La Fit Cisl chiede la proroga per IrpiniAmbiente, per garantire la continuità nella gestione dei rifiuti in provincia di Avellino soprattutto sotto il profilo occupazionale. Il Responsabile Fit Cisl IrpiniaSannio Francesco Codella interviene al termine del convegno svolto presso Confindustria Avellino, dove istituzioni locali e regionali hanno partecipato ad un seminario su «La gestione dei rifiuti, il loro ciclo di trasformazione e la loro utilità sul territorio come risorsa». In sostanza la Cisl ritiene necessario dare impulso alla realizzazione degli impianti, ma considera necessario non superare, almeno per il momento, l’attuale assetto gestionale, garantito dal 2010 dalla società partecipata interamente dall’ente Provincia.

Il Sindaco di Montefredane, Valentino Tropeano, Presidente dell’Ato Rifiuti di Avellino

«PROROGA PER IRPINIAMBIENTE E REALIZZARE LA FILIERA DEGLI IMPIANTI». «I rifiuti devono essere trattati in maniera corretta e trasparente,  non solo per tutelare la gestione in termini di trasparenza ma anche e soprattutto per salvaguardare gli interessi dei cittadini che, pagano con le loro tasche e la loro salute il malfunzionamento di questo importante servizio», afferma Modella con una nota. «La Fit Cisl Irpinia Sannio da sempre si è battuta per mantenere saldo il principio della legalità, evitando in tal modo infiltrazioni malavitose cui il settore, soprattutto nella nostra regione è esposto. Codella ritiene certamente auspicabile un intervento sulla organizzazione, ma chiarisce di puntare sul mantenimento della attuale azienda. «Produrre di più ed in maniera organizzata porterebbe ad un notevole risparmio per tutti i Comuni, che ancora oggi sono morosi nei confronti di IrpiniAmbiente, una società che nonostante la crisi ha svolto regolarmente il proprio servizio in maniera efficiente».

«ATTESA PER IL PIANO INDUSTRIALE DA PARTE DELL’ATO DI AVELLINO». Per la Fit Cisl dalla parte dell’azienda provinciale ci sono i numeri. «La percentuale di raccolta differenziata sul nostro territorio raggiunge il 75 per cento, in virtù dell’efficienza e della trasparenza del servizio svolto». Per questo, «la Fit Cisl chiede l’affidamento, anche temporaneo della gestione dei rifiuti a IrpiniAmbiente, in modo da garantire gli attuali livelli occupazionali e la presentazione del nuovo piano industriale da parte dell’Ato che porterebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro».

Impianto di selezione del secco di Montella gestito da Irpiniambiente

«PROGRAMMARE È LA PAROLA CHIAVE». Per la Fit Cisl, in sostanza, i margini per abbattere i costi vanno trovati non all’interno della organizzazione aziendale di Irpiniambiente, ma nel contesto di una filiera impiantistica in grado di rendere autonoma la gestione della provincia di Avellino come circolo chiuso in grado di assorbire la produzione, valorizzando i rifiuti come materia riutilizzabile e riciclabile. «Gli ottimi risultati raggiunti sul nostro territorio, non avrebbero più senso se non legati ad un adeguato trattamento dei nostri rifiuti. Non possiamo più permetterci di gestire l’emergenza, ma occorre risolvere in tempi brevi il problema legato alla gestione dei rifiuti sul nostro territorio in maniera definitiva», conclude Codella. La proroga per IrpiniAmbiente, al di là della posizione che esprimerà l’ago Rifiuti Avellino, è una questione che richiederà certamente il coinvolgimento del Legislatore regionale.


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