sociale del terremoto” nasce da una ricerca di Dottorato in Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, svolta da Gabriele Ivo Moscaritolo per la cattedra di Storia Contemporanea nei paesi di Conza della Campania e Sant’Angelo dei Lombardi, attraverso delle interviste fatte tra il 2015 ed i il 2016 ai cosiddetti “testimoni privilegiati”: un modo di ricostruire la rappresentazione sociale di un trauma, con tutte le sue conseguenze nei decenni (anche su chi all’epoca non era ancora nato), attraverso la tecnica di raccolta dati della storia orale. Il tramandare i ricordi da una parte spiega ed illustra le dinamiche dell’epoca, dall’altro fa da linea temporale lungo cui le diverse generazioni si collocano con un rapporto completamente diverso nei confronti del il proprio contesto sociale.  Ogni racconto è un’istantanea della memoria.

Antonio Bergamino espone la sua ‘Irpinia sospesa’. La locandina

La mostra itinerante “Irpinia Sospesa” finalmente fa tappa a Conza della Campania, dopo aver girato già diversi comuni dell’Irpinia. Essa nasce da fotografie scattate dal fotografo professionista, Antonio Bergamino, nel 2020 per la produzione di un libro fotografico che raccontasse i paesi irpini del cratere 40 anni dopo la tragedia: con le loro evoluzioni, con il loro vissuto, con le loro comunità cambiate dal tempo. Istantanee della memoria che “documentano la relazione tra l’arcaico ed il contemporaneo” in un’Irpinia oggi “sospesa” tra passato e futuro.

Scorcio de parco archeologico con veduta della Cattedrale a Conza della Campania

LA PRESENTAZIONE. Dopo il taglio del nastro per l’inaugurazione della mostra, si è svolto il convegno di presentazione, nel corso della quale è stata proiettato un video-clip con estratti delle interviste utilizzate per la ricerca sociologica da cui è scaturito il libro. Il convegno, moderato dal giornalista Giulio D’Andre, è stato aperto dai saluti istituzionali della Consigliera Comunale Prof.ssa Giuseppina Nadia Tufano e della Presidente della Pro Loco “Compsa” Antonia Petrozzino. Gli interventi sono stati affidati a due antropologi: Marina Brancato e Simone Valitutto. Il Prof. Luigi Lariccia, in veste di storico di Conza della Campania ha preceduto le conclusioni, affidate ai due autori: Gabriele Ivo Moscaritolo e l’artista Antonio Bergamino.

LA MOSTRA VISITABILE FINO AL 14 NOVEMBRE. La Pro Loco “Compsa” garantirà l’apertura della mostra per due settimane, fino al 14 novembre: da lunedì a giovedì dalle 16.30 alle 19.30, da venerdì a domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30. In questo modo i visitatori che essa accoglie presso il Parco Storico ed Archeologico di Compsa avranno un’ulteriore attrazione da visitare per queste due settimane.


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