I Costruttori rilanciano il Centro fieristico a Campo Genova proposto nel 1997 dall’Ance con il Sindaco Antonio Di Nunno. Era stato presentato nel Patto Territoriale proposto dal Comune di Avellino alla Provincia quasi 24 anni fa con il pieno appoggio dell’Ance. In questi giorni di dibattito sul futuro assetto di alcuni luoghi inutilizzati o sottoutilizzati del capoluogo, i Costruttori rilanciano un progetto che potrebbe essere realizzato in qualunque momento. «Il progetto dell’opera è presso Ance Avellino e può rappresentare un punto di ripartenza», fanno sapere. «Era il lontano 13 maggio 1997 quando nell’ambito dell’Associazione Costruttori Edili della provincia di Avellino nasceva la società ‘Sviluppo 2000 Srl’. Il Comune di Avellino, guidato allora dal compianto Sindaco Antonio Di Nunno e la società Sviluppo 2000 aderirono al Patto Territoriale sottoscritto dall’Amministrazione provinciale il 28 ottobre 1996 in tema di riqualificazione urbana», spiegano dall’Ance. Di seguito i particolari.
LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE. La società era amministrata da un Consiglio di Amministrazione presieduto da Roberto Scognamillo e composto dagli imprenditori Antonio De Angelis, Nicola Sarno, Giovanni Avitabile e Michele Di Giacomo. Con il tempo aderirono molti altri imprenditori edili associati ANCE, diretta allora da Paolo Foti, poi divenuto Sindaco di Avellino nel 2013. L’Associazione dei Costruttori «svolse un ruolo fondamentale di coordinamento dell’iniziativa, formulò proposte concrete e presentò progetti dettagliati di riqualificazione della Città di Avellino, tra cui: la Costruzione di un Centro Fieristico Provinciale da realizzarsi presso Campo Genova; il completamento dell’area P.I.P. di via Francesco Tedesco; il completamento dell’Autostazione; la realizzazione di parcheggi e autorimesse; il completamento di attrezzature sportive e ricreative», ricordano gli imprenditori edili che fecero parte di questa compagine.
IL PROGETTO DEL CENTRO FIERISTICO A CAMPO GENOVA. Il progetto del Centro Fieristico fu commissionato dalla Società all’ingegnere Salvatore De Maio. «Era finalizzato, da un lato, a migliorare l’organizzazione del commercio occasionale svolto esclusivamente attraverso il mercato bisettimanale nelle aree del parcheggio dello stadio, dall’altro, puntava a riqualificare l’area dismessa di Campo Genova». Nello specifico, la soluzione progettuale prevedeva la realizzazione di idonee infrastrutture fisse e coperte con ampia disponibilità di servizi, parcheggi e custodia da ubicarsi presso il Campo Genova. L’opera comprendeva aree espositive interne, coperte e scoperte, sala meetings, servizi di ristoro, servizi igienici», spiegano dall’Ance, che ricorda un particolare non trascurabile: «Il centro si sarebbe dovuto chiamare Expo Irpinia, una denominazione, per quegli anni, assolutamente avveniristica». Quasi un quarto di secolo fa Avellino con il Sindaco Antonio Di Nunno prevedeva già la necessità di valorizzare le risorse industriali, artigianali, commerciali, artistiche, dell’intera provincia. In questo senso, il progetto «voleva rappresentare un’opportunità di rilancio del commercio cittadino e tendeva a valorizzare le produzioni locali attraverso una vetrina fissa delle eccellenze enogastrononiche irpine» con «l’ambizione di trasformare il Centro in un luogo di accoglienza e di ritrovo, nonché sede di manifestazioni ed eventi».
L’ANCE RILANCIA UN PROGETTO CHE «A CAMPO GENOVA PUÒ ESSERE REALIZZATO OGGI». L’Associazione sente la necessità di ricordare alla Città che ben 23 anni fa «imprenditori edili lungimiranti e vicini alle esigenze della Città, seppero già individuare idee di sviluppo e di crescita». Il centro fieristico proposto dall’Associazione Costruttori, attraverso SVILUPPO 2000 SRL, aggiunge l’Ance, «è la dimostrazione concreta del fatto che le menti imprenditoriali di questa provincia avrebbero potuto cambiare le sorti della Città, avrebbero potuto dare un contributo reale di idee e di proposte concrete». In conclusione, «il dibattito di questi giorni ci ha spinto a rilanciare la nostra proposta, ancora assolutamente all’avanguardia, nonostante siano passati tanti anni. Del resto, ancora oggi, i temi e le proposte di riqualificazione urbana presentate nel 1997 sono attualissimi. Dopo 23 anni la Città ancora si trova a dover risolvere i problemi logistici dell’autostazione, del mercato bisettimanale, dei parcheggi. Ance, oggi come allora, è presente sul territorio con la convinzione di poter dare un contributo concreto e decisivo per la svolta e per la reale crescita del nostro territorio». Di qui l’appello: «Le idee, i progetti, le professionalità, le competenze di cui dispone la nostra provincia devono finalmente essere sfruttate. La riqualificazione urbana della Città capoluogo è lo strumento primario per far ripartire l’economia e la rinascita sociale e culturale di Avellino».
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