Bonus per tablet agli studenti, Gambardella: meno Alitalia e più scuola

L'iniziativa del portavoce campano per l'Irpinia di Più Europa di concerto con Piercamillo Falasca e Emma Bonino: «Assicurare ai ragazzi senza particolari mezzi il diritto allo studio digitale»

Con Piercamillo Falasca, Bruno Gambardella di Più Europa aderisce alla proposta di Emma Bonino per istituire un bonus per un tablet agli studenti. La proposta punta a rendere autonomi quegli studenti che non dispongono di un computer o di una rete internet. Per loro si propone anche un wi fi dedicato. Di seguito l’intervento di Bruno Gambardella.


Bonus per tablet agli studenti: aiutare meno abbienti

di Bruno Gambardella | Uno dei portavoce in Campania di Più Europa

Bruno Gambardella con il segretario nazionale di Più Europa Benedetto Della Vedova e con il vicesegretario nazionale Piercamillo Falasca

Il dramma dell’epidemia sta mettendo in evidenza la fragilità della scuola italiana e il divario territoriale e sociale che l’attraversa. Finora la sospensione delle attività didattiche era stata disposta per lo più per le emergenze meteo e quindi per un periodo limitato, ma lo stop prolungato ha richiesto un riadattamento che ha evidenziato tutti i problemi di una scuola uguale per tutti solo sulla carta. Ogni istituto scolastico si organizza come può, anche grazie alla creatività e all’inventiva di insegnanti e dirigenti, ma il limite al “fai da te” delle scuole sta nelle sacche di povertà – spesso dignitosamente nascosta – che gli insegnanti hanno scoperto o riscontrato nelle famiglie di tanti, troppi, alunni. Chi non possiede computer o smartphone (una famiglia su quattro al Sud, dicono le statistiche), o chi ha un solo dispositivo per due o più figli, finisce per essere impossibilitato a seguire le attività sostitutive che gli istituti stanno organizzando. Altre famiglie posseggono un solo pc e magari vi sono adulti impegnati in attività di telelavoro. Spesso vi è anche un problema di disponibilità della connessione, per quelle famiglie che accedono alla rete solo grazie a un pacchetto limitato di gigabyte al mese, irrimediabilmente insufficiente per le videolezioni quotidiane o per scaricare il materiale che i docenti inviano.

Studente al computer

Alcune compagnie telefoniche, nell’ambito della cosiddetta “solidarietà digitale”, hanno messo a disposizione gratuitamente o a basso costo risorse aggiuntive, ma non tutte lo hanno fatto. Se questa è la nuova normalità a cui dobbiamo abituarci per i prossimi mesi, e se ci dovessero essere nuove fasi di isolamento nel prossimo anno scolastico, il divario digitale di queste famiglie rischia di scavare un solco inaccettabile, che lede il diritto all’istruzione. Inoltre, se dall’emergenza vorremo conservare la capacità di affiancare alle lezioni dal vivo  anche l’insegnamento in remoto, possiamo mai accettare che alcuni studenti possano usufruirne e altri no? Occorre una nuova strategia, nazionale e locale: bisogna coinvolgere – ove possibile – le amministrazioni comunali per l’attivazione del wifi gratuito per gli studenti, oppure per consentire alle scuole l’acquisto di pacchetti di giga per gli studenti (soprattutto in quelle aree interne meno popolate e dunque meno profittevoli per gli investimenti della rete, altro argomento da affrontare). In generale, però, occorre favorire l’accesso delle famiglie ai computer per i propri figli. Con Più Europa ed Emma Bonino abbiamo proposto un bonus di 500€ per l’acquisto, finanziato nel nostro emendamento con il taglio dell’incomprensibile regalo ad Alitalia. Si può fare di più ed altro, le soluzioni possono essere tante e nessuna sarà mai risolutiva, ma questo ci appare – nella strategia di adattamento e nel tentativo di trasformare questa emergenza in un trampolino per la maggiore diffusione della tecnologia nella scuola italiana – un fronte cruciale.


LEGGI ANCHE:

Positivi al coronavirus in Irpinia, Unità di Crisi: sono 373. Lauro, tamponi a tappeto nella zona rossa

La Ema riapre il 14 aprile. La Asl prepara test Covid-19 per gli 800 operai. Un modello per la ripresa produttiva

Si reclutano laureati in medicina in Campania, ultime ore

ARTICOLI CORRELATI