Kinesis presenta a Frigento il progetto europeo per le aree interne

Con il webinar del 20 luglio scorso il progetto coordinato da Johanna Monti docente dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" entra nel vivo e definisce un ampio partenariato locale. Il 15 settembre una tre giorni accademica prima di tornare sul territorio

Con il primo webinar del 20 luglio scorso, il progetto Kines si affaccia sul territorio per implementare sotto la guida dell’Università “L’Orientale” di Napoli il primo progetto europeo per le aree interne. La coordinatrice Johanna Monti ha coinvolto la comunità di Frigento per lanciare ufficialmente le attività del percorso “KNowledgE alliance for SocialInnovation in Shrinking villages (KiNESIS), che coinvolgerà l’Unione dei Comuni terre dell’Ufita.
Il progetto coordinato dalla prof.ssa Monnti dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, mette al centro i borghi d’Europa, a rischio di abbandono o spopolamento, partendo dal cuore della Campania e più precisamente dell’Irpinia.

Si tratta di un percorso originale appena avviato che prenderà il via da un punto di vista
pienamente operativo a metà settembre quando tutti i partner del consorzio KiNESIS (tra i quali l’Università di Navarra in Spagna, L’Università di Tallinn in Estonia, gli olandesi dello Stiching Group for European Development e dello Stiching Hanzehogeschool Groningen, la Fondazione Ampioraggio, Ati Biotech e Colli Frigentini) si incontreranno presso il Comune di Frigento, dando vita ai primi Living Lab tematici.

KiNESIS presenta a Frigento lo sviluppo di un lavoro collettivo che coinvolgerà studenti Erasmus di tutta Europa, unitamente ad aziende, associazioni e comunità locale, per lo sviluppo di nuova progettazione a favore di borghi a rischio di abbandono. Si tratta di un progetto dai risvolti sperimentali e pratici al contempo, perché i tavoli di lavoro tematici saranno orientati a favorire un cambiamento diretto sulla comunità locale, nell’ottica di
poter traferire il format anche presso altri borghi d’Italia e d’Europa, fungendo da volano non solo per le terre irpine.

Il webinar ha registrato la prima partecipazione e un primo coinvolgimento delle comunità locali (sindaci, operatori culturali del territorio, studiosi) tra i quali: Carmine Ciullo, Sindaco del Comune di Frigento; Stefania Di Cicilia – Presidente Unione dei Comuni Terre dell’Ufita; Giuseppe Balirano del Centro di Ricerca Interuniversitario I-LanD; Angelo Cobino, Sindaco di Grottaminarda; Carola D’Agostino, esperta in programmazione strategica per lo sviluppo locale; Gianni Fiorentino, esperto di programmazione di area vasta; Vito Di Leo, Sindaco di Sturno; Giuseppe De Nicola della Fondazione Ampioraggio; Giuseppe De Pasquale, Sindaco di Bonito; Bruno Frangipani del Consorzio Glossa; Angelo Lanza, Sindaco di Flumeri; Domenico Liotto di ATI Biotech; Sabrina Pisano dell’Istituto di Istruzione Superiore di Grottaminarda; Edgardo Pesiri, Sindaco di Gesualdo, Giuseppe Silvestri di UNPLI Avellino, Michele Spinazzola, Sindaco di Melito Irpino; Salvatore Stanco di Colli Frigentini, sottolineando le grandi opportunità del progetto che si svilupperà lungo 3 anni di attività.

L’appuntamento è ora per il 15 di settembre presso l’Università di Napoli L’Orientale per una tre giorni di incontri con l’avvio ufficiale delle attività, alla presenza di tutti i partner di progetto, che poi si sposteranno a Frigento per il primo incontro fra gruppi di ricerca, studenti e comunità locale. I borghi d’Italia, vero incanto e forza della cultura, della tradizione e del turismo, potranno quindi contare presto su una squadra (europea) in più al lavoro per la difesa e la valorizzazione delle aree interne.


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