Per 76 sindaci irpini aumenta lo stipendio. Sì del Governo

Il Consiglio dei Ministri ha avallato la proposta avanzata dal Presidente dell'Anci, accolta dal Ministro dell'Economia e formulata dal primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori, responsabile per il Pd del Forum dei Sindaci

Per 100 sindaci irpini arriva l'aumento dello stipendio

Per 76 sindaci irpini è stato stabilito l’aumento dello stipendio. “Come promesso, grazie al contribuito del Parlamento è stato dato il via libera all’aumento per le indennità dei sindaci dei piccoli comuni e ai fondi per il pagamento degli straordinari arretrati per le forze di polizia e i vigili del fuoco”, si legge in una nota di Palazzo Chigi. Grazie ad un emendamento Pd al Decreto Fiscale (primo firmatario Claudio Mancini), i sindaci dei Comuni fino a 3mila abitanti avranno una indennità netta tra i 1.400 e i 1.500 euro al mese. La misura era stata proposta da Giorgio Gori, primo cittadino di Bergamo, coordinatore del forum dei sindaci Pd, che aveva proposto al suo partito di elevare con la legge di bilancio le indennità dei sindaci a capo di piccoli Comuni, cioè quelli al di sotto dei 5mila abitanti. L’obiettivo era passare da mille a 1500 euro al mese. Questa somma ora diventa la base minima da cui partire per calcolare le indennità dei sindaci. Proporzionalmente saranno così rivisti gli emolumenti per tutti. La misura rientra all’interno di un pacchetto di misure mirate a qualificare con gli investimenti sui territori anche la spesa per il funzionamento delle istituzioni locali. Per Gori occorre maggiore attenzione per gli amministratori locali, considerato il peso e la funzione che svolgono soprattutto nelle aree interne del Paese, dove rappresentano lo Stato più vicino per i cittadini.  “Chiediamo di aumentare l’indennità per i sindaci dei piccoli comuni: è battaglia dignità, bisogna portare lo stipendio da 1000 a 1500 euro al mese”, aveva proposto, tra l’altro Giorgio Gori, ritenendo necessario compensare così le economie derivanti dal taglio dei parlamentari. La proposta di innalzare lo stipendio dei sindaci dei piccoli Comuni a 1.500 euro netti era stata rilanciata dal presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, incontrando l’apertura del Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che si era detto “non contrario a un aumento dell’indennità”, intervenendo al convegno dei Sindaci d’Italia.

Roberto Gualtieri Economia

Per il Presidente dell’Anci il ritocco è doveroso perchè “i sindaci dei piccoli Comuni lavorano quanto e come gli altri, sopportano responsabilità diverse e gestiscono vincoli burocratici peraltro con una dotazione di personale che definire minima è un eufemismo”. Inoltre, ha spiegato il primo cittadino di Bari, “è anche una questione di civiltà: percepire così poco non riconosce e non dà merito al valore dell’impegno di un sindaco per la propria comunità”. In provincia di Avellino interessati alla manovra sono giusto 100 Comuni su 118, cioè tutti quelli che ricadono sotto la soglia dei 5.000 abitanti, in particolare i 76 che amministrano in centri con popolazione fino a 3.000 residenti. Sul piano nazionale sono 5.500 i Comuni interessati, il 69% degli enti locali per un complessivo di 10 milioni di abitanti, cioè il 17% per residenti nel Belpaese. E, a dispetto di quanto potrebbe apparire, sono Piemonte e Lombardia ad avere il numero maggiore di piccoli Comuni. Sotto i 3.000 sono 4637 sul territorio nazionale. Oggi le indennità per i sindaci di queste fasce di Comuni si riducono a poche centinaia di euro. Quelli sui mille abitanti, ad esempio, prendono 1.291,14 euro lordi. A questa cifra vanno tolte le tasse e il taglio del 10% decisa dalla Finanziaria 2006, lasciando da parte le maggiorazioni minime calcolabili in base all’andamento delle entrate e della spesa pro capite.


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