Il Pd irpino inizia l’iter congressuale. Assise entro dicembre

Fino a sabato gli incontri con i segretari dei circoli sfalsati per il rispetto delle norme anti-covid. De Feo (AreaDem): assise fissata a fine novembre, ma da Napoli si attende il via libera allo slittamento di due settimane richiesto

Il Pd irpino inizia oggi l’iter per il congresso fissato per fine novembre. Il commissario provinciale Aldo Cennamo e la Commissione congressuale sono al lavoro dopo il via libera al regolamento. Da oggi a sabato si terranno gli incontri con i segretari di circolo, organizzati su più turni nel massimo rispetto del protocollo anti covid. Normalmente questo passaggio avrebbe richiesto un solo incontro plenario. Il partito ha assunto l’impegno unanime di rinnovare il gruppo dirigente garantendo la massima sicurezza, hanno ribadito dalla Commissione. A questo proposito, da tempo la Federazione provinciale si è dotata degli strumenti per celebrare l’assemblea congressuale a distanza, avendo acquistato il software che consente il collegamento simultaneo degli oltre cento tra i futuri delegati e gli altri aventi diritto a partecipare ai lavori. Il confronto sulle diverse tesi e mozioni, quindi il dibattito, saranno svolti secondo le procedure già sperimentate nelle riunioni convegnistiche, congressuali,  amministrative e istituzionali in questo lungo anno di emergenza epidemiologica prima, durante e dopo il lockdown.

BREVE RINVIO DELL’ASSISE GIÀ FISSATA, SI ATTENDE LA RISPOSTA NAPOLI. Il passaggio più delicato dal punto di vista organizzativo e logistico sarà il voto nei circoli sparsi sul territorio provinciale e, in particolare nella città di Avellino, dove molte sedi territoriali non dispongono di una vera e propria sede. Per consentire uno svolgimento ordinato delle operazioni di voto, con una partecipazione sicura dal punto di vista sanitario, si è chiesto alla commissione regionale, per il tramite dell’inviato Paolo Persico, uno slittamento di un paio di settimane, “tenendo conto che l’aumento dei contagi comporta la necessità di adottare le giuste precauzioni, a tutela della salute degli iscritti e dei cittadini”, spiega Antonio De Feo, componente della commissione congressuale, di cui fanno parte anche l’ex segretario Giuseppe Di Guglielmo, Marisa Di Cicilia, Lorenzo Preziosi, Adriana Guerriero, Umberto Iovino, Luigi Amodeo. “Sono chiamati ad eleggere gli organismi democratici tutti i tesserati del 2019”, chiarisce De Feo, che ne spiega la ragione. “La platea congressuale è stata certificata prima del lockdown, quando l’assise non fu convocata per la chiusura di tutte le attività economiche, sociali, pubbliche e private tra marzo e maggio”, puntualizza. “ll salto temporale per causa di forza maggiore non dà adito ad un azzeramento dell’iter, che ora va completato. Durante l’estate il segretario nazionale stabilì la convocazione congressuale dopo lo svolgimento delle elezioni regionali. Ed è ciò che sta avvenendo”. Gli accordi assunti in seno alla commissione prevedono che gli iscritti nel 2019, cioè gli oltre 4.200 componenti l’assemblea congressuale,  rinnovino in sede di voto la tessera in vista del nuovo tesseramento per il 2020. Il nuovo tesseramento si aprirà successivamente”. In attesa di sapere se sarà accordata la proroga di un paio di settimane, il congresso è fissato per fine novembre. Lo slittamento lo porterebbe alla prima settimana di dicembre. Salvo, naturalmente, che non venga instaurato un nuovo lockdown nazionale dal governo, circostanza che in queste ore il Premier ha di nuovo ribadito di non valutare come opzione praticabile.

Il congresso del Pd

IL PD IRPINO TORNA ALLA PRASSI DEMOCRATICA. Il Pd irpino inizia oggi, superata la fase dei commenti post elettorali, il suo percorso per un congresso obbligato, dopo oltre un anno di commissariamento, in uno scenario che appare delineato nei nuovi equilibri tra le componenti. Dopo anni di dissidi e scontri, la soluzione unitaria sembra quella più complicata. L’opzione più probabile appare la convergenza tra le correnti che ad Avellino hanno sostenuto alle regionali la lista con il simbolo decisa sull’asse Avellino Napoli Roma. Ma tutti finora hanno auspicato una svolta unitaria, che potrebbe scaturire da un confronto aperto durante l’assise. Dal 2014 a oggi, infatti, per una ragione o per l’altra il Pd irpino non ha mai avuto modo di confrontarsi nella sede propria del partito.


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