Avellino nell’Alta Velocità, sì all’odg di Grassi al Senato

Approvato nell'aula di Palazzo Madama un ordine del giorno presentato dal senatore avellinese, che impegna il governo a finanziare l'ipotesi progettuale (lanciata nel 2016 dall'Associazione Inlocomotivi) già accolta da Rfi nel 2019

Lo snodo ferroviario di Codola: scheda dello studio di fattibilità RFI

Potrebbe concretizzarsi entro fine anno l’ingresso di Avellino nell’Alta Velocità ferroviaria via Codola, attraverso la bretella che collegherebbe il Capoluogo irpino con la Salerno-Napoli-Milano. Il Senato ha approvato l’ordine del giorno proposto dal senatore leghista Ugo Grassi, che prosegue il suo impegno su questo obiettivo, dopo aver ottenuto già nell’ottobre del 2019 la disponibilità della Rfi.

Ugo Grassi

Grassi con alcuni senatori del Carroccio (Ferrero, Faggi, Testor e Tosato) ha presentato un ordine del giorno che impegna il governo presieduto dal Professor Draghi a finanziare la bretella di Codola, che dal 2020 ha già il parere favorevole preventivo della Regione Campania. Le risorse necessarie verrebbero ricavate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con un appostamento complessivo di 50 milioni di euro, ritenuti sufficienti a unire la ferrovia avellinese (già adeguata dal punto di vista ferroviario agli standard per l’Alta velocità) con quella nazionale sulla linea Napoli-Milano. I 50 milioni verrebbero stornati dal capitolo generale già previsto per la nuova linea di Alta velocità Salerno-Reggio Calabria. Per rendere definitivamente utilizzabile questi fondi, naturalmente, occorrerà attendere la Legge di Stabilità con la conferma delle risorse e l’assegnazione della responsabilità tecnica a Rfi. Spetta alle rappresentanze istituzionali del territorio ad ogni livello operare per assicurarsi che il governo mantenga l’impegno assunto dal Senato.

LA FATTIBILITÀ DI RFI NELL’OTTOBRE DEL 2019. Per iniziativa dello stesso senatore Ugo Grassi, in raccordo con la ipotesi progettuale suggerita dall’Associazione Inlocomotivi nel 2016, il progetto della ‘bretella’ (cioé un’interconnessione diretta all’altezza di Codola – Castel San Giorgio) era stato sostenuto dalla Commissione Trasporti, Lavori Pubblici, Infrastrutture e Telecomunicazioni di Palazzo Madama nel 2019, ottenendo la dichiarazione favorevole di Rete Ferroviaria Italiana, sulla base di uno studio di fattibilità. Di seguito le schede della Rfi sull’ipotesi progettuale.


Lo studio

Lo snodo ferroviario di Codola: scheda dello studio di fattibilità RFI

Lo snodo ferroviario di Codola: scheda dello studio di fattibilità RFI
Pietro Mitrione, referente della associazione In_loco_motivi di Avellino

LA PROPOSTA DI PIETRO MITRIONE AVANZATA SIN DAL 2016 PER AVERE «AVELLINO E BENEVENTO NELL’ALTA VELOCITÀ». L’idea di connettere Avellino con l’alta velocità nel punto di distanza minima tra i due fasci di binari risale al 2016. Per il presidente onorario della Associazione Inlocomotivi la vera svolta ferroviaria delle Aree interne da Benevento ad Avellino si gioca sulla elettrificazione della tratta che connette i due capoluoghi di Irpinia e Sannio al mare attraverso Salerno. Per Mitrione già questo asse è strategico, perché aggancia l’alta capacità a Benevento e l’alta velocità a Salerno. “Ma con la realizzazione della bretella di Codola, potremo arrivare a Napoli in 60 minuti».

La stazione ferroviaria di Avellino attende l’elettrificazione della linea per Salerno e Benevento sognando l’alta velocità

IL RACCORDO FERROVIARIO RICHIEDE UN IMPEGNO ISTITUZIONALE. Il collegamento di Avellino all’alta velocità completerebbe il rilancio della stazione ferroviaria di Avellino (tra le più antiche d’Italia, ma di fatto chiusa), consentendo al binario la massima competitività con il sistema delle strade e delle autostrade nazionali.


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