Laboratori Biogem di Ariano, 170mila test Covid in un anno

Conferenza stampa del Presidente Ortensio Zecchino e del suo staff: «La sinergia con la ASL di Avellino ha consentito di effettuare un monitoraggio sanitario estremamente impegnativo ma di grande efficacia sul territorio»

Nei laboratori Biogem di Ariano sono stati processati 170mila tamponi in un anno. Di questi, 60mila hanno riguardato persone residenti nel territorio di competenza della Asl di Avellino. La media al giorno si attesta sui 1500, rispetto ai 150 del periodo iniziale. Il tasso di positività registrato durante le analisi è compreso tra il 6 e il 7%.

Ortensio Zecchino, Presidente del Biogem (senatore e già ministro)

Le cifre sono state fornite dal Presidente Ortensio Zecchino nel corso di una conferenza stampa con Gianni Capasso, direttore scientifico di Biogem e Michele Caraglia, direttore del Laboratorio Coronet di Biogem. «Risale esattamente ad un anno fa, l’avvio del processamento dei tamponi molecolari, in un momento di drammatica emergenza sanitaria in cui solo 16 laboratori pubblici fra aziende ospedaliere, aziende universitarie ospedaliere e organismi di ricerca erano autorizzati in Campania a svolgere l’analisi dei campioni», è stato ricordato, tracciando il consuntivo di questo anno di intenso lavoro. «La sinergia con la ASL di Avellino ha consentito di effettuare un monitoraggio sanitario estremamente impegnativo ma di grande efficacia sul territorio».

TEST DIAGNOSTICI, L’INNOVAZIONE DEL KIT ELISA. Nell’occasione Biogem ha presentato i risultati della sua ricerca sui Test Diagnostici, finanziata dalla Regione Campania nello scorso mese di aprile. Lo studio ha consentito di «arrivare alla produzione del KIT ELISA Quantigem per il dosaggio quantitativo di anticorpi contro il SARS COVID 19». Si tratta di «un innovativo kit sierologico per il dosaggio di anticorpi contro il SARS COV2 nel sangue umano, messo a punto dal centro di ricerche Biogem di Ariano Irpino». Il COVID 19 QuantiGEM, ideato dal laboratorio di Protein Factory, diretto dalla dottoressa Maria Luisa Nolli, con la fattiva collaborazione delle dottoresse Alessandra Fucci e Simona Giacobbe, consente «la quantizzazione assoluta delle immunoglobuline IgG e IgM. Grazie alle caratteristiche del kit si punta ad accertare il livello di immunità raggiunto dalla persona esaminata, e, di, conseguenza, a determinare il livello di anticorpi in grado di garantire la protezione individuale dall’infezione». Il COVID 19 QuantiGEM rientra «nella tipologia dei test immunoenzimatici ELISA, e, grazie alla sua elevata sensibilità e specificità diagnostica (del 93,8% per i campioni raccolti fra gli 8 e i 14 giorni dall’infezione e del 100% dopo i 21 giorni) offre alla comunità scientifica e a quella politica, una nuova e potente arma , non solo per lo studio della diffusione del COVID-19, ma anche per valutare l’effettiva efficacia della più complessa campagna vaccinale della storia». Inoltre, «grazie a COVID 19 QuantiGEM si può infatti testare la reale copertura immunitaria fornita dal vaccino a ciascun individuo, mentre saranno sciolti i dubbi relativi alla strategia vaccinale da adottare per le persone già venute a contatto con il virus e/o per le categorie a rischio.
Il nuovo kit, frutto di un progetto di ricerca vincitore in un bando regionale, si avvale della collaborazione dell’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino, per la fornitura dei sieri, e dell’Istituto Mario Negri di Bergamo, per le verifiche di appropriatezza e per i confronti con altri prodotti». In definitiva, si è affermato che il «COVID 19 QuantiGem è uno strumento di elezione per la sorveglianza pandemica, e si propone come un importante supporto per gli studi epidemiologici ed immunologici, e, più in generale, per la ricerca scientifica sul tema».

 


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