Lavoratori Fib Sud all’Ispettorato del Lavoro, Gruppo Se.Ri. rifiuta la Cig

Una delegazione di operai accompagnati dai sindacati hanno illustrato la singolare situazione in cui versano le maestranze: nè assunti nè licenziati. Si attende la convocazione del Prefetto di Avellino paola Spena per fare il punto e chiedere all'imprenditore di attivare la cassa integrazione presso la Fib Sud

Lavoratori Fib Sud all’Ispettorato del Lavoro, Gruppo Se.Ri. rifiuta la Cig. Ieri mattina una delegazione dei lavoratori e le sigle sindacali di categoria sono stati accolti presso gli uffici dell’Ispettorato del Lavoro di Avellino, dove hanno esposto la singolare condizione lavorativa in cui si sono venuti a trovare dal 1° gennaio 2020: nè assunti nè licenziati. Comunicata la decisione del Gruppo Se.Ri. di chiudere i battenti della Fib Sud in contrada Fiorentine a Nusco, gli imprenditori hanno presentato la revoca del fitto di ramo d’azienda alla curatela fallimentare della Mp, “restituendo” anche i 27 lavoratori in forza allo stabilimento. Una manovra bocciata tanto dalla curatela fallimentare rappresentata dall’avvocatessa Marina Pierro, quanto dalla giudice fallimentare del Tribunale di Avellino che ha esaminato il caso.

La questione è arrivata sul tavolo del Prefetto di Avellino Paola Spena, interpellata per sciogliere un nodo particolarmente districato, e individuare una soluzione per un caso unico nel suo genere e che in Italia non ha trovato analogie. L’imprenditore chiede alla curatela di farsi carico dei lavoratori e attivare presso il Ministero del Lavoro la cassa integrazione, impegnandosi a pagare gli studenti arretrati e un ristoro per ogni lavoratore, in attesa degli ammortizzatori sociali, e delle operazioni di ristrutturazione della Ics di Pianodardine distrutta dalle fiamme, per poter reintegrare le maestranze. Ma la richiesta avanzata da Civitillo è stata respinta dalla giudice, che ha intimato l’imprenditore ad attivare la cassa integrazione. Una richiesta se congelerebbe la chiusura dello stabilimento nuscano, ostacolando il piano del Gruppo imprenditoriale di dedicarsi alle aziende di Calitri e alla bonifica di Pianodardine, in aggiunta al versamento del Tfr della Mp.

“La curatela fallimentare non ci può riprendere perchè la Mp è fallita nel giugno 2014 e la curatrice fallimentare ha respinto la richiesta di interruzione di fitto di ramo d’azienda: Fib Sud deve farsi carico del Tfr della Mp, in aggiunta a 2 mensilità e 10 giorni del trasferimento da Mp a Fib Sud” spiegano gli operai al termine dell’incontro presso l’Ispettorato del Lavoro. “Vogliamo dare una scossa a tutti gli addetti ai lavori, e illustrato il caso agli uffici di Avellino attendiamo che venga convocato l’imprenditore per fare chiarezza. Siamo fermi, abbiamo non datore di lavoro, non uno stipendio e non sappiamo a chi rivolgerci” continuano. La Fib Sud intanto continua a sostenere la linea annunciata da Civitillo in Prefettura: i lavoratori devono tornare alla Mp. L’Ufficio Territoriale di Governo continua a mediare. Ricevute le comunicazioni da parte della curatela fallimentare con la consegna del plico redatto dalla giudice del tribunale di Avellino, si attende nuova convocazione dal Prefetto di Avellino Paola Spena.


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