Feudi di San Gregorio ottiene la certificazione Equalitas – Vino sostenibile

L’azienda vitivinicola scandisce con questo standard «il proprio percorso di sostenibilità sociale, ambientale ed economica»

Feudi di San Gregorio ottiene la certificazione Equalitas – Vino sostenibile. Lo comunica l’azienda in un comunicato stampa. «Feudi di San Gregorio, uno dei principali marchi del vino italiano, dopo aver inserito a maggio lo status giuridico di Società Benefit nel proprio Statuto, ottiene oggi la certificazione Equalitas Corporate per l’anno 2021», si legge in una nota.

Le Colline Feudi San Gregorio

LA CERTIFICAZIONE. ‘Equalitas – Vino sostenibile’ è «uno standard volontario certificabile sulla sostenibilità del vino, che nasce da un movimento di stakeholder con l’obiettivo di aggregare le imprese del settore vitivinicolo per una visione omogenea e condivisa della sostenibilità, secondo i tre pilastri sociale, ambientale ed economico». Ora «Feudi di San Gregorio inizia a certificare così il proprio percorso verso un business model sostenibile che garantisca il futuro della società e del territorio, includendo tutti gli stakeholder che compongono la comunità di riferimento dell’azienda e dotandosi di obiettivi di sostenibilità concreti e misurabili».

FEUDI «SOCIETÀ BENEFIT». Antonio Capaldo, Presidente dell’azienda, spiega il significato di questo percorso per il suo marchio. «La trasformazione in Società Benefit è stato per noi un passaggio importante e l’inzio di un percorso che negli anni ci permetterà preservare la comunità che ci circonda, cercando di lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato. L’ottenimento di Equalitas – certificazione di ampio respiro in termini di Sostenibilità Ambientale, Economica e Sociale – è un passo fondamentale su questo percorso». Per Capaldo, «è la conferma di un impegno intrapreso ormai da tanti anni per un’azione sostenibile, in termini ambientali, sociali ed economici: un percorso testimoniato dai numerosi progetti sviluppati negli ultimi anni, dall’implementazione di metodi di coltivazione a sempre minore impatto (sviluppati in partnership con centri di ricerca nazionali e internazionali), all’adozione di componenti di packaging sempre più sostenibili, all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili fino ai progetti nel sociale (come la partecipazione, in qualità di socio fondatore, alla Fondazione San Gennaro)».


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