Un camper mobile al Criscuoli per il Covid-19 è stato allestito a Sant’Angelo dei Lombardi. Accoglierà i pazienti con sintomi di sospetto coronavirus. Fuori gioco quello di Ariano Irpino, al Criscuoli c’è quello che è stato per giorni l’unico pronto soccorso Asl attivo in provincia di Avellino, durante la chiusura di Ariano Irpino. A Sant’Angelo dei Lombardi per una settimana è stato il secondo in assoluto dopo l’AORN San Giuseppe Moscati di Avellino. Con la chiusura prolungata dei locali del Frangipane di Ariano, la cui apertura è stata annunciata in mattinata, l’utenza dei comprensori coinvolti è stata dirottata in Alta Irpinia, dove in queste ore il personale medico è alle prese con la valutazione di casi sospetti di contagio da Coronavirus. Per fronteggiare la domanda, il direttore sanitario della struttura ospedaliera Angelo Frieri ha disposto nuove misure, fra cui l’allestimento di un camper davanti alla camera calda, con un ambulatorio mobile per rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza e impedire gli accessi al pronto soccorso. Un camper mobile al Criscuoli per il Covid-19 consente di proteggere il personale medico e i ricoverati, ma allo stesso tempo offre la accoglienza adeguata a chi presenta sintomi compatibili con il coronavirus e richiede soccorso e assistenza.
ATTESA L’AUTORIZZAZIONE ALLA TERAPIA INTENSIVA. Siamo in attesa di un pronunciamento da parte della Regione sulla valutazione del nostro progetto inerente l’attivazione dei sei posti letto per la terapia intensiva e siamo pronti all’allestimento dei locali al primo piano” argomenta Frieri. “Il nostro è l’unico pronto soccorso della provincia e bisogna essere pronti ad affrontare l’emergenza”. E’ stata convocata ieri infatti una riunione straordinaria con il personale infermieristico, che è stato dotato di tutti i presidi medici di protezione. “Qualche infermiere ha dato la disponibilità a lavorare per turni aggiuntivi, anche se in questo momento brancoliamo nel buio perchè non sappiamo cosa ci aspetta” continua. Ad Ariano Irpino tutto il personale medico che non mostra sintomi di contagio è stato richiamato a lavoro, mentre nell’ambiente ospedaliero circolano voci di una chiusura del reparto di medicina generale per la sanificazione. Mentre aumentano i casi sospetti, diminuiscono gli accessi ordinari al pronto soccorso. Il personale medico è stato munito di tutte le precauzioni, per garantire la tutela sul posto di lavoro, ma anche i pazienti stessi. L’unità operativa sta valutando nella massima sicurezza tutti i casi sospetti e collabora a ritmo serrato con l’unità di Malattie Infettive per la prima diagnosi, prima del trasferimento al Moscati per il tampone.
LA SANITÀ CAMPANA SI PREPARA AL PICCO INFLUENZALE DI METÀ APRILE. L’obiettivo annunciato dal Governatore De Luca, che ha riunito ieri in un vertice straordinario tutti i manager della sanità campana, è quello di arrivare a 490 posti letto entro la prossima settimana, per fronteggiare il picco dell’emergenza, misurato secondo la previsione fatta dagli esperti in un numero di contagi di 10 volte superiori a quelli di oggi. La direzione dell’ospedale Cotugno ipotizza che il picco si raggiungerà intorno alla metà di aprile. È ipotizzata allora la massima emergenza. Dal 9 al 15 marzo è prevista l’attivazione di 47 posti letto di terapia intensiva e 48 di sub intensiva. A questi bisogna aggiungere 403 posti letto in più fra malattie infettive e pneumologia, spalmati su tutte le aziende ospedaliere e le Asl del territorio campano.
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