Crollato un viadotto dell’A6 Savona Torino. Lisipo e Uncem: sos sicurezza

Un tratto di circa 30 metri dell'autostrada sarebbe stato trovolto da una frana staccatasi dal monte soprastante. Il Libero Sindacato di Polizia e l'Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, chiedono garanzie per automobilisti e cittadini sulla rete viaria nazionale

Crollato un viadotto dell’A6 Savona Torino fortunatamente in quel momento deserto, anche se sono in corso accertamenti per dissipare voci non confermate di una possibile auto in transito. A cedere circa 30 metri di autostrada, poco dopo l’innesto con la A10 (cosiddetta ‘dei Fiori’, che collega Genova a Ventimiglia), a circa un chilometro da Savona in direzione Altare (per Torino). Il tratto sarebbe stato travolto da una frana, staccata dal monte soprastante. Sul posto sono impegnati i Vigili del Fuoco, che stanno battendo la zona a valle palmo a palmo, ricoperta da uno strato di fango spesso circa due metri. Liguria e Piemonte sono sottoposte a piogge incessanti e abbondantissime da due giorni, con segnalazione di allerta rossa. A scopo precauzionale è stato deviato il traffico anche nella direzione opposta, da Torino per Savona.

Crollato un viadotto dell’A6 Savona Torino. Lisipo e Uncem: sos sicurezza. A provocare il disastro sarebbe stata una frana staccatasi dal monte soprastante

A/6 TORINO-SAVONA CROLLO VIADOTTO, DE LIETO (LI.SI.PO.),  L’ITALIA SEMBRA UNA GROVIERA. «Registriamo un crollo di un viadotto verificatosi sull’A/6 Torino-Savona. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco che da una prima verifica sembrerebbe che non ci siano persone coinvolte», ha esordito in una nota Antonio de Lieto, Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.). «Troppi casi di smottamenti, frane, crolli, cedimenti vari: l’Italia sembra veramente una groviera. C’è indubbiamente qualcosa o più di qualcosa che non va», osserva il Libero Sindacato di Polizia. «Il LI.SI.PO. sottolinea che sulle autostrade, in genere, transitano milioni di persone e sarebbe più che auspicabile garantire a questi automobilisti il massimo della sicurezza, non fosse altro perché viene pagato un consistente pedaggio che rende ben solida la gestione amministrativa dei vari tronchi autostradale». Pertanto, il LI.SI.PO. «auspica immediati controlli tecnici di tutti i ponti dislogati lungo tutte le  arterie del nostro Paese».

Crollato un viadotto dell’A6 Savona Torino. Lisipo e Uncem: sos sicurezza

BUSSONE (UNCEM): «I CONCESSIONARI DEVONO INVESTIRE PARTE DEL PEDAGGIO PER INTERVENTI DI PREVENZIONE DEL DISSESTO E GESTIONE FORESTALE NEI TERRITORI ATTRAVERSATI DALLE AUTOSTRADE». Anche l’Uncem è intervenuta sul crollo autostradale nel territorio di Savona. «Da almeno dieci anni Uncem chiede alla politica di intervenire affinché i Concessionari delle autostrade debbano per legge, in base alla Concessione, investire parte del pedaggio pagato dai mezzi che usano l’infrastruttura sui territori che le autostrade stesse attraversano, in particolare quelli montani, più fragili», si legge in una nota di Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani. «Numerosi Sindaci, in particolare di Comuni lungo l’A32 Torino-Bardonecchia e l’A6 Torino-Savona, hanno fatto questa proposta», trovando il sostegno dell’Uncem. «Anche solo 1 centesimo di euro del biglietto per il pedaggio dovrebbe andare ai territori per interventi volti all’assetto del territorio e alla gestione attiva di boschi lungo le autostrade. Questo permetterebe una migliore gestione dei versanti, senza dover continuamente ricorrere alla spesa pubblica per interventi volti alla prevensione del dissesto idrogeologico. Ripartiamo da qui nel rivedere i modelli di concessioni dello Stato, a partire dalle autostrade».

 

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