“Elettrosmog escluso a Torella”, ma il sindaco è pronto a dialogo

Amado Delli Gatti rassicura la comunità dopo la contestazione di un'antenna telefonica da parte di un comitato civico. Ma allo stesso tempo il primo cittadino si dice pronto ad aprire un canale di dialogo per fare chiarezza su tutta la vicenda

“Nessun rischio di elettrosmog a Torella dei Lombardi”. Il sindaco rassicura la comunità dopo la contestazione di un’antenna telefonica da parte di un comitato civico. Ma allo stesso tempo Amado Delli Gatti si dice pronto ad aprire un canale di dialogo per fare chiarezza su tutta la vicenda.

Mentre lotta per entrare nella piattaforma di Open Fiber e ottenere il cablaggio della fibra ottica per il raggiungimento in tutte le case di Torella ed entrare nella rivoluzione digitale, dall’altro lato il Comune di Torella dei Lombardi si trova a fronteggiare un comitato civico contrario all’installazione di un’antenna. Un autentico paradosso se si pensa che il Comune altirpino guida il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione in seno al progetto pilota, e lavora per costruire una politica di attrazione degli investimenti. Oggi però, la divulgazione del comitato sul rischio di contaminazione per la salute umana prodotto dall’esposizione ai campi elettromagnetici sta esasperando gli animi, e obiettivo del sindaco Amado Delli Gatti, è quello di informare la popolazione, ripristinare la tranquillità e garantire l’incolumità dell’intera comunità.

La vicenda risale al gennaio scorso, quando la Wind 3 contatta il Comune di Torella per chiedere ospitalità all’installazione di un’antenna e per collaborare sulla sua ubicazione. Sono stati individuati due siti, fra cui uno nell’area in cui insistevano i prefabbricati e che dista 130 metri dall’abitazione più vicina. Una distanza duplicata rispetto a quella di mera cortesia che prevede i 70 metri stabiliti da consuetudine. I parametri di legge a cui il Comune e la compagnia di telefonia dovranno attenersi sono infatti relativi soltanto all’emissione delle onde elettromagnetiche diffuse dall’apparecchio. In quanto esecutrice ultima di una legge che considera le apparecchiature di telefonia infrastrutture di pubblica utilità, l’amministrazione si limita a collaborare per vigilare il rispetto della legge, così come accade nei centri metropolitani, dove le antenne vengono installate sui palazzi.

Torella dei Lombardi

“Il Comune non ha mai accettato l’installazione dell’antenna in maniera acritica, ma ha adottato una serie di misure tese a valutarne l’opportunità, aprendo anche un confronto in consiglio comunale ad aprile scorso, in cui è stata adottata la decisione di affidare all’ufficio tecnico del Comune uno studio dettagliato sulla questione, e prendere tempo nei confronti della società” spiega il sindaco a Nuova Irpinia. “La società spinge per ottenere l’autorizzazione, ma io ritengo di interpretare al meglio la difesa della mia comunità affrontando in consiglio la questione, e tendendo la mano al comitato di protesta cittadino, per trovare insieme una soluzione”. Oltre all’affidamento dello studio all’ufficio tecnico comunale, il sindaco conferma di avere avviato una informativa presso l’Arpa e altri istituti accreditati per valutare l’eventuale elettrosmog e il grado di incidenza sulla salute pubblica dell’antenna. “Oltre ad accertarmi presso organismi nazionali di ricerca che queste apparecchiature non provocassero nessun danno, ho constatato anche che nei comuni limitrofi a Torella ne ce sono installate diverse: da Lioni a Sant’Angelo, anche nei centri urbani. La sola ricerca scientifica che mette in guardia sul rischio per la salute delle onde elettromagnetiche è stata pubblicata a Bologna, ma parla di una sovra esposizione da campo elettromagnetico, ovvero decisamente oltre la soglia delle emissioni previste dall’installazione dell’antenna a Torella”.

Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente della Giunta Regionale della Campania e Amado Delli Gatti, Sindaco di Torella dei Lombardi, Comune dove nasce il Fiume Ofanto

Questo di Bologna- come spiega Delli Gatti- è lo stesso studio adottato dal comitato civico per raccogliere le firme e fare battaglia contro l’installazione di un’antenna che se non venisse concordata con il Comune, sarebbe oggetto di un trattativa privata fra la multinazionale e un cittadino. Esattamente come accade per l’eolico. “Vorrei chiarire che il Comune non ha fatto richiesta per avere l’antenna, ma è stato contattato; e che ad oggi non ha firmato nessun contratto in quanto non intende adottare provvedimenti contrari alla volontà della comunità, nè che comportino elettrosmog”. Nelle scorse settimane, il tema dei campi elettromagnetici è stato affrontato anche da Nicola Pasquino della Federico II di Napoli, e da Franco Mazza, ma il sindaco sottolinea nuovamente l’apertura dell’amministrazione comunale nei confronti del comitato, per costruire un dialogo e trovare una soluzione condivisa. “Ho proposto un incontro a porte aperte per garantire la nostra piena disponibilità, per convenire ad una soluzione, ma non è possibile accettare un ‘no’ perentorio senza la volontà di arrivare ad un punto di mediazione” replica. “Ho proposto di costruire un sistema di rilevazione dell’antenna, con monitoraggi h24 delle misurazioni delle onde elettromagnetiche, da affidare al comitato stesso, e anche di stipulare una convenzione con l’Arpac ma non trovo risposte” argomenta.

L’ipotetico accordo fra il Comune e la compagnia telefonica apporterebbe una royalty di 7.500 euro annui nelle casse comunali, ma il sindaco conferma di non avere nessun interesse al fondo. “L’amministrazione è un organismo servente della comunità, e se la comunità si pronuncerà in maniera negativa ne terremo in debito conto, con la consapevolezza che la società contatterà un privato e installerà l’antenna dove riterrà più opportuno. Ancora non ci sono pervenute le firme, ma valuteremo” puntualizza.

Altra questione sollevata dal sindaco, è la possibilità per il Comune di dover ricorrere ad una causa legale per una questione già regolamentata dalla legge, con un esborso inutile da parte dei contribuenti e con il rischio di una sanzione da parte della magistratura contabile. “Se i cittadini vengono intimoriti sull’elettrosmog e sul rischio di aumento delle malattie tumorali, allora è normale che ognuno apporrà la sua firma per dire ‘no’ all’antenna, ma nessuno sta valutando che i rischi da esposizione al campo elettromagnetico sono ovunque in casa, e non serve un’antenna a 130 metri di distanza per puntare il dito contro l’inquinamento. Le informazioni a senso unico non sono corrette e i cittadini si stanno pronunciando non conoscendo entrambi le posizioni. La nostra idea infatti, è quella di chiarire e di fornire una ricostruzione veritiera degli eventi e di trovare un equilibrio per tranquillizzare la popolazione. L’intransigenza ad oltranza non porta a nessun risultato, e l’uso delle parole è determinante”.

La preoccupazione del sindaco Delli Gatti riguarda anche il disegno più generale che è stato annunciato da tempo dal suo esecutivo: cablare Torella e consentire che la fibra possa raggiungere tutte le abitazioni e uffici, e garantire, laddove non fosse possibile, fare arrivare la connessione tramite Wi-Fi. “La rivoluzione digitale è alle porte e non possiamo restare isolati. La legge prevede un minimo di 30 mega garantiti, e dovremmo immaginare di proteggerci da eventuali rischi di inquinamento in altro modo, partendo dalla conoscenza e dall’informazione, e dall’educazione dei bambini e delle famiglie” conclude.

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