Asidep pronta a riscattare il Cgs in tribunale. C’è il piano di rilancio

DOPO 11 ANNI L'ASI SUPERERÀ IL CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ. Con il pensionamento di 12 unità lavorative per i dipendenti torna il regime ordinario. Pubblicato già un bando per l'assunzione di un biologo. Il Consorzio Asi pronto a fronteggiare con le proprie risorse il concordato dell'ex Cgs. Intanto, il confronto con l'ente Provincia prosegue

Asidep pronta a riscattare il Cgs in tribunale. C’è il piano di rilancio per mantenere l’Asidep nella piena disponibilità dell’Asi. O almeno questa è la prospettiva delle prossime settimane, che potranno mettere fine alla vicenda del concordato relativo all’ex Cgs, garantendo alla partecipata dell’Asi di proseguire nella gestione della depurazione industriale come società interamente pubblica. Andata deserta la gara per l’assegnazione del 49% delle quote della società, Asidep stessa sarebbe pronta a farsi carico di sanare il debito pari a 2,7 milioni, rendendosi disponibile con il tribunale di Avellino. In linea con quanto proposto dall’ex amministratore unico Spinazzola, si fronteggerebbe l’esposizione pagando in rate da 80mila euro. Si deciderà in tribunale il 23 settembre prossimo, quando è stata fissata l’adunanza dei creditori. Scaduti i 18 mesi del fitto di ramo d’azienda, si chiederà al giudice uno slittamento di 2 mesi per consentire l’assorbimento del periodo di lockdown imposto dall’emergenza Covid.

L’ingresso alla sede operativa del Consorzio Asi Avellino

SUL TAVOLO IL RILANCIO INDUSTRIALE DELLA DEPURAZIONE SENZA PRIVATI. Asidep pronta a riscattare il Cgs, ma anche a rilanciare la produttività. In caso di accoglimento dell’istanza da parte del giudice, l’Asidep resterebbe al 100 per cento di proprietà del Consorzio Asi, così come i sindacati hanno sempre auspicato, ma in un quadro di piena operatività a partire dal 2022. La partecipata di Via Fiume si prepara alla prima operazione di rilancio industriale dopo 11 anni di crisi. Il 15 settembre prossimo infatti scadranno i contratti di solidarietà, che torneranno ad un regime ordinario per 59 dipendenti, mentre l’azienda ha appena pubblicato una manifestazione d’interesse per l’assunzione di un biologo da inserire nell’organico dei laboratori. Il pensionamento di 12 unità lavorative ha consentito infatti all’amministrazione di arginare il tracollo e guidare la crisi per tutelare i lavoratori. Non solo.

Consorzio ASI Avellino

Entro la fine del 2020 saranno conclusi i lavori di ammodernamento degli impianti, che fino a oggi hanno penalizzato l’attività, incidendo sul bilancio. Secondo le previsioni e le stime di crescita fatte in questi mesi, la riapertura degli impianti a gennaio e la nuova competitività spendibile sul mercato potranno consentire una ripartenza industriale, tale da portare il bilancio in pareggio già entro un anno e registrare utili a partire dal 2022. A questo bisogna aggiungere che le trattative con la Provincia e Irpiniambiente vanno avanti: i tecnici di Asi ed ente intermedio lavorano ad una proposta concreta per l’acquisizione di una fetta consistente di quote della società Asi, che avrebbe modo di fare entrare risorse nelle casse del Consorzio. La Provincia dal canto suo, avrebbe la possibilità di affiancare a Irpiniambiente l”azienda irpina della depurazione industriale e rafforzare la posizione dell’azienda nella prospettiva del ciclo integrato dei rifiuti. Ad oggi tutto resta nelle mani del giudice che si pronuncerà il 23 settembre prossimo.


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