A Salerno il Panno di San Matteo torna nel Duomo restaurato

L'opera restaurata è stata consegnata al parroco don Michele Pecoraro. L'intervento

A Salerno il Panno di San Matteo torna nel Duomo restaurato. La consegna al parroco don Michele Pecoraro è stata effettuata dalla restauratrice Daniela Mellone della RE.CO.ART di Montecorvino Rovella (SA), ditta accreditata dalla Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, diretta da Francesca Casule. «I lavori sono stati sponsorizzati dall’INNER WHEEL C.A.R.F. e VASSALLO ANTIQUES», si legge in una nota. Nella sala della cattedrale sono intervenuti: don Michele Pecoraro; Daniela Mellone; Diana Sardone, Presidente dell’Inner Wheel; Alessandro Vassallo; Rosa Carafa, Funzionario Storico dell’Arte; Michele Faiella, Funzionario per la Promozione e Comunicazione della Soprintendenza.

A Salerno il Panno di San Matteo torna nel Duomo

IL RESTAURO.

L’intervento eseguito sul Panno di San Matteo è così descritto dalla restauratrice Daniela Mellone (della RE.CO.ART di Montecorvino Rovella): «L’intervento di restauro ha ridato luce al dipinto sul retro raffigurante Sant’Anna, San Giacchino, e la Vergine bambina  (completamente occultata  da una toppa di tela, così come la scritta con la data), e ridato una lettura più  chiara alla figura di San Matteo sul davanti, essendo in alcune zone ridipinto. Entrambi i dipinti sono stati realizzati con colori ad olio direttamente su tela, senza nessun strato di preparazione, il dipinto sul retro non ha subito precedenti restauri e non presentava nessuna ridipintura , mentre quello sul davanti ha avuto vari rimaneggiamenti, come la ridipintura di tutto il perimetro del San Matteo, le cucitura laterali delle fasce, e la cucitura con spago della fascia superiore. Le operazioni di consolidamento, sia strutturale (perché ridotto tutto a brandelli) che della pellicola pittorica; sono state eseguite  prima con un consolidamento provvisorio per ristabilire la planarità della tela, e poi definitivo, quando tutti i frammenti sono risultati combacianti. Dopo le dovute operazioni di consolidamento, pulitura, e rimozione delle ridipinture,  è stato eseguita la verniciatura a cera. L’ accompagnamento cromatico delle grosse e piccole  abrasioni  è stato  mirato con velature ad aquerello intervallando  verniciature spray, mentre sui telini trasparenti usati per il consolidamento, è  stato   eseguito  con colori a vernice x il restauro. Tutte le lavorazioni sono state eseguite sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza di Salerno e Avellino».


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