Indotto irpino Whirlpool alla Provincia con sindaci e sindacato

La chiusura degli stabilimenti di Napoli potrebbe essere solo rimandata a marzo. Il Presidente Domenico Biancardi riunisce un tavolo istituzionale per arrivare ad una posizione unitaria a livello territoriale sulle possibili soluzioni

L'indotto Whirlpool marcia su Napoli

Indotto irpino Whirlpool riunito oggi alla Provincia con sindaci e sindacato. Il confronto, convocato dal Presidente Domenico Biancardi presso la Sala Grasso punta a definire una posizione unitaria del territorio nella vertenza in Campania della Whirlpool. Sono stati pertanto convocati i sindaci dei comuni in cui insistono gli stabilimenti, fra cui Sant’Angelo dei Lombardi, Forino e Montoro, cioè Marco Marandino, Antonio Olivieri e Girolamo Giaquinto. Interverranno i responsabili delle rispettive aziende: Anna Amitrano per la Cellublok, Giuseppe Magliulo della Pasell e Lello Centoletti per la Scame Mediterranea. Parteciperanno le rappresentanze delle sigle sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl partecipi della vertenza.

Il Presidente della Provincia, Domenico Biancardi

L’annuncio del Ministro Stefano Patuanelli, circa la rinuncia da parte dell’azienda statunitense di vendere lo stabilimento di Via Argine a Napoli, non ha scongiurato del tutto tale ipotesi in un prossimo futuro. L’amministratore delegato del gruppo, Luigi La Morgia, in una intervista a Il Mattino ha dichiarato infatti che le intenzioni di chiudere la Whirlpool a Napoli sono solo rinviate. Una dichiarazione che ha gettato nuovamente nel panico non solo le maestranze coinvolte, ma anche le parti sociali e l’indotto. Per questo, e in anticipo rispetto al consiglio regionale del 6 novembre sul tema, il presidente Biancardi ha voluto riunire l’indotto irpino Whirlpool,  per far valere il peso dei tre stabilimenti dislocati su tutto il territorio. Se da un lato corre l’obbligo per le parti sociali e imprenditori di candidare una proposta di rilancio dello stabilimento di Via Argine, dall’altro è ormai necessario considerare un Piano B che possa salvaguardare le centinaia di famiglie irpine- e perchè no anche quelle campane in generale- e impedire l’ennesimo abbandono. Le dichiarazioni rese dall’Ad di Whirlpool contribuiscono a scaldare il clima. Sarà compito delle sigle sindacali mediare fra maestranze e imprenditori, Governo e multinazionale e incassare il miglior risultato possibile al prossimo vertice di Roma che dovrà convocare il Ministro Patuanelli. Scongiurata la chiusura della Whirlpool a Napoli nei giorni scorsi, ora l’obiettivo è raggiungere una intesa in grado di rendere stabile la permanenza della produzione. Nelle aziende dell’indotto irpino Whirlpool c’è grande tensione e le maestranze attendono i risvolti che potrebbero arrivare dai prossimi incontri.

Lavoratori dell’indotto irpino Whirlpool e della Novolegno davanti alla Prefettura di Avellino

INDOTTO IRPINO WHIRLPOOL RISORSA PER IL TERRITORIO. In un quadro difficile per il comparto industriale della provincia di Avellino, con la necessità di favorire interventi di crescita e occupazione per arginare la grave crisi demografica e lo spopolamento, l’indotto irpino Whirlpool rappresenta un patrimonio da tutelare.


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