La Ema riapre il 14 aprile. La Asl prepara test Covid-19 per gli 800 operai. Un modello per la ripresa produttiva

INTESA TRA PARTI SOCIALI E SINDACI. Il vertice in Prefettura convocato in videoconferenza dal Prefetto Paola Spena ha stabilito lo slittamento della riapertura dei cancelli di una settimana. "Ha vinto l'alleanza fra sindaci e sindacati e il metodo deve essere rafforzato per costruire strategie di crescita e sviluppo"

La Ema riapre il 14 aprile. La conferma è arrivata a conclusione del vertice convocato in Prefettura, per discutere della opportunità di rinviare ulteriormente la riapertura dei cancelli dell’azienda di Morra De Sanctis e vagliare insieme agli organi preposti i rischi della rottura del cordone sanitario e le possibilità di ampliare i contagi da Coronavirus.

Paola Spena, Prefetto di Avellino

Nel pomeriggio il confronto è avvenuto attraverso una videoconferenza promossa dalla Prefettura di Avellino. Hanno partecipato: i 25 Sindaci dell’Alta Irpinia, Confindustria Avellino, la Direzione della Ema di Morra De Sanctis con l’Amministratore Delegato Domenico Sottile ed il Capo del Personale Mario De Silvo, quindi le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Fismic/Confsal e Ugl. Dopo una lunga riflessione condivisa fra le parti, è stata accolta la proposta di riaprire i cancelli martedì 14, previa indagine epidemiologica di tutti i dipendenti, di cui si è fatta carico la Asl di Avellino. La direzione generale di Via degli Imbimbo ha assunto l’onere di processare i test sierologici presso tutti i lavoratori, per poter consentire la riapertura degli stabilimenti. A questo deve aggiungersi l’adozione del protocollo sulla sicurezza siglato dalle parti sociali, che prevede il distanziamento di un metro, l’eliminazione della mensa e dei spazi di condivisione, l’uso di presidi medici di sicurezza individuale.

Ema Morra De Sanctis

La multinazionale impegnata nella produzione di turbine aerospaziali aveva già precedentemente ottenuto l’autorizzazione a riaprire i battenti, informando i sindacati di un ritorno degli operai in fabbrica a partire da oggi, lunedì 6 aprile, sebbene a scartamento ridotto. Una decisione che già sabato non aveva incontrato l’accordo dei sindacati, nè degli amministratori del comprensorio altirpino, che hanno sollevato il rischio di vanificare gli sforzi finora registrati nella strategia di contenimento del virus. Con l’intervento dei sindaci nella tarda serata di sabato, i vertici Ema hanno ritirato l’annuncio e accolto l’invito del Prefetto di un incontro ad Avellino per vagliare la migliore soluzione possibile per proteggere i lavoratori e preservare la capacità produttiva dell’azienda stessa.

La sede dell’Asl ad Avellino

SARANNO SOTTOPOSTI A TEST GLI 800 LAVORATORI DELL’AZIENDA: LA EMA RIAPRE IL 14 APRILE. In Prefettura oltre alle sigle sindacali, erano presenti anche amministratori, azienda e Confindustria. “Slitta l’apertura a martedì 14 aprile e intanto tutti lavoratori saranno sottoposti a test rapido da parte dell’Asl” commenta Giuseppe Morsa della Fiom. “Chiederemo che il metodo debba essere applicato a tutte le altre industrie che si preparano a riaprire i battenti dopo le festività pasquali”. Il vertice in Prefettura intanto, ha previsto anche l’allestimento di una cabina di regia, presieduta dal Sindaco di Morra De Sanctis, composta da sindaci del comprensorio altirpino, sindacati, Confindustria e azienda per monitorare l’efficacia della misura adottata. «L’alleanza fra sindaci e sindacati ha dato un ottimo risultato e chiedo formalmente che venga rafforzata sui temi dello sviluppo e dello spopolamento. Il nostro obiettivo di tutela della salute come bene primario è stato ampiamente condiviso e ritengo che la classe dirigente irpina abbia mostrato di essere all’altezza della situazione» conclude.


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