Avellino entrerà nell’Alta velocità: dopo Rfi dice sì anche la Regione Campania. L’iter

Pochi mesi dopo il progetto di fattibilità di Rete Ferroviaria Italiana, Palazzo Santa Lucia inserisce il raccordo di Codola tra le proprie opere strategiche con i fondi della nuova agenda, in attesa del progetto cantierabile, senza attendere l'impegno dello Stato

Con Grottaminarda e la Valle Ufita anche Avellino entrerà nell’Alta velocità. Dopo quello di Rfi, che si è espressa sulla fattibilità del raccordo via Codola nello scorso ottobre 2019, c’è anche il sì della Regione Campania, che addirittura intende finanziare la bretella con i propri fondi europei. Lo ha affermato ad Ariano Irpino il Delegato ai Trasporti, Luca Cascone. Pochi mesi dopo il progetto di fattibilità di Rete Ferroviaria Italiana, Palazzo Santa Lucia inserisce il raccordo di Codola tra le proprie opere strategiche con i fondi della nuova agenda, in attesa del progetto cantierabile, senza attendere l’impegno dello Stato, che invece ha reso possibile la elettrificazione della linea Benevento Avellino Salerno, di cui il raccordo con Codola rappresenta una estensione.

Un treno Frecciarossa, simbolo dell’alta velocità ferroviaria

LA BRETELLA DI CODOLA GENERA LARGHE INTESE. L’impegno annunciato dalla Regione Campania consente la accelerazione di un progetto che sembrava destinato a restare ancora per molto sul tavolo del confronto. Ma soprattutto, per la prima volta da decenni raccoglie il favore e il sostegno di tutti gli schieramenti e le forze politiche, oltre che di diverse istituzioni. Su tutti, vanno ricordati il contributo del Movimento Cinque Stelle con la senatrice sannita Sabrina Ricciardi (il raccordo rappresenta uno sbocco sull’alta velocità anche per i treni provenienti da Benevento) e, soprattutto, dell’attuale senatore della Lega, Ugo Grassi. Con loro il Pd e il Centrosinistra sull’asse Avellino Napoli con il Governatore Vincenzo De Luca e le rappresentanze regionali irpine. A cinque mesi dalle elezioni regionali questa larga convergenza garantisce un futuro certo all’opera, a prescindere da chi vincerà. La volontà della Regione Campania oggi di farsi carico finanziariamente degli oneri consente di tagliare i tempi necessari a definire una intesa con lo Stato in deroga al Patto siglato nel 2015 da Vincenzo De Luca e dall’allora Premier Matteo Renzi. Non va dimenticato che senza quell’intesa la linea Avellino Salerno non potrebbe correre sui binari dell’alta velocità che oggi sono già realtà, presupposto indispensabile per la bretella di Codola.

La giunta comunale di Avellino presieduta dal Sindaco Gianluca Festa

IN CAMPO C’È GIÀ ANCHE IL COMUNE DI AVELLINO. Avellino entrerà nell’Alta velocità a patto che anche gli enti locali facciano la propria parte. Come è noto, il Comune di Avellino sta già operando in questo senso presso Rfi, nell’ambito di una trattativa più articolata, che comprende anche lo sviluppo intermodale della stazione ferroviaria del capoluogo, a quasi 141 anni dalla sua inaugurazione. I tempi per progettare la bretella dipendono da quelli dell’intesa tra le parti. La disponibilità della Regione Campania a finanziare, quella della Rfi a realizzare, quindi la volontà del Comune di Avellino a inserire il terminal ferroviario in un contesto urbanistico e logistico adeguato al rango dell’alta velocità, vanno composte all’interno di un accordo di programma che consenta nel 2021 di procedere con i lavori. Il traguardo del 2021 è il più vicino realisticamente, a patto di agire rapidamente con l’iter.

