Area Vasta, Famiglietti: una giunta di sindaci guiderà lo sviluppo

L’Area Vasta dell’Ufita ha definito la propria governance per programmare le azioni di sviluppo collegate alla costruzione della linea ferroviaria ad alta capacità. Cinque Sindaci formeranno l’esecutivo per una assemblea di 29 Comuni. Sono: Ariano, Grottaminarda, Frigento, Mirabella Eclano e Vallata. I sindaci della Conferenza di Servizi al tavolo tecnico regionale istituito il 24 settembre per definire le opere da finanziare con il “Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati dalla direttrice ferroviaria Napoli-Bari” per le tratte “Raddoppio Frasso Telesino-Vitulano” e “Raddoppio in variante Apice-Orsara”. L’Area Vasta dell’Ufita con capofila Ariano Irpino riprenderà e attuerà a questo proposito il Documento di Orientamento Strategico siglato nell’ottobre 2018, rilanciato dalla assemblea dei 29 Comuni, convocata venerdì scorso per concordare un metodo condiviso. Insieme ai sindaci e al consulente del Comune di Ariano per l’alta Capacità, Gaetano Bevere, si sono riuniti presso il Museo Civico e della Ceramica di Piazza all’interno dello storico Palazzo Forte, per tracciare una strada comune in vista del futuro confronto decisivo con la Regione. A quella riunione era presente anche l’ex deputato Luigi Famiglietti, tra i promotori con i sindaci ufitani del documento srrategico. I Sindaci hanno riconosciuto l’Area Vasta dell’Ufita come il soggetto interlocutore del governo regionale nella progettazione complessiva che dovrà essere definita in affiancamento alla costruzione della stazione Hirpinia.

Famiglietti cosa è emerso dalla riunione tenuta dai Sindaci dell’Ufita ad Ariano Irpino venerdì scorso?

“Il sindaco di Ariano Franza ha voluto fare il punto per capire come procedere. Dopo una lunga fase di discussione, in cui sono stati sviscerati tutti gli argomenti emersi anche dalle cronache della stampa, il Comune di Vallata ha annunciato la sottoscrizione del protocollo, chiedendo l’ingresso della Baronia nel direttivo insieme ai Comuni di Ariano, Grottaminarda, Mirabella e Frigento. L’obiettivo dell’incontro era recuperare una progettualità generale di riferimento e, soprattutto, fare chiarezza su quale soggetto dovrà interfacciarsi con gli organismi di Governo e della Regione Campania”.

Alla fine la sintesi si è trovata…

“L’interlocutore istituzionale dei governi nazionale e regionale sarà l’Area Vasta dell’Ufita”.

L’Amministratore Delegato di Rfi Maurizio Gentile e Luigi Famiglietti

L’Area Vasta siederà con la Regione al tavolo di Coordinamento, dunque. Con quali obiettivi?

“L’obiettivo della Regione Campania è di agganciare all’alta velocità ferroviaria dell’Ufita il treno dello sviluppo in Irpinia a partire dal comprensorio interessato. Chiederà ai Comuni di mettere in campo progettualità su interventi di riqualificazione e sviluppo intorno alla stazione Hirpinia. Oltre ai fondi stabiliti dagli accordi con Rfi per il ristoro ambientale destinati ai territori attraversati dal tracciato, pari al 2 per cento dell’appalto, saranno aggiunte altre risorse dalla Regione, per collegare la stazione al tessuto produttivo ed economico locale, implementando la logistica e i servizi alle imprese. Serve coesione per garantire uno sviluppo vero, quello che solo attraverso l’occupazione si misura in termini di ricaduta sociale”.

Quali saranno i prossimi passi?

“Il sindaco di Ariano contatterà il Governatore Vincenzo De Luca per chiedere a nome dell’Area Vasta dell’Ufita un incontro e stabilire tempi e metodi per lavorare sul territorio. Siamo pronti a sederci al tavolo con la Regione per ragionare di sviluppo industriale, ma anche di turismo, agricoltura e enogastronomia, di servizi. Tutte le tematiche saranno oggetto di puntuale concertazione”.

