L’alta capacità di Montaguto è in gara dal 5 ottobre scorso. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando da mezzo miliardo per assegnare l’appalto relativo alla tratta ferroviaria Orsara – Bovino, prosecuzione della ferrovia Napoli -Bari dalla stazione Hirpinia. Il raddoppio di questa parte della linea supera i 560 milioni di euro, dei quali 430 a base della gara. L’intervento completa il nuovo passaggio ferroviario nella Valle del Cervaro, congiungendosi con la tratta Hirpinia- Orsara, gettando le basi per una definitiva messa in sicurezza del collegamento su ferro tra le province di Avellino e Foggia, quindi tra Campania e Puglia. In questo senso, i può parlare della Alta capacità di Montaguto, tratto strategico da oltre 2 miliardi di euro in gran parte attraverso la Valle del Cervaro.

Alta capacità Hirpinia – Orsara – Bovino

DALLA STAZIONE HIRPINIA ALLA ORSARA-BOVINO (INTEGRATA DALLE MODIFICHE RICHIESTE DA MONTAGUTO). La Commissione Via ha avviato lo scorso 21 novembre 2019 l’esame del progetto definitivo della Orsara-Bovino, tratta che comprende in maniera significativa una porzione del suo tracciato nel territorio di Montaguto. Completato il percorso aitorizzativo nella Conferenza di servizi iniziata il 24 luglio dello scorso anno, ora si attende l’aggiudicazione dei lavori in vista dell’apertura dei cantieri nella seconda metà del 2021. L’Investimento sulla tratta della Napoli Bari “Orsara Bovino” vale 562 milioni di euro, come detto, da aggiungersi al miliardo e mezzo della Hirpinia – Orsara, attualmente in fase negoziale. Le due tratte, con oltre 35 chilometri in gran parte im galleria, permetteranno di superare definitivamente il problema della frana di Montaguto, sostituendo l’attuale linea ferroviaria, che sarà smantellata dopo il 2023. Il progetto esecutivo della Orsara -Bovino, per richiesta del Consiglio comunale di Montaguto fatto proprio dalla Regione Campania, tiene conto di una serie di migliorie per un assetto maggiormente integrato con il contesto ambientale, di particolare bellezza paesaggistica e di pregio naturalistico. Le opere ricadono nel territorio del Comune di Montaguto (quindi della Provincia di Avellino, in prosecuzione dalla Apice Hirpinia-Orsara), attraversando i Comuni di Orsara di Puglia, di Panni e di Bovino, in Provincia di Foggia. Il 43% del percorso è in galleria (5,5 chilometri), l’8 per cento sono viadotti (1,1 chilometri) e la parte restante è all’aperto.

Apice Hirpinia, consegna dei cantieri dell’Alta capacità a Grottaminarda. Nella foto, da destra: Maurizio Gentile, Commissario per l’Alta Capacità Napoli Bari e Ad di Rfi; Gianfranco Battisti, Ad e Dg di Ferrovie dello Stato; Nicola Meistro, in rappresentanza della capofila Salini Impregilo, alla testa del raggruppamento di imprese che realizzera il raddoppio della Apice Hirpinia e costruira la Stazione ferroviaria Hirpinia

HIRPINIA-ORSARA-BOVINO, PASSANTE ANTI FRANA: SI SMANTELLA LA LINEA STORICA DOPO IL 2023. L’Alta capacità di Montaguto prevede a livello progettuale le modalità di dismissione della Linea Storica, destinata a perdere l’attuale funzione originaria. Il Progetto Definitivo per la tratta Hirpinia Orsara prevede che “per tutta la lunghezza della Linea Storica la demolizione e “successiva rimozione di armamento, ballast, sub ballast e trazione elettrica”. E le aree che oggi sono impegnate dalla attuale linea ferroviaria saranno oggetto di due interventi distinti: rinaturalizzazione e riqualificazione urbana. In particolare: tutti i tratti non oggetto di rinaturalizzazione (previsti dalla Regione Campania con il Protocollo di Intesa “per un Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati dalla direttrice ferroviaria Napoli-Bari” sottoscritto da RFI e dalla Regione Campania il 24 ottobre 2018), le aree non più funzionali all’esercizio saranno rese disponibili al riuso e alla riqualificazione urbana. All’interno del Protocollo d’Intesa, “all’art. 3 la “Regione Campania si è impegnata a individuare in modo univoco e definitivo gli interventi che andranno a costituire il ‘Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione’, i cui tempi di realizzazione non dovranno influire sul cronoprogramma di realizzazione dell’opera ferroviaria AC/AV Napoli-Bari”. Nella sostanza, la nuova linea ferroviaria consentirà di risolvere il problema del rischio franoso che da anni condiziona i collegamenti ferroviari tra la Puglia e la Campania, culminati nel 2012 nella interruzione della circolazione, durata mesi in attesa della messa in sicurezza non definitiva della zona a Valle di Montaguto.

Il fiume Cervaro nei pressi della linea ferroviaria a valle di Montaguto

TUTTO IL TRAFFICO SULLA NUOVA FERROVIA DAL 2026: LE CIFRE. L’Alta capacità di Montaguto è decisiva per la Napoli -Bari. La tratta Hirpinia-Orsara sarà interessata complessivamente da un totale di 122 treni al giorno. Ecco le cifre: 54 treni viaggiatori, a lunga percorrenza, con itinerari: Roma – Bari; Milano – Bari (via Caserta); Milano – Bari (via  Afragola); Napoli – Bari; 28 treni regionali con itinerario: Napoli – Foggia; 40 treni merci con itinerario: Marcianise – Foggia. Nel dare parere favorevole al progetto della linea Hirpinia Orsara, la Provincia di Avellino ha chiesto alla Regione Campania e alla Rfi di poter partecipare al tavolo tecnico istituito per programmare e gestire le opere di smantellamento e riconversione della linea ferroviaria storica.

Ferrovia e strada Statale 90 nei pressi di Montaguto nella Valle del Cervaro, minacciati dalla frana

RIGENERAZIONE AMBIENTALE CON VERDE E PIANTE TIPICHE DEL CERVARO.  Il progetto di riconversione verde della ferrovia storica è già presente nell’elaborato definitivo della nuova linea Hirpinia Orsara. Delinea un sistema di interventi mirato a raggiungere obiettivi precisi di sostenibilità e integrazione nel paesaggio per la vecchia e la nuova ferrovia. Si propone “la riqualificazione dei margini della linea ferroviaria, con l’inserimento di elementi arborei e/o arbustivi disposti a formare filari e/o siepi”, per quel che attiene il passaggio dell’alta capacità. Stabilisce la rinaturalizzazione delle aree intercluse e residuali, comprendendo il tracciato attuale, con il ripristino della vegetazione presso gli imbocchi delle gallerie. Sarà rinaturalizzata l’intera area del progetto con vegetazione caratteristica degli ambiti fluviali e perifluviali.


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