Addio a Carlo Franco, maestro giornalista. Suo il titolo de Il Mattino: «Fate presto»

Si è spento a 82 anni un cronista esempio per generazioni di giornalisti e scrittori. Stava preparando una edizione speciale per i 40 anni del sisma in Irpinia e Basilicata. Rosetta D’Amelio: «Grazie per aver fatto luce sul terremoto, l’Irpinia ti deve molto»

Carlo Franco

A un mese dal quarantesimo anniversario del terremoto la Campania dice addio a Carlo Franco, il giornalista che con il suo titolo, «Fate presto», fece capire all’Italia l’enormità tragica del sisma che distrusse l’Irpinia e la Basilicata il 23 novembre 1980. A 27 anni da cronista ha qualificato con le sue inchieste e il suo racconto una professione che lo ha mantenuto un ragazzo entusiasta, pronto a mettersi in gioco su ogni fatto o avvenimento umano della sua terra. Lo ha fatto fino alla fine. Si è spento a 82 anni mentre stava preparando una edizione speciale per i 40 anni del sisma in Irpinia e Basilicata.

La prima pagina del 26 novembre 1980 con cui IL MATTINO ha scosso l’Italia, ignara della catastrofe in corso in Irpinia e Basilicata, dopo il terremoto di domenica 23

Protagonista di quel periodo, ancora oggi si presentava come «un» giornalista, rifiutando quel titolo di maestro che con il suo lavoro ha acquisito sul campo, come ogni vero cronista. Sempre in prima linea per il pubblico, invisibile nella notizia consegnata con i fatti e non con le opinioni. Un esempio di ciò che l’informazione è per definizione.

ADDIO A CARLO FRANCO MENTRE LAVORAVA AL SUO QUARANTENNALE TRA I GIOVANI. «Carissimi, sono Carlo Franco giornalista napoletano e, tra le altre cose, l’autore dell’articolo che ispirò il FATE PRESTO che scosse il mondo. Sto lavorando per il quarantennale, avrei piacere di confrontarmi con voi, ma non ho vostri recapiti telefonici». Questo il testo della mail inviata a tanti cronisti che oggi continuano a combattere in trincea. La dimostrazione di un carattere aperto al confronto, di un giornalista autentico, pronto al confronto e alla collaborazione nell’interesse del pubblico. «Il giornalismo napoletano piange la scomparsa di Carlo Franco, cronista di lunga militanza e autore di grandi inchieste per il Mattino, la Rai, la Repubblica e il Corriere del Mezzogiorno», scrive Il Mattino oggi.

Terremoto 1980 in Irpinia in mostra alla Regione. Nella foto: Rosetta D’Amelio

IL RICORDO DELLA PRESIDENTE USCENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE ED EX SINDACO DI LIONI ROSETTA D’AMELIO. «Sono commossa, c’eravamo sentiti pochi giorni fa. Mi aveva cercata già prima della campagna elettorale. Si stava occupando nuovamente di terremoto, del quarantennale, ed era desideroso di tornare in Irpinia e rivedere i nostri territori a 40 anni dal sisma». Così lo ricorda la Presidente uscente del Consiglio Regionale della Campania, Rosetta D’Amelio, che addolorata, ricorda Carlo Franco sulla sua pagina Facebook. Già sindaco di Lioni, Rosetta D’Amelio vive in uno dei centri nell’80 rasi al suolo dal terremoto. «E’ stato un maestro di giornalismo e un amico. E l’Irpinia gli deve molto, per aver fatto luce con la sua penna sulla sofferenza, il dramma, le responsabilità e i ritardi di quei tremendi giorni seguiti al 23 novembre 1980».


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