Nelle scorse settimane diversi tavoli istituzionali sovracomunali si sono confrontati in Ufita. Ciascuno sembrava potesse candidare un soggetto giuridico diverso per interloquire con la Regione Campania su questi temi. Ora si è fatta chiarezza?

“In realtà la situazione era già chiara anche prima di scegliere come interlocutore l’Area vasta dell’Ufita. La delibera di giunta n.441 del 24 settembre interessa l’Ufita per la parte che riguarda il raddoppio dell’Apice-Hirpinia e la Hirpinia-Orsara. I Comuni interessati dal tracciato sono già stati convocati nella Conferenza di Servizi, a cui è stato chiesto di definire gli interventi, ovvero un programma complesso di opere da individuare a cura dei Comuni o di eventuali aggregazioni comunali. Senza aggregazioni, al tavolo sulla Napoli-Bari andrebbero solo quelli della Conferenza di Servizi. Ora si è fatto un passo avanti per unire un più ampio territorio, collegando le varie iniziative”.

In concreto, quali benefici otterranno i Comuni e i territori ricompresi in questo programma di sviluppo?

“Le priorità dettate dalla delibera di giunta della Regione per noi si possono riassumere in tre punti: riammagliamento del territorio intorno alla stazione, evitando quello che si è verificato con l’alta capacità ad Afragola, cioè garantendo l’accesso diretto alla stazione e la fruibilità da parte del territorio; utilizzo della ferrovia anche per il trasporto delle merci, quindi connessione con la logistica, innescando una valorizzazione delle aree produttive e con le Zes; infine, estensione dei confini delle Zes oltre il sito di Flumeri, per attrarre investimenti in tutte le aree industriali della zona”.

C’è un fondo finanziario definito?

“Ad oggi non sappiamo su quale programmazione saranno stanziate le risorse e di quanti fondi si disporrà, nè se saranno programmate sulla vecchia o la nuova agenda”.

Il tavolo dei 21 sindaci della Comunità Montana dellUfita con Francesco Todisco delegato del Governatore alle Aree Interne

La Comunità Montana dell’Ufita intanto, ha promosso già due incontri, ed ha annunciato la stesura di una progettazione di massima da consegnare alla Regione Campania.

“La Comunità Montana si muoverà nell’ambito della strategia definita dall’Area Vasta: potrà portare proposte, così come potrà candidare la rete dei borghi come seconda area pilota irpina, nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne della provincia di Avellino. In questo contesto si inserisce infatti la politica di attrattività turistica di Zungoli, la valorizzazione enogastronomica di Vallesaccarda ed altri programmi. E’ giusta l’ambizione dell’Ufita di candidarsi a seconda area pilota della provincia, ma si tratta di un altro canale”.

Tutte le iniziative avranno come punto di contatto la stazione Hirpinia, quindi…?

“Tutti i sindaci sono d’accordo sul fatto che la stazione rappresenta una grande occasione per il territorio, e che si farà indipendentemente dai sindaci, o dal grado di preparazione dei territori. Per questa ragione bisogna mettere in campo gli strumenti giusti e l’interlocutore più idoneo per ragionare con la Amministrazione della Campania e con il Governo centrale. L’Area Vasta rappresenta dunque il quadro di riferimento delle politiche di sviluppo in Ufita, con un gruppo di testa che prevede anche la partecipazione della Baronia con il sindaco di Vallata Giuseppe Leone, che è anche il presidente della Comunità Montana dell’Ufita. Fondamentale l’apporto dei sindaci di Melito Irpino e Flumeri, non solo perchè sono nel CdA dell’Asi, ma per l’apporto che quei comuni garantiscono alla Zes. Ma, va sottolineato- tutti i sindaci dell’area vasta avranno funzioni e ruoli chiave nella programmazione, e nella prossima convocazione avranno modo di apportare integrazioni al Dos in base alle esigenze dei territori”.

