La Ciclovia irpina dell’Aqp arriverà a Montella e ai Picentini

DAL SALENTO AL CUORE DELL'IRPINIA, LUNGO L'ITINERARIO DELLE ACQUE. Enti Locali, Gal e Associazioni con l'Ente Parco che ha sede a Nusco al lavoro. Studio di fattibilità tecnica del tratto irpino per le Regioni Campania, Puglia e i Ministeri della Infrastrutture e per i Beni Culturali

Ciclovia dell'Acqua- Caposele Santa Maria di Leuca

La Ciclovia irpina dell’Aqp arriverà a Montella e al Parco dei Monti Picentini. Il 9 novembre scorso la giunta comunale di Montella ha approvato la proposta di tracciato per la progettazione e realizzazione del tratto campano della ciclovia dell’acquedotto Pugliese. Una proposta redatta da un ventaglio di enti ed associazioni che amplia il raggio geografico di realizzazione e individua nell’Ente Parco Monti Picentini la sua cabina di regia. Il tratto che collega Caposele a Santa Maria di Leuca incontra dunque proposte di arricchimento sul fronte irpino, tale da includere anche comuni come Montella, inizialmente esclusi dalle prime ipotesi analizzate.

Il colpo d’occhio offerto dai Monti Picentini

LA CICLOVIA IRPINA DELL’AQP DAL SALENTO AI PICENTINI, LUNGO L’ITINERARIO DELLE ACQUE. L’itinerario narrativo” diventa una ciclovia delle acque attraverso tre regioni del Mezzogiorno come la Campania, la Basilicata e la Puglia. La ciclovia dell’Acquedotto Pugliese traccerà un percorso turistico su due ruote che unirà il Parco dei Picentini e il Calore all’Alta Irpina, al Vulture Melfese, all’Alta Murgia, alla Valle d’Itria, all’Arneo, fino al cuore del Salento. In questo disegno, da Montella a Caposele l’Irpinia sarà protagonista in un corridoio dalle evidenti potenzialità turistiche.

VIA LIBERA DI MONTELLA. La Giunta comunale di Montella, guidata dal Sindaco Rino Buonopane aderisce alla proposta della piattaforma locale, delegando e riconoscendo il Parco dei Monti Picentini come interlocutore dell’Acamir – Agenzia Campana per la Mobilità, della Regione Puglia, del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti e del Ministero per i Beni Culturali per concludere l’intesa. All’Ente Parco è stata affidata la delega alla trasmissione degli atti documentali e dello studio di fattibilità tecnica, redatta in condivisione tra gli uffici tecnici degli Enti proponenti (Parchi, Riserve Naturali, Comuni, GAL), il Gruppo di Lavoro dell’Associazione AGIRE 2030 e gli esperti di Associazioni regionali e locali per la Ciclovia irpina dell’Aqp.

‘Mulino della Lavandaia’ di Montella

IL NUOVO ITINERARIO: IL PROGETTO SUPERA I 100 MILIONI DI EURO. Stando al deliberato del Comune di Montella il nuovo progetto “è caratterizzato da una maggiore efficacia economica, con l’assenza di attraversamenti con la strada statale Ofantina, parametri tecnici assolutamente in linea con quelli fissati dalle linee guida della rete Bicitalia, minore lunghezza del percorso realizzato con pendenze assolutamente più congrue rispetto alle altre proposte, ed altro. Oltre che da una capacità di collegamento con diversi “Itinerari Integrati verso le Sorgenti del Sele” di grandissimo valore storico-culturale e naturalistico, altrimenti irrealizzabili o difficilmente realizzabili” si legge. Nella narrativa del deliberato, la giunta guidata dal sindaco Buonopane richiama la necessità di perseguire una politica di rafforzamento della mobilità sostenibile, ma anche del turismo ambientale, in linea con la legge di stabilità per il 2016 che ha stanziato risorse per interventi finalizzati allo sviluppo della mobilità ciclistica. Ma anche la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, oltre ai pilastri della legge regionale 6 del 2016. Qui la regione Campania ha individuato nelle “Misure per la Mobilità sostenibile, l’economia verde e il riequilibrio ambientale” la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. La realizzazione della Ciclovia è vista in questo quadro come un valido strumento di consolidamento del sistema economico territoriale, attraverso il rilancio delle diverse tipologie di infrastrutture di trasporto al servizio delle specifiche vocazioni dei territori, “in grado di attivare nuove economie e rilanciare le aree interne” chiarisce il documento. La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese si prepara ad essere inserita nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche integrato in coerenza con la rete ciclabile europea EuroVelo e quella nazionale Bicitalia.  “La Regione Puglia, in qualità di capofila ha comunicato alle Regioni Campania e Basilicata l’importo per la realizzazione dell’opera stimato dalle tre Regioni interessate, a seguito di un lavoro tecnico preliminare congiunto, pari a € 106.513.780,48, IVA e oneri fiscali compresi, di cui € 4.689.227,64 per la tratta di competenza della Regione Campania” cita la delibera. “A quanto risulta a questo Ente, l’ACaMIR ha provveduto all’individuazione del tracciato per la progettazione e realizzazione del tratto campano della Ciclovia dell’Acquedotto pugliese e al conseguente invio della proposta al MIT per l’analisi di competenza”. Di qui l’adozione del deliberato per entrare a pieno titolo nella progettazione.


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