Estate al Laceno per gli studenti dell’Istituto ‘Rossi Doria’ di Avellino dopo la Dad

L’lstituto diretto dalla professoressa Maria Teresa Cipriano coinvolge in attività all'aria aperta i ragazzi reduci dalla didattica a distanza, preparando il ritorno in classe a settembre. Il programma

Estate al Laceno per gli studenti dell’Istituto Rossi Doria di Avellino iscritti ai moduli ‘Sport… in progress 1’ e ‘Sport … in progress 2’. L’lPSEOA ‘Manlio Rossi-Doria’ di Avellino, diretto dalla professoressa Maria Teresa Cipriano, ha programmato «una originale ed intensa estate-ponte verso la normalità», spiega Maria Rosaria Messina, tra gli altri docenti impegnati sul campo. «Non era certo facile riaprire le porte della scuola dopo aver trascorso quasi un anno intero con la didattica a distanza. Ma non ci siamo affatto scoraggiati e con il progetto ‘Ricominciamo da noi’, in coerenza con le disposizioni ministeriali, abbiamo avviato attività dinamicamente plasmate sulle esigenze dei tanti alunni che hanno voluto anticipare di buon grado le emozioni del pieno ritorno ad una realtà non più virtuale».

Estate al Laceno per gli studenti dell’Istituto Rossi Doria di Avellino. Nella foto: i ragazzi durante una escursione scolastica

In tale contesto, «ai ragazzi che hanno aderito al modulo ‘In musica, in movimento, in canto’, seguiti e opportunamente sollecitati da qualificati operatori (assistenti alla comunicazione, educatori, OSA), si sta proponendo un percorso di valorizzazione e potenziamento della propria espressione corporea, attraverso una serie di equilibrate attività ludiche ed educative, che collegano la musica alle emozioni e quindi ad una più consapevole conoscenza di sé (risveglio muscolare all’aperto e attività di danza libere; scoperta della voce e dei suoi vari aspetti; imparare a muoversi con il suono; attività manuali collegate alle note e ai vari colori; costruzione in gruppo di modelli di strumenti utilizzando vari materiali)».

Estate al Laceno per gli studenti dell’Istituto Rossi Doria di Avellino. Nella foto: i ragazzi durante una escursione scolastica

Il professore Giuseppe Matarazzo sottolinea la portata dell’iniziativa. «Il movimento in spazi aperti e di grande impatto ambientale non può che essere positivo, non solo dal punto di vista fisico. Conoscendosi e confrontandosi nel verde della natura irpina, ben oltre le aule scolastiche, i ragazzi socializzano e soprattutto superano le enormi difficoltà incontrate nel frustrante periodo pandemico». In particolare, «di mattina vivono esperienze collegate all’escursionismo, dal trekking ad attività di primo soccorso. Nel pomeriggio, attraverso un approccio graduale ed atleticamente ponderato, si dedicano ad attività di squadra (pallavolo, basket e calcio ma anche antichi giochi in uso nel nostro territorio)». In questo modo, «l’esperienza li aiuta a meglio comprendere come sia necessario superare stili di vita statici ed esclusivamente virtuali, dannosi al fisico ma anche al proprio benessere personale». L’obiettivo finale del ‘Rossi-Doria’ è «favorire un sereno ritorno in aula, mettendo il più possibile da parte il senso di smarrimento accumulatosi negli ultimi due anni scolastici».


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