Angelo Cobino, sindaco di Grottaminarda, l’ex deputato Luigi Famiglietti e Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi e commissario per l’Alta Capacità Napoli Bari. L’incontro ebbe luogo Grottaminarda e Flumeri nel 2016, quando si discuteva la bretella ferroviaria tra la programmata stazione Hirpinia e l’area industriale di Valle Ufita

La delibera regionale ipotizza anche la riqualificazione del vecchio tracciato. Ne avete discusso?

“Il vecchio tracciato implica una progettualità mirata alla valorizzazione. I binari che vanno da Ariano a Savignano Irpino, Montecalvo, Casalbore e Montaguto saranno riutilizzati. In questo momento restano fuori dal percorso dell’alta capacità e si dovranno concordare lavori di riqualificazione, bonifica e recupero degli edifici per una nuova destinazione d’uso. Obiettivo degli amministratori è dare nuova linfa al Documento di Orientamento Strategico dell’Area Vasta, perchè rappresenti in maniera efficace tutte le esigenze del territorio, stabilendo una scala di priorità di interventi”.

Il prossimo 29 novembre Confindustria Avellino ha promosso un incontro in concomitanza con l’avvio del cantiere ferroviario. Ci saranno i vertici di Rfi, della Regione Campania e del Ministero per le Infrastrutture, fra gli altri. Quali sono invece i prossimi passi dell’iter burocratico?

“Verranno chiamati dalla Regione Campania e, quindi dal Delegato Coatantino Boffa, i Comuni della Conferenza di Servizi, che illustreranno le priorità sancite dal territorio, ovvero industria e logistica, estensione delle Zes fuori dai confini dell’area di Flumeri, ed altri interventi. Il 21 novembre ci sarà invece a Grottaminarda un incontro-seminario promosso dall’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita per illustrare il protocollo d’intesa sulla re-industrializzazione siglato nel 2018 fra l’Unione dei Comuni, Regione Campania e Invitalia. Nella seconda parte della giornata Invitalia aprirà un seminario dedicato agli imprenditori”.

Stefania Di Cicilia, Sindaco di Villamaina e presidente dell’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita

L’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita lavora da mesi al percorso di re-industrializzazione, e quindi all’analisi puntuale del territorio, per intervenire sulle criticità e valorizzare i punti di forza. 

“In occasione della visita del Premier Giuseppe Conte ad Avellino, la presidente dell’Unione Stefania Di Cicilia, così come ha fatto anche il Presidente della Provincia di Avellino Domenico Biancardi, hanno consegnato una lettera per chiedere l’attivazione del Contratto Istituzionale di Sviluppo, e ottenere così altre risorse stanziate dal Governo, così come è già accaduto per il Molise, la Calabria e Foggia: il Governo consente tramite il Cipe di candidare le priorità dei territori”.

Il dibattito sulla stazione Hirpinia intanto sta polarizzando il territorio provinciale invece di compattarlo. La città capoluogo è assente nella progettazione di Valle Ufita. Lei cosa ne pensa?

“La stazione Hirpinia è della provincia di Avellino, non di una porzione del territorio, ma è come se Avellino non la riconoscesse. La città capoluogo potrà scommettere sull’elettrificazione e sui collegamenti diretti con le altre città da quel versante, ma non può prescindere da quello che avviene tra Grottaminarda e Ariano. In questo momento non si può pensare che l’Alta capacità riguardi solo lo sviluppo dei 29 comuni che ruotano intorno alla stazione. La partita è molto più ampia, coinvolge l’intero territorio provinciale, che con le Zes di Pianodardine e del Calaggio è destinata a catturare investimenti su tutta l’Irpinia. Per questo è vero, c’è bisogno di una maggiore coinvolgimento di Avellino”.


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