Ugo Grassi

LA SVOLTA DELLA BRETELLA IL 4 OTTOBRE, IN PRECEDENZA SI IPOTIZZAVA UN CAMBIO DI TRENO . Da appena quattro mesi il progetto di Avellino nell’Alta velocità può dirsi realizzabile. Fu una nota stampa diffusa nel pomeriggio del 4 ottobre ad annunciare il disco verde delle Ferrovie per la bretella di Codola. «Avellino e Benevento entreranno nell’Alta Velocità via Codola, grazie al via libera di Rfi alla bretella proposta dal senatore Ugo Grassi in raccordo con la ipotesi progettuale suggerita dall’Associazione Inlocomotivi», scrisse la senatrice Sabrina Ricciardi (M5s) con una nota. «In merito alla connessione della linea regionale Benevento-Avellino-Salerno all’alta velocità, sembra prendere sempre più quota l’ipotesi di un’interconnessione diretta tramite bretella all’altezza di Codola (Castel San Giorgio)», spiegò l’esponente del Movimento Cinque Stelle, componente della Commissione Trasporti, Lavori Pubblici, Infrastrutture e Telecomunicazioni di Palazzo Madama. «Questa opzione – prospettata nello studio di fattibilità di Rfi – è stata pubblicata dopo nostra esplicita richiesta all’esito dell’incontro con i vertici di Rete Ferroviaria Italiana, che l’hanno valutata come fattibile», sottolineò. Fino ad allora, il senatore avellinese Ugo Grassi, oggi della Lega ma in quel momento ancora parte del Gruppo M5s, aveva fatto la propria parte per ottenere un collegamento diretto per Avellino e Benevento con l’Alta velocità attraverso Codola. Era il 17 maggio 2019 quando annunciò che Rfi lavorava ad uno studio di fattibilità con due soluzioni, solo una delle quali diretta. Ad ottobre prevalse la connessione senza cambio di treno.

Il Commissario prefettizio del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo con il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca dopo la firma in calce all’Accordo di Programma per il Pics

IL RUOLO PROPULSIVO DELL’ASSOCIAZIONE INLOCOMOTIVI E DEL COMMISSARIO COMUNALE GIUSEPPE PRIOLO. Il sogno di vedere collegata Avellino all’alta velocità scaturì dai sopralluoghi del Presidente (oggi onorario) della associazione Inlocomotivi sul cantiere della elettrificazione ferroviaria. Nel constatare la qualità e la tipologia degli standard, dall’armamento al materiale rotabile scelti per il rifacimento della tratta, Mitrione misurò sulla cartina la distanza minore tra l’Avellino Salerno e la Salerno Napoli Milano, individuando in Codola il punto dove unire i due binari ad alta velocità. Questo sogno contagiò molti, ma tra questi uno in particolare fu il Prefetto Giuseppe Priolo, autore di uno dei discorsi più efficaci mai pronunciati in pubblico sulle potenzialità economiche e sociali della ferrovia avellinese. L’occasione fu la presentazione al Circolo della stampa del calendario ferroviario Irpinia Express, il 30 aprile 2019. In quell’occasione, Priolo non solo fece propria la visione di Avellino crocevia ferroviario europeo nel contesto del Mezzogiorno, ma tracciò la strada più sicura per arrivarci: un accordo di programma tra Avellino capofila della Area Vasta e la Regione Campania con Rfi. Questo accordo, che l’Amministrazione comunale ha ribadito di voler raggiungere al più presto (in occasione del 140esimo anniversario della stazione si sono espressi in tal senso il Sindaco Gianluca Festa e gli assessori Germana De Falco ed Emma Buondonno), va siglato prima della campagna elettorale, non potendo essere utilizzato nella prospettiva del voto. L’obiettivo è bipartisan. Senza i fondi regionali la partita sarebbe destinata a giocarsi in tempi medio lunghi. Va colta subito l’opportunità di un accordo operativo sull’Agenda 2021-27, con decorrenza 2021, il prossimo anno. È bene ricordare che la bretella potrà essere realizzata come estensione di una elettrificazione che richiede i suoi tempi per giungere a completamento. Avellino entrerà nell’Alta velocità solo dopo.


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