Ristori per il lockdown in Campania, la Regione tratta col Governo

«ZONA ROSSA, DAL 3 NOVEMBRE È COMPETENZA ESCLUSIVA DEL MINISTERO, NON POTEVAMO AGIRE DIRETTAMENTE». Il Vicepresidente interviene con una dichiarazione per chiarire la posizione della Amministrazione presieduta Vincenzo De Luca sulla richiesta di medici e sul piano socio economico «esibendo documenti e smentendo fake news»

La Regione tratta con Governo e forze sociali per finanziare un Piano socio economico di ristori per il lockdown in Campania. Lo fa sapere con una sua dichiarazione il Vicepresidente della Fulvio Bonavitacola. Nella nota si chiariscono anche diversi punti in queste ore al centro del dibattito pubblico nel confronto a distanza tra Regione Campania e Governo.

Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente della Giunta Regionale della Campania

«CON IL DPCM DAL 3 NOVEMBRE IL LOCKDOWN PUÒ DECIDERLO SOLO IL MINISTERO DELLA SALUTE, NON LA CAMPANIA». Bonavitacola in premessa spiega che la zona rossa in Italia oggi non è più nelle competenze regionali. «Con il nuovo Decreto del Ministro della Salute la Campania è zona rossa. Tale decisione non poteva che essere assunta dal Ministero della Salute, dopo che sono intervenuti nei giorni scorsi due fatti nuovi e decisivi. In primo luogo l’entrata in vigore del dpcm del 3 novembre che riserva all’esclusiva competenza del Ministro della salute la collocazione delle singole regioni nelle ormai famose tre fasce di rischio. In secondo luogo, ma non di minore importanza, la posizione assunta dallo stesso Governo, che ha escluso nei giorni scorsi il riconoscimento a carico delle risorse nazionali di ristori resi necessari da misure restrittive decise da ordinanze regionali».

«NEL 2020 LA CAMPANIA HA TRASFERITO OLTRE UN MILIARDO A FAMIGLIE, IMPRESE E PROFESSIONISTI, ORA TOCCA AL GOVERNO PAGARE». Servono risorse per indennizzare chi oggi non può lavorare a cauda del contenimento sanitario, sottolinea Bonavitacola. «Dopo lo straordinario sforzo regionale (unico esempio in Italia) in occasione del primo lockdown, con un piano socio economico di oltre 1 miliardo di euro, era evidente che la Regione non potesse sostenere con risorse proprie il peso dei ristori richiesti da un nuovo lockdown se anche le norme lo avessero consentito. E non lo consentono».

Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca durante una videoconferenza stampa

«CAMPAGNA DI AGGRESSIONE E DELEGITTIMAZIONE SUBÌTA DALLA CAMPANIA PER RESPONSABILITÀ NON SUE». Il Vicepresidente della Giunta Regionale osserva che «aseguito di questi due fatti nuovi si sarebbe dovuta chiudere in tre minuti la gazzarra degli ultras della zona rossa ad iniziativa della Regione. Invece, niente da fare. La gazzarra è continuata nell’ambito di una campagna vergognosa di aggressione alla Regione Campania ed al Suo Presidente. Il virus del capovolgimento della verità dei fatti si è diffuso veloce, trovando focolai accoglienti in numerosi salotti televisivi. Abbiamo assistito al bollettino quotidiano delle falsità, pur di aggredire e denigrare l’azione del governo regionale. Dati truccati per restare in zona gialla. Falso. Indagine della Procura sui dati truccati. Falso. La Campania può decidere da sola il lockdown regionale. Falso. Medici offerti e non utilizzati. Falso». Bonavitacola pone un interrogativo: «Come mai quest’accanimento? Semplice. Da’ fastidio l’idea di una Regione che smentisce triti e stantii luoghi comuni. Ed un Presidente che parla un linguaggio duro, libero, di verità. Potendoselo permettere. A differenza di tanti yes men, facile preda di commentatori in veste d’inquisitori».

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri

«È TEMPO DI AGIRE PER DARE RISPOSTE AI CITTADINI E NON DI FARE POLEMICHE». In questo scenario descritto dal Vicepresidente regionale, occorre tuttavia mettere al primo posto l’interesse pubblico, spiega Bonavitacola. «Ma la dura realtà del momento impone di non perdere altro tempo a smentire sciocchezze di chi fa finta di non capire o, nonostante gli sforzi, non ci arriva proprio. Occorre mantenersi concentrati sulle gravi emergenze d’affrontare. Come chiesto dal Presidente De Luca al Governo con nota del 31 ottobre occorre agire subito».

L’ingresso alla sede della Regione Campania, a Napoli

RISTORI PER IL LOCKDOWN IN CAMPANIA, SUL TAVOLO UN NUOVO PIANO SOCIO ECONOMICO: LE PROPOSTE. Bonavitacola annuncia un confronto in corso nel merito dei problemi. «Per le attività economiche occorrono misure di sostegno finanziario alle aziende, ristori per mancati ricavi, bonus per professionisti e titolari di partita IVA. Per l’occupazione, blocco dei licenziamenti, proroga degli ammortizzatori sociali e dei programmi di pubblica utilità, ricollocazione occupazionale del personale appartenente alle diverse platee in campo ambientale e di servizi pubblici. Occorre porre fine alla lunga fase di precariato che si trascina da troppi anni nei confronti di lavoratori socialmente utili che, in prossimità della scadenza delle convenzioni di utilizzazione, hanno legittima aspettativa di stabilizzazione». Si pone una questione sociale. «Il nuovo piano socioeconomico dovrà comprendere anche un capitolo per un sostegno straordinario alle vecchie e nuove povertà in fase di emergenza covid, con il pieno coinvolgimento, in fase ricognitiva dei fabbisogni, degli ambiti territoriali per le politiche sociali e delle associazioni del terzo settore. Su questi temi proseguirà nei prossimi giorni il confronto del governo regionale con le forze sociali». Chiarito il capitolo dei ristori per il lockdown in Campania, Bonavitacola torna sulla polemica legata al mancato invio dei medici da parte del Governo, per dimostrare le ragioni del Governatore. E diffonde la richiesta di nuovi medici avanzata al Governo.

«FAKE SUI SOCIAL: LE RICHIESTE DI PERSONALE MEDICO SONO STATE INOLTRATE DA MESI: LE RICHIESTE UFFICIALI SONO INIZIATE A FINE OTTOBRE». «In relazione all’ennesima fake news diffusa sui social secondo cui la richiesta di medici al Governo sarebbe partita solo il 13 novembre, si smentisce totalmente la falsa notizia». La Regione Campania ha trasmesso l’Ordinanza «dalla quale si evince chiaramente come si faccia seguito alle richieste ufficiali già inoltrate prima l’8 ottobre scorso e poi ancora il 28 ottobre (non il 13 novembre), le quali sono successive peraltro a ulteriori, reiterate identiche richieste protocollate nei mesi precedenti». Scarica la lettera al Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli.


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