A Frigento il primo progetto europeo per le Aree Interne

Sotto il coordinamento dell'Università L'Orientale di Napoli l'Unione dei Comuni Terre dell'Ufita diventa campo di sperimentazione del percorso Kinesis e implementa un percorso alternativo e complementare a quello delle aree pilota individuate dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne. Oggi i tavoli tematici per la definizione di un programma operativo sui settori

A Frigento il primo progetto europeo per le aree interne

A Frigento il primo progetto europeo per le aree interne. Grazie ad una “alleanza delle conoscenze” coordinata dall’Università “L’Orientale” di Napoli, che ha coinvolto autorità locali, imprese, Ong, associazioni e le comunità dell’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita. L’obiettivo è quello di sviluppare un programma di attività multidisciplinare in aree a rischio spopolamento, attraverso la promozione di progetti, idee, occupazione e attività. Da problema europeo condiviso, lo spopolamento delle aree interne diventa campo di sperimentazione di nuove economie e di studi. Un Erasmus a rovescio insomma, che mira a ribaltare l’orizzonte culturale: dal grande al piccolissimo centro, per studiarne le culture, per innestare nuovi saperi e vivibilità.

Dopo una prima presentazione ufficiale presso l’Ateneo a Napoli, a cui è intervenuta la Ministra per il Sud e la Coesione Sociale Mara Carfagna insieme all’assessore regionale all’urbanistica Bruno Discepolo, si è aperta una sessione di lavori a Frigento per il primo progetto europeo. Ospiti dell’aula consiliare la coordinatrice Johanna Monti insieme agli otto sindaci dell’Unione dei Comuni ufitana, i docenti delle università europee che partecipano al progetto, partner associati e una rappresentanza studentesca.

In prima fila anche il direttore dei lavori della Strada a Scorrimento Veloce Lioni- Grottaminarda Giancarlo D’Agostino, tra i principali interlocutori degli amministratori intervenuti per sottolineare l’importanza dell’infrastruttura alla luce della costruenda stazione dell’alta capacità ferroviaria. L’analisi e l’obiettivo annunciato da Kinesis – KNowledgE alliance for SocialInnovation in Shrinking villages- è un ulteriore tassello aggiunto alla strategia implementata dall’Unione dei Comuni. Ovvero un percorso speculare e complementare alla realizzazione di quel percorso di sviluppo in affiancamento alla realizzazione della stazione Hirpinia dell’alta capacità. Lo ha confermato tanto Luigi Famiglietti, consulente Ifel in materia di gestione associata dei Comuni- che ha sottolineato la contiguità territoriale dell’area individuata per la sperimentazione con l’area pilota altirpina della Strategia Nazionale Aree Interne; quanto il sindaco di Frigento Carmine Ciullo.

“Le buone pratiche che possono implementare sviluppo e innovazione diventano metodi da esportare: noi lavoriamo da 10 anni per produrre lavoro, imprenditorialità, cultura” ha spiegato Ciullo. Mentre prosegue la tabella di marcia dei lavori al cantiere di Santa Sofia per la stazione Hirpinia, gli amministratori lavorano al masterplan delle opere collaterali a supporto dell’alta capacità. Infrastrutture, banda larga, servizi. Ovvero a tutte le azioni di supporto per stimolare nuovi investimenti, industrie e attività produttive che possano spalmare ricchezza. Di qui l’invito dell’assessore campano Bruno Discepolo a lavorare ad un Piano Urbanistico Territoriale in Valle Ufita per disegnare una nuova geografica economica della Campania interna.

Infatti gli amministratori guidati da Famiglietti hanno avviato da anni un percorso di re-industrializzazione del territorio insieme a Confindustria e Regione, anche alla luce dell’ottenimento della Zona Economica Speciale in Ufita. Lavorano per ripristinare le terre abbandonate con Sibater, e sono impegnati sul fronte della gestione associata dei servizi grazie ad una collaborazione con il Ministero per gli Affari Regionali. Così l’alleanza di stakeholder costruita dall’ateneo di Napoli per arginare lo spopolamento è stata già rodata dagli amministratori locali, che ieri hanno sottolineato il superamento dei campanili e la determinazione a raggiungere l’obiettivo. Un altro metodo di fare “strategia” per le aree interne, che come ha ricordato Famiglietti, mira a costruire dal basso quella “città dell’Ufita” in versione smart city che dovrà accogliere la stazione Hirpinia.

Oltre a Carmine Ciullo di Frigento, Angelo Cobino di Grottaminarda, Stefania Di Cicilia di Villamaina, Edgardo Pesiri di Gesualdo, Giuseppe De Pascale di Bonito che si sono espressi sulle aspettative attese per il percorso Kinesis, il sindaco di Sturno Vito Di Leo ha rivelato l’ulteriore passo in avanti prodotto dall’Unione dei Comuni. “Stiamo lavorando come singoli comuni e come Unione ad ampliare il Pip. Le aree a vocazione industriale a partire da Flumeri, e che includono Frigento, Sturno e Castel Baronia collegate su strada si preparano a diventare una grande area industriale alternativa a quella che già abbiamo” ha spiegato.

“Il Comune di Sturno ha 180 mq disponibili per le richieste degli operatori economici” continua. “Abbiamo 2 incubatori d’impresa con 6 box da circa 400mq destinati a start up. Ne stiamo costruendo un altro per 4 locali. Un altro settore su cui dovremmo ragionare è il turismo, come risorsa da mettere a regime. Il Sistema Irpinia nato da poco e con l’info point a Frigento ci consente di esplorare nuovi segmenti, ma se ci tolgono l’acqua a luglio, gli alberghi non lavorano” polemizza. I lavori di Kinesis proseguono nella giornata di oggi, con tavoli di lavoro sulle tematiche indicate dalla cabina di regia. Qui amministratori, imprenditori, sindacati, espressioni dell’associazionismo si confronteranno per elaborare un piano operativo. Concluderà i lavori Domenico Gambacorta, consigliere della Ministra Carfagna per la Strategia Nazionale Aree Interne.


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