Biodigestore a Montella in un polo industriale ambientale

Il sindaco Rino Buonopane ha consegnato il piano di fattibilità all'Ato Rifiuti di Avellino. Lo stabilimento sorgerebbe nell'area che già ospita l'impianto di lavorazione del secco sfruttando strade e servizi già pronti

Impianto di selezione del secco di Montella gestito da Irpiniambiente

Per il Biodigestore a Montella è già pronto il piano di fattibilità. Nel Comune altirpino potrebbe svilupparsi un polo industriale ambientale con l’ampliamento del sito dedicato già al trattamento dei rifiuti. Mentre l’Ato di Avellino si prepara a licenziare il piano industriale del ciclo integrato provinciale, il Comune guidato da Rino Buonopane potrebbe fornire la alternativa al contestato sito di Chianche proponendo un Biodigestore a Montella da realizzarsi in tempi rapidi, anche grazie alle infrastrutture già esistenti. In queste ore al vaglio dello staff tecnico e politico che affianca il presidente Valentino Tropeano ci sono le candidature espresse da parte dei Comuni di Savignano Irpino, Domicella e Montella. Tutti sono pronti a farsi carico di ospitare il biodigestore, sottraendo una volta per tutte il Comune di Chianche alla battaglia innescata dal Comitato di tutela dell’areale del Greco di Tufo Docg. Montella ha già presentato un’articolata proposta tecnica sul progetto. Si rivendicano le condizioni per la costruzione di un impianto anaerobico per il compostaggio nell’area industriale cittadina. Non sfuggono le potenzialità economiche e di sviluppo, ma soprattutto le ricadute occupazionali. “Possiamo costruire una vera impresa pubblica per la lavorazione dei rifiuti organici e creare ricchezza e lavoro sul territorio”, ha anticipato il sindaco Rino Buonopane a Nuova Irpinia.

Rino Buonopane

“Lo scopo della nostra proposta è quello di dare un contributo concreto alla risoluzione di una vicenda che ci trasciniamo da troppo tempo: seguiamo da sempre con grande interesse il tema e gli sviluppi nel settore”, spiega il Sindaco. Serve subito un piano industriale che ci porti al risultato tanto atteso di ridurre i costi ed efficientare il servizio” spiega. “Il piano industriale potrà dirsi compiuto solo quando sarà definita la dotazione degli impianti per la lavorazione del rifiuto organico oltre quello di Teora, benchè al momento oggetto di lavori di potenziamento”. L’Irpinia deve diventare autonoma nella gestione del proprio ciclo integrato, sottolinea. “Non possiamo scommettere soltanto su quello che abbuamo già, occorre assumerci la responsabilità di dare risposte ai cittadini”. Per questo, prosegue, “la mia amministrazione si è fatta carico di approfondire la materia e siamo arrivati a poter proporre la nostra area industriale come risorsa per la provincia di Avellino”. L’area industriale di Montella oggi già ospita gli impianti della lavorazione della frazione secca, di proprietà del Comune ma gestiti da Irpiniambiente. All’Ato Rifiuti di Avellino è stata inoltrata una articolata proposta per un Biodigestore a Montella, corredata da studi di fattibilità ambientale e tecnici. “Il piano industriale dell’Ato Rifiuti di Avellino dovrà garantire un ciclo integrato efficiente e affidabile nel lungo periodo. Il Comune di Montella si è candidato a dare forma ad una industria ambientale tecnologicamente avanzata, a zero emissioni odorogene in un’area adeguata, sia per la logistica che per l’allocazione” puntualizza il sindaco.

“OCCORRE FARE CHIAREZZA DI FRONTE ALL’OPINIONE PUBBLICA”. “Purtroppo non si ha una particolare conoscenza di queste possibilità tecnologiche e del funzionamento degli impianti progettati oggi: il biodigestore viene indicato come fonte di inquinamento a torto, senza considerare la ricchezza che è in grado di produrre e di spalmare su un territorio” Rino Buonopane appare saldamente deciso a rivendicare per il suo territorio la chance. “Puntiamo a diventare un esempio per tutta Italia e diventare competitivi con gli impianti di lavorazione del nord Italia”.

Ato Rifiuti. La sede dell’ente d’ambito di Avellino nel complesso della Regione Campania sulla Collina dei Liguorini

BIODIGESTORE A MONTELLA, UNA SCELTA INDUSTRIALE NELLA PROSPETTIVA DELL’AZIENDA FORESTALE. La previsione di un impianto anaerobico, che lavora gli scarti in assenza di ossigeno, guarda anche alla costruenda Azienda Forestale dell’Alta Irpinia – AFAI. “Con la pulizia dei boschi si pone la questione dello smaltimento dei residui vegetali e Montella intende offrire la soluzione a portata di mano sul territorio, rendendo più competitivo il progetto” argomenta Buonopane. “La nostra è una posizione di grande responsabilità e intendiamo diffondere una informazione corretta e puntuale su questo tema: laddove si presenti una concreta possibilità di ospitare l’impianto il discorso sarà condiviso anche con gli altri Comuni, da Bagnoli a Cassano Irpino, a Nusco e agli altri. Inoltre resto favorevole alla gestione pubblica dell’impianto e nel nostro progetto è previsto anche un comitato composto da associazioni, tecnici e sindaci per il controllo e la vigilanza sul ciclo industriale, a garanzia del successo sul territorio”. Infine, c’è l’aspetto economico, con ricadute determinanti sui costi sostenuti da Comuni e cittadini. Attualmente dall’Irpinia si trasporta a Padova la produzione dell’organico dell’intera provincia di Avellino, che implica un costo – fra trasferimento e servizio- di circa 300 euro a tonnellata. “Se avessimo la possibilità di lavorare questo materiale sul posto abbatteremmo il costo fino a 70 euro a tonnellata, con uno sgravio significativo per i cittadini. Senza contare che l’impianto consentirebbe di aumentare la differenziata dal 65% all’80%, avviando la differenziazione dei materiali e il riciclo”. L’industria ambientale ipotizzata da Buonopane consentirà l’incremento di posti di lavoro e la creazione di nuove economie a servizio della filiera. “Non è un caso se al nord prendono la nostra spazzatura: i rifiuti rappresentano ricchezza e bisogna superare i preconcetti rispetto agli impianti, a vantaggio di una conoscenza scientifica dettagliata, per aprire la nostra industria ambientale” conclude.


LEGGI ANCHE:

Rifiuti, la Fit Cisl chiede la proroga per IrpiniAmbiente

«Rifiuti in Campania da costo a risorsa», Confindustria sfida i Comuni. Bruno: abbiamo una proposta

ARTICOLI CORRELATI