Stop ai Tir su viadotto dell’A14, Sibilia attacca

Il divieto di transito ai mezzi pesanti sul ponte Cerrano tra Pescara Nord e Pineto ordinato dal 18 dicembre viene ripreso dal Sottosegretario Carlo Sibilia per sollecitare la revoca delle concessioni autostradali

Lo stop ai Tir su viadotto dell’A14 imposto dal Gip di Avellino viene ripreso dal Sottosegretario Carlo Sibilia per sollecitare la revoca delle concessioni autostradali. La frana ha spostato il terreno intorno ai piloni «e le cerniere temporanee non sono adatte»  sarebbe la ragione che ha indotto il Gip di Avellino Fabrizio Ciccone a disporre il «divieto assoluto di transito» per i mezzi pesanti sul passante tra Pescara Nord e Pineto. Il provvedimento sta condizionando la circolazione dallo scorso 18 dicembre. La misura adottata dal giudice ha carattere preventivo «per mitigare i rischi connessi al diffuso ammaloramento dell’opera».

Il Sottosegretario Carlo Sibilia

La Procura di Avellino sta intervenendo su diversi fronti in Italia, dopo aver iniziato ad indagare sul disastro del luglio 2013 a Monteforte Irpino, dove persero la vita 40 persone, precipitando con il pullman turistico sul quale stavano viaggiando dal viadotto ‘Acqualonga’. Sul nuovo provvedimento del Gip avellinese è intervenuto il Sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia. «Con le autostrade ogni giorno ha il suo danno. Il Gip di Avellino ha disposto il divieto di transito ai mezzi pesanti sul viadotto Cerrano della A14 tra Pescara Nord e Pineto perché ammalorato al punto da costituire un pericolo per la sicurezza degli automobilisti», si legge in una nota. «Possibile che dopo la tragedia del bus che nel 2013 sul viadotto Acqualonga uccise 40 persone per una protezione usurata, dopo il crollo del ponte Morandi che causò 43 vittime nell’estate del 2018, Autostrade per l’Italia aspetti ancora i provvedimenti dei tribunali per verificare che ponti e viadotti gestiti da Atlantia non mettano in pericolo altri cittadini italiani?», si legge nel comunicato. «Ogni minuto in più con Atlantia a gestire le nostre autostrade è un rischio per il Paese. Bisogna stoppare questa gestione quantomeno incompetente della rete autostradale. Fossi in Atlantia cederei in autonomia la gestione dell’infrastruttura strategica più importante. E’ il momento di togliere loro le concessioni e di voltare pagina. Non possiamo aspettare la prossima tragedia», ha concluso Sibilia.

Stop ai Tir su viadotto dell’A14 dal Gip di Avellino, Sibilia attacca

LE PRECISAZIONI DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA: SPOSTAMENTO DI 7 CM NON RIGUARDA LE PILE DEL VIADOTTO CERRANO, MA DEL TERRENO ADIACENTE NEL PERIODO 2016-18. Con una nota diffusa in serata Autostrade per l’Italia ha precisato. «In merito ad alcuni contenuti apparsi sui media che riprendono l’ordinanza del 18 dicembre del Gip di Avellino sul viadotto Cerrano, la Direzione di Tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia precisa che lo spostamento di 7 centimetri non si riferisce alle pile, ma allo spostamento massimo del terreno nei pressi della Pila 1 registrato dalla strumentazione nell’arco di 3 anni (2016-2018). Tale valore non si riferisce dunque alle pile del viadotto, che non hanno mai raggiunto movimenti attenzionabili nel periodo considerato», si legge nel comunicato. «Il viadotto e l’area ad esso sottostante sono costantemente monitorati dal punto di vista geotecnico e strutturale: sull’opera sono installati dei particolari sensori che, anche nell’ultimo anno, non hanno mai rilevato alcun tipo di movimento significativo», si legge ancora. «A seguito di una ‘verifica di sicurezza globale’ recentemente effettuata sul ponte e inviata al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti lo scorso 11 dicembre 2019, oggi sono stati inviati al Dicastero anche gli approfondimenti tecnici relativi alle fondazioni e alle cerniere, realizzati rispettivamente da un pool di esperti dell’università La Sapienza e dall’Istituto Italiano della Saldatura. Anche queste analisi hanno confermato la sicurezza statica della struttura».


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