Sant’Angelo dei Lombardi, Protezione civile Alta Irpinia intitolata a Zamberletti

INTERVISTA AL SINDACO DI SANT'ANGELO DEI LOMBARDI MARCO MARANDINO. Il primo cittadino risponde all'ex consigliere regionale Mario Sena, annunciando il rilancio della ricerca sismica a sette anni dalla chiusura del polo universitario, e lancia un appello alla Regione Campania

Il Sindaco di Sant'Angelo dei Lombardi, Marco Marandino

A Sant’Angelo dei Lombardi sarà inaugurata la sede della Protezione civile dell’Alta Irpinia intitolata a Zamberletti, alla memoria del commissario straordinario per la ricostruzione dopo il sisma del 1980. Il Sindaco Marco Marandino lo annuncia nell’intervista rilasciata a Nuova Irpinia. Tra la sede del presidio ospedaliero e l’area ove passerà la strada a scorrimento veloce Lioni Grottaminarda c’è il fabbricato che ospiterà la Protezione Civile dell’Alta Irpinia, in una posizione strategica per l’intero comprensorio. Marandino punta a completare il progetto sulla sicurezza e la prevenzione riaprendo il Csntro di Ricerca sismica chiuso dalla Regione Campania nel 2013. A questo proposito, il Sindaco condivide l’amarezza dall’ex consigliere regionale Mario Sena e fa voti perchè l’attuale governo regionale compia “un atto di responsabilità” nell’anno del quarantennale del sisma che devastò l’Irpinia nel 1980. “La nostra priorità è la sicurezza sismica” ha annunciato. “Proporremo una cordata per riaprire il centro di ricerca e monitoraggio sismico e ambientale del territorio”. E intanto si prepara la plantumazione di 432 alberi in ricordo delle vittime, in un percorso che condurrà fino a Santa Maria delle Grazie, con la costruzione del Parco della Memoria.

Sindaco Marandino, l’ex consigliere regionale Mario Sena ha denunciato lo smantellamento definitivo del centro Cima- Centro Irpino per il Monitoraggio Ambientale- di Sant’Angelo dei Lombardi.

A Sant’Angelo dei Lombardi la protezione civile dell’Alta Irpinia intitolata a Zamberletti

Dall’esterno resistono le insegne, i pannelli ammassati nei corridoi e qualche teca con vecchie rassegne stampa. Come stanno le cose?

“Mario Sena nutriva qualche perplessità in merito alla presenza delle attrezzature, ma posso confermare che essendo il Cima proprietà di Amra, la Scarl messa in liquidazione, è rientrato tutto nelle disponibilità di quella società e del suo percorso amministrativo. Per recuperare le attività, andrebbe ricostituito un nuovo soggetto giuridico per avviare una nuova attività”.

Il Centro di ricerca sismica ‘Cima’

Un passo necessario in un territorio che si prepara a celebrare il quarantennale del tragico sisma del 1980.

“Condivido pienamente le riflessioni dell’ex consigliere regionale Sena: in un territorio che presenta notevoli fragilità dal punto di vista sismico, e che ha un passato recente così drammatico, non si focalizza la meritata attenzione politica del governo regionale su un nervo scoperto del territorio. Inoltre manca un coordinamento complessivo su eventi e calamità di questo genere”.

Mario Sena infatti ha sottolineato la necessità di intervenire sull’edificio ubicato in prossimità del Quadrivio, costato oltre 1 milione di euro di fondi regionali, oggi abbandonato.

“L’edificio avrebbe dovuto ospitare il pronto intervento per calamità naturali. Ed è quello che contiamo debba avvenire. Senza alcuna polemica infatti, chiediamo alla politica regionale la meritata attenzione rispetto alle esigenze e alle priorità di questi territori, con una dotazione strutturale di attrezzature e tecnici pronti a offrire risposte all’intero comprensorio dell’Alta Irpinia”.

Quali sono le mosse e le strategie dell’amministrazione comunale in tal senso?

“L’Amministrazione è attenta all’evoluzione del centro Cima, come al recupero del manufatto deputato alla Protezione Civile. Questa amministrazione regionale si era impegnata a stanziare un fondo da 100mila euro per sostenere le attività del Cima; un impegno perso che andrebbe recuperato, per rimediare con senso di responsabilità”.

Giuseppe Zamberletti, già commissario per gli interventi nelle aree del Cratere dopo il terremoto dell’Irpinia e della Basilicata, poi Ministro e padre della Protezione Civile

Continui.

