‘Un commissario per il coronavirus in Irpinia’, lettera del medico Aliberti

Il medico già direttore sanitario carcerario scrive al Governatore per sollecitare la sostituzione nella gestione dell'emergenza da Covid-19 dei vertici ospedaliero e sanitario. «Serve una soluzione sul modello lombardo»

Il medico Bruno Aliberti

Il medico Bruno Aliberti chiede al Governatore della Campania la nomina di un commissario per il coronavirus in Irpinia. Il medico di Medicina Generale con una lunga esperienza maturata come direttore sanitario di alcuni istituti penitenziari in provincia di Avellino, ha scritto al presidente della Giunta regione Campania, Vincenzo De Luca, per chiedere «la nomina di un commissario unico che gestisca Asl Avellino e Azienda ospedaliera Moscati considerata la situazione di caos ed inefficienza provocata dagli attuali manager, Morgante e Pizzuti, nell’affrontare l’emergenza Coronavirus», si legge nel comunicato con cui ha diffuso la notizia. «Nonostante non abbia condiviso alcune scelte effettuate dal suo esecutivo durante i suoi 5 anni in Regione, non posso non ringraziarla, a nome mio e dei miei colleghi, per l’impegno che sta profondendo verso tutti i campani. La sua caparbietà e concretezza, però, non corrispondono a quanto accade sui territori e in modo particolare in Irpinia, dove non esiste una regia nell’affrontare il problema e in cui non si preserva una parte importante della sanità, anche per quel personale, che pur non stando nelle corsie degli ospedali, offre un prezioso contributo», scrive nella lettera.

Gli uffici della direzione generale dell’Asl

«Sono troppe le segnalazioni di colleghi che non si sentono al sicuro sul proprio posto di lavoro. Dagli ambulatori, ai distretti agli ospedali, dove spesso non si hanno neanche le mascherine, perché non fornite, fino alle ambulanze non attrezzate come quelle del Nord, si rischia la salute per svolgere un servizio alla collettività. Ultime le dimissioni del direttore dell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino, che al cospetto di una situazione disastrosa, più volte segnalata ai vertici aziendali, non ha potuto che rassegnare le proprie dimissioni dal proprio incarico». Per queste ragioni chiede un commissario per il coronavirus in Irpinia, giudicando «l’inadeguatezza degli attuali manager di gestire la situazione» e puntando l’indice contro «l’assenza dei consiglieri regionali, che al posto di dare una mano copiano i messaggi che arrivano dal governatore sui social», chiede la nomina di un commissario irpino, come accaduto in Lombardia, per occuparsi dell’emergenza Coronavirus. «Stiamo parlando di un qualcosa che se gestito male può mettere in ginocchio un intero territorio. La nostra categoria, pur essendo penalizzata, perché non è un caso che negli ultimi anni si è preferito assumere gli amministrativi al posto del personale sanitario, non si tirerà indietro. Serve, però, chi coordina perché solo così si è più sicuri e si può dare una mano in un contesto, dove se l’emergenza cresce, considerando i pochi posti di terapia intensiva, davvero può trasformarsi in tragedia. Se il picco, come da lei anticipato, arriverà ad aprile, non c’è più tempo da perdere».


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