Decreto ristoro, Confimprenditori: il bluff del mese di aprile

Il Vicepresidente Gerardo Santoli critica i criteri scelti dal Governo per gli indennizziate imprese danneggiate dalle norme per il contenimento del virus

«In questi giorni si fa un grande parlare del Decreto Ristoro, ma vi è una ingiustizia che il Governo non ha capito o ancora più grave ha voluto di proposito», scrive in una nota Gerardo Santoli, Presidente di Confimprenditori. «Il contributo a fondo perduto spetta infatti a condizione che l’ammontare del fatturato del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato del mese di aprile 2019. Sinceramente non si capisce cosa centra il mese di aprile, se oggi si impone la chiusura il ristoro, cosi come lo chiama il Governo, deve essere garantito a tutti», osserva Santoli nel merito dei criteri scelti nel Decreto ristoro per gli indennizzi. «Se poi il parametro del mese di aprile è solo una scusa perché non ci sono i fondi per riconoscere il contributo a tutti allora si prenda come riferimento il mese di novembre almeno sarebbe più equo».


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