Agricoltura, a Volturara un progetto di cooperazione con la Transilvania

Siglata un'intesa tra i sindaci Marino Sarno e Ovidiu Marius Duma, primo cittadino di Ardud. In primavera attesa una delegazione dalla Romania

Agricoltura, a Volturara un progetto di cooperazione europea con la Transilvania. Il Comune di Volturara sigla un gemellaggio con la città di Ardud, comune della Romania di circa 8mila abitanti, per collaborare nella crescita dell’interscambio culturale fra due comuni europei, ma anche per candidare a Bruxelles progetti condivisi sulle politiche agricole. Il primo passo che si è concluso con la stesura di un importante accordo di collaborazione è stato avanzato dalle scuole, e per il fronte italiano dall’Istituto Superiore A. Di Meo di Volturara guidato dalla Dirigente Scolastica Emilia Di Blasi. L’accordo di collaborazione invece è stato siglato dal sindaco di Ardud Ovidiu Marius Duma e il primo cittadino di Volturara Marino Sarno, proprio nel distretto della Transilvania nella Contea di Satu Mare. L’accordo di cooperazione è stato formalizzato a seguito di una visita di una delegazione volturarese, composta da studenti, docenti e amministratori comunali. Gli ambasciatori irpini hanno portato in dono alla scuola e alle autorità rumene una ricca varietà di prodotti tipici irpini, fra cui il vino, formaggi, salumi, il celebre fagiolo quarantino.

La firma dell’accordo con le autorità rumene

“L’obiettivo del gemellaggio che abbiamo siglato non testimonia soltanto la nostra apertura all’Europa e il sostegno ai nostri studenti nell’ampliamento delle loro conoscenze, ma anche un vivo interesse delle amministrazioni a collaborare nella candidatura di progetti comuni all’Unione Europea per quanto concerne le politiche agricole” ha spiegato il sindaco Marino Sarno di ritorno dal viaggio in Romania. “Abbiamo portato un pò di Volturara e di Irpinia ad Ardud. I nostri prodotti sono stati particolarmente apprezzati, soprattutto il vino, che è un prodotto sul quale la cittadina rumena sta puntando molto con investimenti sulle cantine. la prossima primavera loro saranno nostri ospiti e toccherà a noi mostrare loro le aziende vitivinicole della provincia” continua.

La Romania come gli altri Paesi dell’est Europa sta puntando sull’agricoltura intensiva, e ad oggi si attesta come uno dei Paesi a maggiore caratterizzazione per investimenti nel settore primario. La spesa dei fondi europei per incrementare lo sviluppo è elevata, ma resta basso il costo del lavoro. “Siamo stati ospiti della Provincia, e il nostro presidente Biancardi ha ricambiato l’invito in Irpinia. Il confronto con le autorità rumene è stato molto interessante: la cittadina di Ardud ha un castello medievale e un Pip molto sviluppato. Posso confermare che l’accoglienza che ci è stata riservata non è stata solo di carattere istituzionale ma addirittura amicale. Il sindaco Ovidiu Marius Duma è una persona molto intraprendente e lavora per migliorare i servizi e la qualità della vita della sua comunità. Ci hanno permesso di entrare nella loro realtà sociale ed economica, e abbiamo avuto modo di assistere ad uno spettacolo alla Filarmonica”.

Prodotti tipici di Volturara portati in dono alle autorità istituzionali e alla scuola rumena

Le aziende produttive a cui hanno fatto visita, invece, sono orientate alla fornitura di servizi

Visita ad una cantina vitivinicola

all’agricoltura. Oltre ad una che produce cabine per mezzi agricoli, un mobilificio e ad un’azienda che produce compost elettrico, la delegazione volturarese ha visitato una cantina vitivinicola, che testimonia il nuovo orizzonte produttivo rumeno. “Loro stanno sfruttando nel migliore dei modi i fondi europei e le opportunità aperte da Bruxelles e sono queste aziende che verranno da noi in Irpinia ad apprendere il nostro know how” argomenta il sindaco. In vista della visita di primavera il comune non ha ancora iniziato i preparativi, che coinvolgeranno le scuole, gli imprenditori e la Provincia di Avellino. “la formalizzazione del gemellaggio dei comuni e delle due scuole ci consente di presentare progetti in maniera congiunta, di aprirci agli scambi culturali, e di interscambiare le informazioni: tutto nell’ottica della condivisione” conclude.

 


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