“Siamo impegnati invece per allestire un centro di coordinamento di protezione civile, e abbiamo intrapreso dei contatti con la Regione Campania: nel giro di qualche settimana dovremmo avere i primi riscontri concreti. L’immobile sarà intitolato a Giuseppe Zamberletti, e siamo pronti ad adoperarci affinchè il sito diventi un centro operativo territoriale. Entro il mese di gennaio ci sarà un sopralluogo tecnico per verificare lo stato di consistenza della struttura: Comune e Regione insieme capiremo come valorizzare e rilanciare al meglio la struttura e affidargli un contenuto operativo”.

Oltre alla richiesta di un impegno della Regione Campania a sostenere il monitoraggio sismico e ambientale, qual è la sua proposta?

“Vogliamo realizzare una cordata istituzionale. L’amministrazione si fa carico di avviare una concertazione politica fra università campane, centri di ricerca, Ministero e Regione Campania. Sarà invitato Luigi Nicolais, ma faremo appello anche al Ministro Gaetano Manfredi per elevare la sensibilità rispetto al tema, che si aggancia con l’identità storica e sociale del territorio. Ci vuole un impegno sinergico e lo stanziamento di fondi, per creare un nuovo soggetto giuridico che garantisca un’attività quotidiana e non sporadica, sostenuta dalle università e dal Governo politico. Quella del Centro Cima è un’esperienza preziosa ed è nostra intenzione recuperarne il metodo, altrimenti le celebrazioni del quarantennale risulterebbero pura accademia”.

Gruppo Comunale protezione civile Bisaccia

La sicurezza sismica ha dunque la priorità.

“Uno degli indirizzi di questa amministrazione è il consolidamento delle strutture pubbliche per abbattere la vulnerabilità sismica: mi riferisco alle scuole, all’Inps, Inail e Agenzia delle Entrate, ma anche alle sedi del Comune. Mettiamo in campo richieste di finanziamenti, fondi e attenzioni per quanto riguarda il rilancio occupazionale del territorio, ma non dimentichiamo l’aspetto essenziale”.

Il 2020 è l’anno del quarantennale del sisma, e già nel recente consiglio comunale, è stato annunciato l’utilizzo di economie derivanti da lavori pubblici a valere sui fondi della legge 219. Un tesoretto da 130mila euro. Come saranno investiti?

“Il 2020 è l’anno del quarantennale del terremoto, e prevediamo una rosa di eventi, che non si tradurranno però soltanto in commemorazioni, ma anche in riflessioni sul senso del reale, con la maturità e il senso della consapevolezza delle debolezze del territorio. Ricordare e celebrare significa soprattutto attrezzarsi di strumenti e strutture che possano mitigare gli effetti di questi fenomeni, da cui non siamo immuni. I 130mila euro derivanti dalle economie delle opere pubbliche realizzate con la 219 saranno utilizzati per costruire il Parco della Memoria a Santa Maria, con un percorso che parte idealmente dall’albero piantato nel punto in cui una volta c”era il Palazzo Iapicca, con una piantumazione di 432 alberi in memoria di ogni vittima del terremoto, e su un percorso che conduce al sito di Santa Maria delle Grazie. Ma la Protezione Civile dell’Alta Irpinia a Sant’Angelo dei Lombardi è l’obiettivo principale”.

Un altro aspetto su cui si registra l’attività dell’amministrazione, è la rifunzionalizzazione dell’area Pip di Via Quadrivio, con l’assegnazione del lotto a Irpinia Calcestruzzi e l’adesione al protocollo d’intesa di Venticano, con Asi e Regione, per far ripartire l’economia locale. Avete già contezza delle disponibilità dei lotti edificabili e dei capannoni vuoti da mettere sul mercato?

“Siamo già pronti con uno studio realizzato ad hoc, ma siamo anche ben consapevoli che la dotazione finanziaria riservata alle Aree Zes- Zone Economiche Speciali- è davvero irrisoria, e che pertanto non riusciremo ad ottenere un accompagnamento alla nostra strategia di rilancio. Ciò premesso, non significa che l’Amministrazione non abbia intenzione di prodigarsi per promuovere sgravi fiscali e altri benefici a nuovi imprenditori. In quest’ottica si inserisce anche la manovra sulle agevolazioni aperte in sostegno dei commercianti, perchè riteniamo che le piccole economie di questa realtà vadano sostenute e praticate”.


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