«In Campania vaccinati in classe», De Luca: gli altri in Dad

«NELLE SCUOLE DOVE NON È IMMUNIZZATO L'80% DEGLI STUDENTI SARÀ DIDATTICA A DISTANZA». Il Presidente della Regione alza l'asticella: per garantire lezioni in presenza occorrerà raggiungere la soglia dell'80% di immunizzati nella fascia 12-19 anni

In Campania i vaccinati torneranno a scuola negli istituti dove gli immunizzati saranno l’80%, mentre nelle altre sedi la Regione stabilirà la didattica a distanza. Lo aveva detto alcuni giorni fa e lo ha ribadito ieri il Presidente Vincenzo De Luca. Intervenendo al Rione Terra di Pozzuoli, dove ha inaugurato un nuovo percorso archeologico dell’antica Roma, ha confermato che l’obiettivo della Campania è riaprire le scuole alla didattica in presenza ovunque, chiarendo che ciò potrà avvenire solo a certe condizioni di sicurezza. «Non intendiamo favorire focolai dopo l’estate», ha dichiarato. Nonostante nei distretti sanitari di Napoli si registri la risposta dei cittadini e dei giovani agli open day senza prenotazione, il tetto necessario a garantire una ripresa della scuola totalmente in presenza non è ancora a portata di mano. «Quanto non siamo in grado di fare ora, dovremo farlo tra inizio e fine agosto, poi a settembre», ha avvertito. De Luca ha chiarito anche che sulla didattica a distanza si deciderà solo dove è necessario. «Se un istituto ha il 10% degli immunizzati, farà didattica a distanza». Il Governatore ha concluso che «la Regione Campania aprirà quando ci saranno le condizioni di tranquillità».

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, interviene in Consiglio

«EVITARE ASSOLUTAMENTE PER QUEST’ANNO LA DIDATTICA A DISTANZA». La dichiarazione del Presidente De Luca equivale ad un appello lanciato nei confronti delle famiglie, degli studenti e delle componenti e rappresentanze sociali. «Riteniamo indispensabile per quest’anno evitare la didattica a distanza nelle scuole della Campania. Sarebbe davvero un danno grave per i percorsi formativi e di socializzazione dei nostri studenti», ha premesso. «Ma per raggiungere questo obiettivo è essenziale sviluppare una campagna di vaccinazioni mirata per la fascia di giovani tra i 12 e i 19 anni».

«PERSONALE SCOLASTICO IMMUNIZZATO». La scuola viaggia a due velocità sulle vaccinazioni. Il personale scolastico ha aderito in larghissima maggioranza ad una campagna vaccinale che invece per ora divide la popolazione studentesca. De Luca ha sottolineato con soddisfazione che «la Campania vanta il primato nazionale per l’immunizzazione del personale scolastico, docente e non docente, che ha dato una prova straordinaria di responsabilità e senso civico, e che merita il nostro ringraziamento. Ad oggi oltre il 95% del personale è immunizzato».

STUDENTI TRA I 12 E I 19 ANNI, 290.000 MANCANO ALL’APPELLO. Al contrario di docenti e personale amministrativo e Ata, gli studenti sono indietro. Le Asl sono impegnate a completare le seconde dosi entro l’inizio del mese di agosto. Rimane il problema di 290.000 giovani di questa fascia che non hanno ancora aderito». Per ora gli immunizzati costituiscono una minoranza, ma ci sono due mesi di tempo con la campagna vaccinale in pieno svolgimento.

«NON VACCINATI IN DAD, A SETTEMBRE LA DECISIONE FINALE». «Le prossime settimane dovranno essere dedicate prioritariamente a completare le vaccinazioni per l’intera popolazione scolastica. È del tutto evidente che bisognerà fare l’impossibile – Asl, pediatri, famiglie – per raggiungere questo obiettivo. A metà settembre si farà una verifica sulla situazione in tutte le scuole», ha quindi osservato il Presidente De Luca. «È evidente che il mancato raggiungimento della soglia dell’80% di immunizzazioni obbligherebbe le Direzioni scolastiche a mantenere il doppio regime: studenti vaccinati in presenza, e didattica a distanza per chi non è vaccinato». In questo difficile scenario, ha concluso, «ci auguriamo sinceramente sia scongiurata questa ipotesi. Faremo di tutto per avere solo didattica in presenza».


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