La IIA assume a Flumeri. Il sindacato attende la convicazione da parte dell’azienda per 60 nuovi posti a Valle Ufita. “Attendiamo la convocazione dell’azienda per la sottoscrizione dell’accordo che apre all’assunzione di 60 giovani tramite le agenzie interinali, per portare a regime la produzione”. Così Silvia Curcio, Rsu della Fiom Cgil interna ad Industria Italiana Autobus, che conferma il totale riassorbimento della forza lavoro, dopo otto anni tra cassaintegrazione e false partenze. Dal 2 gennaio scorso come previsto da precedenti accordi, c’è la piena occupazione, peraltro oggi non sufficiente a sostenere la produzione. C’è attesa di un incontro con l’azienda per definire gli ulteriori passi in avanti da concordare. “Mancano i lavori di reindustrializzazione e il montaggio delle nuove linee, mentre possiamo confermare che gli interventi per la riparazione del tetto sono stati ultimati. La cassa integrazione è terminata il 31 dicembre scorso e oggi siamo tutti operativi, ma la strada è ancora in salita” continua.
IIA ASSUME A FLUMERI, DOVE L’AGENDA DEL RILANCIO È ANCORA FITTA DI SCADENZE. Dopo dieci anni di fermo delle attività, gli stabilimenti di Flumeri attendono la manutenzione e la ristrutturazione, senza contare che la vertenza al Ministero per lo Sviluppo Economico resta aperta e vigile da parte del sindacato. “Vogliamo portare a termine il progetto e credere fino in fondo in quello per cui abbiamo lottato. Per questo siamo ancora impegnati a fare pressione nei confronti dell’azienda ma anche della politica, per essere competitivi sul mercato e creare il polo degli autobus italiano. Non dimentichiamo infatti che la produzione è ancora nelle mani della Turchia e fino a quando non uscirà da qui il prodotto made in Italy, la nostra battaglia è aperta. C’è ancora tanto da fare” sottolinea la componete della direzione nazionale della Cgil di Landini.
La visita agli stabilimenti ufitani del sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha sancito il ruolo della Industria Italiana Autobus come fornitore nel rilancio dell’Atac, il maggiore operatore italiano del trasporto urbano. Questo momento ha rinsaldato un clima di fiducia e speranza, ma gli operai irpini guardano al futuro con la consapevolezza che non saranno la politica e le istituzioni a far vivere l’azienda, ma il successo sul mercato. “La politica non è presente, e non c’è consapevolezza della posta in gioco”, osserva Curcio. “Non si comprende fino in fondo che se in Irpinia riparte la IIA sarà possibile tirare un sospiro di sollievo per tutti anche per le prospettive generali”. E spiega: “Non solo noi operai siamo rientrati tutti a lavoro, ma attendiamo i nuovi posti di lavoro, con l’assunzione di 60 giovani a Flumeri, nuova forza lavoro che potrà scegliere di restare qui invece che di trasferirsi altrove”. E non solo. “Attendiamo inoltre con ansia l’apertura della Zes, che potrà rimettere in moto anche l’indotto e creare nuovi posti di lavoro e generare nuove economie, ma confidiamo anche nell’annuncio della Regione Campania che dovrà investire sul trasporto pubblico locale”. E conclude: “Noi vogliamo tornare ad essere un’azienda con molti lavoratori, forte dell’indotto irpino. Pretendiamo che questo sia un’obiettivo della Regione Campania, in quanto il decollo definitivo della IIA consentirebbe di spalmare ricchezza su tutto il territorio regionale”. Per questo, “i candidati al consiglio regionale dovranno prendere l’impegno di garantire la dotazione delle linee produttive agli stabilimenti entro maggio”.
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