Tamponi per l’intera popolazione di Ariano, per farlo Frangipane e Asl vogliono il laboratorio Covid-19

OGGI TEST SUGLI ANTICORPI ALLA DON GNOCCHI PRESSO IL CRISCUOLI. Il Direttore Sanitario degli ospedali Asl di Ariano e Sant'Angelo dei Lombardi ha richiesto l'autorizzazione a fare gli esami sul Tricolle per testare tutti i cittadini residenti nella zona rossa

Il presidio ospedaliero Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino

Tamponi per l’intera popolazione di Ariano Irpino, zona rossa da tre settimane per l’elevato contagio da coronavirus. Per farlo Frangipane e Asl vogliono il laboratorio Covid-19, l’unico modo per gestire il volume di analisi necessarie. I due presìdi ospedalieri di Sant’Angelo dei Lombardi e Ariano Irpino si candidano a laboratorio accreditato per processare i tamponi. L’autorizzazione alla Regione Campania è stata richiesta dal direttore sanitario dei presidi Angelo Frieri, supportato dal quartier generale dell’Asl di Avellino già da diversi giorni. La questione è al vaglio dell’Unità di Crisi e del Governatore Vincenzo De Luca. L’obiettivo è accelerare l’attività di indagine epidemiologica nella zona rossa di Ariano Irpino e sul territorio provinciale. Il Direttore Sanitario Angelo Frieri intende sottoporre a screening l’intera popolazione e individuare gli ipotetici focolai di contagio. Tamponi per l’intera popolazione di Ariano richiedono autonomia e strumenti necessari a fermare il Covid-19. “Ma i laboratori accreditati per processare i tamponi sono pochi, per questo abbiamo avanzato la richiesta di essere autorizzati. Abbiamo le professionalità e siamo pronti a recuperare le attrezzature necessarie se arrivasse l’ok della Regione. C è necessità di allargare la base dei laboratori per fare diagnostica” spiega il direttore sanitario.

Angelo Frieri, direttore sanitario degli ospedali Frangipane e Criscuoli

I ricoveri presso il reparto Covid-19 del Frangipane intanto seguono il trend nazionale: ad Ariano sono stati registrati 48 ricoveri, mentre 6 pazienti considerati guariti sono stati trasferiti a Villa Maria a Mirabella Eclano. In terapia intensiva ci sono 6 posti letto liberi. “Questa è una emergenza inedita, anche per gli addetti ai lavori, e ogni giorno cerchiamo di rispondere al meglio alla sfida che ci viene posta davanti. Gli ospedali lavorano al meglio e stanno trattando solo i pazienti che necessitano della terapia intensiva e subintensiva. Gli altri in questo momento vengono curati a casa, in isolamento domiciliare” continua.

Soccorso Covid-19

Le decine di casi di positività segnalati che convivono con i familiari a stretto contatto rappresentano un nodo ben noto alla direzione sanitaria, quanto alla direzione generale di Avellino. “Sappiamo che non tutti hanno la possibilità di affrontare la malattia in isolamento, dove attualmente vengono seguiti da una equipe specializzata. Sarebbe stato utile aprire un albergo o una struttura che avrebbe consentito il trattamento dei Covid-19 per evitare contagi ai familiari. Chi non ha una insufficienza respiratoria non ha necessità di stare in ospedale” puntualizza Frieri.

IL RACCORDO CON LA MEDICINA TERRITORIALE. Torna dunque la necessità di programmazione della medicina territoriale, un intermezzo di professionalità e strutture capaci di filtrare il lavoro degli ospedali. Si attende infatti l’allestimento delle postazioni Usca- unità speciali di continuità assistenziale, che saranno incaricate di monitorare l’evoluzione della malattia sui positivi, e seguire lo screening dei test rapidi.

Ingresso del presidio ospedaliero Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi

TERAPIA INTENSIVA AL CRISCUOLI, CANTIERE ANCORA APERTO. OGGI TEST SUGLI ANTICORPI ALLA DON GNOCCHI.  All’ospedale Cruscuoli di Sant’Angelo infine, continuano i lavori della terapia intensiva, 6 in tutto e non 8 come annunciato nelle settimane precedenti. La realizzazione del reparto composto da 4 posti di terapia intensiva e 2 di sub intensiva – come chiarito nella gara pubblicata dall’Asl – subirà una dilatazione dei tempi di completamento a causa della difficoltà da parte della ditta appaltatrice di reperire i materiali edili. Per superare l’interferenza con il polo specialistico Don Gnocchi, e aprire il reparto Covid-19 al Cruscuoli, la direzione sanitaria ha proposto la realizzazione di un ascensore esterno, in prossimità delle scale antincendio, e che offrirebbe l’accesso immediato ai locali destinati al centro per l’autismo. A partire da questa mattina, il direttore sanitario del presidio ha disposto test rapidi anche sui pazienti e personale in forza al polo riabilitativo. Sulla attendibilità dei test sierologici, Frieri conferma cautela: “È sempre necessario il tampone per confermare la positività. Con questo test ricerchiamo gli anticorpi che l’organismo produce in presenza del virus, ma non basta” conclude.


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