L’Azienda Forestale dell’Alta Irpinia scommette sulla castagna

PRENDE FORMA IL PROGETTO, MA CABINA DI REGIA IN ATTESA DEI FONDI. Intervista al Responsabile Unico del Procedimento Raoul Romano: urgono le risorse per l'affidamento dello studio di fattibilità. Entro luglio dovrà essere presentato il profilo industriale dell'iniziativa

L’Azienda Forestale dell’Alta Irpinia scommette sulla castagna accanto al polo del legno. Il responsabile unico del progetto anticipa alcuni contenuti di un programma che attende di essere elaborato nelle prossime settimane. Prende forma il profilo industriale di quella che si annuncia come una vera e propria azienda per la valorizzazione delle foreste, dei boschi e dei prodotti connessi. Il primo passo riguarda la elaborazione del progetto.

Castagne

CABINA DI REGIA IN ATTESA DEL DECRETO DI FINANZIAMENTO. Il progetto della Azienda Forestale Alta Irpinia dovrà essere pronto per luglio, ma serve subito il decreto per lo sblocco dei fondi. Il Consorzio Crea è pronto ad elaborare lo studio di fattibilità del progetto Start-up “Afai”- Azienda Forestale dell’Alta Irpinia, ma è ancora in attesa dell’affidamento da parte della Regione Campania. La cabina di regia, composta da Crea e Fondazione Montagne Italia, ha bisogno del provvedimento per avviare le attività. Il Crea, l’Ente Italiano di Ricerca dedicato alle filiere agroalimentari e alla gestione sostenibile delle foreste, è pronto. Il referente del progetto Raoul Romano, ma anche gli amministratori coinvolti nel piano di sviluppo locale, fremono. La Regione dovrà rendere dunque esecutiva la spesa dei 200mila euro previsti per lo studio preliminare della strategia progettuale. “Senza il decreto non possiamo affidare gli incarichi per procedere con lo studio” spiega Raoul Romano, che in occasione dell’ultimo incontro di dicembre a Nusco, ha esortato gli amministratori e gli imprenditori ad avanzare proposte progettuali entro e non oltre la metà di gennaio. C’è ancora qualche giorno. Ma si spera di ricevere il via libera entro la fine del mese. La questione è già stata sottoposta al presidente dell’Area pilota Alta Irpinia Ciriaco De Mita, al presidente della Fondazione Montagne Italia Marco Bussone e al consigliere particolare del Ministro per gli Affari Regionali, Enrico Borghi. “Non posso nascondere la mia preoccupazione, in quanto i termini di scadenza fissati prevedono tempi molto stretti. Il progetto va completato entro la fine di luglio, c’è poco tempo per un lavoro molto impegnativo”, spiega Romano.

Raoul Romano – CREA Osservatorio Foreste

AZIENDA FORESTALE DELL’ALTA IRPINIA, UN QUESTIONARIO PER AZIENDE E COMUNI. Il consulente del Crea preannuncia la formulazione di un questionario da inviare a breve ai Comuni e alle imprese, per il coinvolgimento del territorio. In questa fase che precede il concreto avvio delle attività, Romano coglie l’attesa del territorio che vuole comprendere la reale portata della sfida. “Ho potuto constatare un certo interesse da parte dei Comuni, che mi hanno sottoposto delle proposte; mentre i privati per ora restano alla finestra”. Ciò non sorprende, tuttavia, visto il vero obiettivo di questo programma: legare nell’Alta Irpinia un tessuto imprenditoriale. “Nel nostro partenariato c’è una sola attività agricola grande, mentre le altre sono piccole. L’idea progettuale è proprio creare opportunità affinchè le imprese possano essere valorizzate”. Le potenzialità non mancano.

LA CASTAGNA INDIVIDUATA COME ASSET. TRA GLI OBIETTIVI IL MARCHIO IRPINO. “In Irpinia la valorizzazione della castagna è senza dubbio uno degli obiettivi da perseguire”, spiega il Rup, “a partire dal mercato locale”. Per questo settore sono già diversi i propositi. “Si immagina l’allestimento di un sito per la raccolta del materiale legnoso; la creazione di un marchio per la trasformazione dei prodotti,  una filiera per commercializzare e vendere le castagne con il logo dell’Irpinia. Su queste premesse, tante altre aziende potranno aggiungersi e partecipare”. La strategia individuerà gli interventi finanziabili dalle misure aperte dal bando del Psr della Campania. Le possibilità offerte riguardano la costruzione delle strutture ove realizzare la lavorazione e la trasformazione delle castagne, ma anche possibile scommettere sulla viabilità e la sentieristica. Obiettivo della cabina di regia del progetto, in questo momento, è di mettere in campo delle azioni che se condivise, consentiranno di amplificare il potenziale e prevedere la nascita di ulteriori attività, in una logica di sviluppo a raggiera. “Con l’Azienda Forestale Alta Irpinia si creeranno le fondamenta per un vero sviluppo imprenditoriale” conclude Romano.

L’Azienda Forestale dell’Alta Irpinia sfida economica e sociale del Progetto Pilota. Nella foto, al centro: il Presidente Ciriaco De Mita, accanto al Rup Raoul Romano. A destra: Marco Bussone e Enrico Borghi

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