“Whirlpool trattativa ad oltranza fino a Natale”, Centoletti: l’indotto irpino non molla

TRA 48 ORE LA CHIUSURA ANNUNCIATA DALLA MULTINAZIONALE STATUNITENSE. Intervista all'imprenditore della Scame Mediterranea di Sant'Angelo dei Lombardi, una delle tre fornitrici irpine dello stabilimento di Via Argine

“Per Whirlpool si tratterà ad oltranza fino a Natale e l’indotto irpino parteciperà in tutte le sedi a ogni iniziativa per impedire la perdita anche di un solo posto di lavoro”. Lello Centoletti, direttore della Scame Mediterranea di Sant’Angelo dei Lombardi, rassicura operai e famiglie, a 48 ore dalla chiusura annunciata dello stabilimento americano di Napoli: “L’indotto irpino non molla, ci giocheremo la partita nei 75 giorni di confronto, contro e trattativa che si apriranno dal primo novembre”.

LO SCENARIO. Ad un mese e mezzo dall’ultima convocazione a Roma al Ministero per lo Sviluppo Economico, giovedì 31 ottobre le maestranze campane scenderanno nuovamente in piazza per scongiurare la chiusura dell’azienda di Napoli. A partire dalla data del 31 ottobre scatta la procedura di mobilità e si apre la finestra dei 75 giorni utili al raggiungimento di un accordo fra azienda, sindacati e Governo. Fino alla metà di gennaio, dunque, la produzione dovrebbe essere garantita, salvo nuove manovre previste da Whirlpool.

La sede della Scame Mediterranea

I NUMERI DELL’INDOTTO IRPINO. In attesa di nuovi pronunciamenti da parte del Governo e della Regione Campania, gli imprenditori irpini coinvolti nell’indotto come responsabili delle aziende di Forino, Montoro e Sant’Angelo dei Lombardi auspicano un intervento determinante delle istituzioni, che tuteli l’industria nel Mezzogiorno, e che impedisca di fatto, il crollo di ulteriori pilastri dell’economia locale. “Non abbiamo un piano B perchè restiamo fortemente legati alla proprietà”, conferma Lello Centoletti, che difende il futuro della Scame Mediterranea a Sant’Angelo dei Lombardi. L’indotto irpino conta anche sulle altre due aziende della Pasell e della Cellublock, a Montoro e Forino. Alla Scame Mediterranea di Sant’Angelo dei Lombardi sono 59, ma 8 sono distaccate a Napoli per il progetto Genesis nella componentistica in plastica. Altri 60 sono alla Pasell, ripartiti tra Montoro e Forino (rispettivamente 15 e 45), mentre alla Cellublok di Montoro ce ne sono altri 35 (con attività dipendenti dalla Whirlpool nella misura del 60 e del 70 per cento, rispettivamente).

Lavoratori dell’indotto Whirlpool e della Novolegno davanti alla Prefettura di Avellino

“Non possiamo permetterci di perdere la produzione perchè i nostri stabilimenti hanno soltanto le linee produttive e non siamo in grado di gestire l’intera catena industriale. Oltre ai macchinari c’è bisogno di tutti gli anelli della catena di produzione, dai servizi industriali all’acquisizione delle merci, vendita e merchandising, ovvero tutti segmenti che Whirlpool ha dislocati a Milano. Noi abbiamo la produzione e il capitale umano, ma non basta”.

Negozio di elettrodomestici della Calabria
Negozio di elettrodomestici di Napoli

A NAPOLI I VENDITORI GIÀ BOICOTTANO LA VENDITA DI LAVATRICI WHIRLPOOL. La possibilità di vendere le linee di produzione è già stata scartata dagli addetti ai lavori, che sottolineano come Whirlpool abbia rifiutato una proposta in tal senso da parte di aziende cinesi non più tardi di due anni fa. Intanto circola in rete la foto di un rivenditore che ha esibito un cartello di protesta davanti al suo negozio “Qui non si vendono elettrodomestici Whirlpool”. Una provocazione che esprime un sentimento di risentimento nei confronti della multinazionale statunitense che potrebbe danneggiare i consumi. “Sono d’accordo con la provocazione lanciata dal commerciante, e credo che in questo momento Whirlpool non si stia impegnando per preservare la sua fetta di mercato in Italia, nè mostra attenzione per arginare il rischio di un indebolimento del prodotto italiano. Non c’è una politica di marketing vera e propria, e quello che sta accadendo a Napoli potrebbe coinvolgere anche altre realtà” argomenta Centoletti.

CRISI WHIRLPOOL. Lavoratori dell’indotto irpino Whirlpool in corteo a Montoro lavoratori dell’indotto irpino della Whirlpool in corteo a Montoro. Sono gli operai della Pasell e della Cellublock

“Noi continuiamo a combattere e a sperare che le cose possano prendere una piega differente, ma siamo tutti consapevoli che se la scelta fosse definitiva non si potrà rimpiazzare con nessun cliente. Si tratta di una prospettiva senza fondamenta, soprattutto per il fatturato coperto in Irpinia” continua. Nessun Piano B dunque. “Se ci fosse stata una possibilità di arginare la crisi avrei già preso provvedimenti, e forse me ne sarei già andato, ma non posso abbandonare questo posto, nè i miei ragazzi con cui ho condiviso troppi anni della mia vita e del mio lavoro. Confidiamo ancora nell’impegno del Governo, che ad oggi è assente, e che dovrà convocarci a breve insieme ai sindacati: è urgente un intervento da parte dello Stato al Meridione, dove tutte le aziende sono in crisi e tentano di restare a galla. Le emergenze però vanno affrontate dalle fondamenta: la disparità dei mercati e dei costi industriali di produzione fra l’est e l’ovest dell’Europa hanno indebolito le economie interne e spetta all’Europa riequilibrare i rapporti e intervenire per livellare il mercato del lavoro dell’est a quello dell’Europa occidentale. Non possiamo continuare a consentire che i nostri capitali siano trasferiti ad est” aggiunge.

La targa all’ingresso della Whirlpool a Napoli

Il Mezzogiorno necessita di un piano industriale complessivo, non solo per trattenere gli investimenti già realizzati, ma anche per consentire il decollo di nuove economie di scala. Poi c’è l’Irpinia, dove la battaglia non ha ancora assunto la dimensione della lotta condivisa, ma viene delegata al singolo.

Stefano Caldoro, Governatore della Campania tra il 2010 e il 2015

IL 6 NOVEMBRE CONSIGLIO REGIONALE SUL CASO WHIRLPOOL. Intanto il 6 novembre il Consiglio regionale della Campania si riunirà per discutere la vertenza del caso Whirlpool. La Presidente Rosetta D’Amelio e il Governatore Vincenzo De Luca hanno aderito alla richiesta di Forza Italia, che aveva depositato con Armando Cesaro una richiesta del capo dell’opposizione Stefano Caldoro, del presidente della commissione Affari Generali Alfonso Piscitelli e dei consiglieri Flora Beneduce, Michele Schiano, Pasquale Sommese, Maria Grazia Di Scala, Luciano Passariello, Monica Paolino, Ermanno Russo, Alberico Gambino, Massimo Grimaldi, Carmine Mocerino, e Gianpiero Zinzi.


LEGGI ANCHE:

Whirlpool, emendamento ‘salva Napoli’ non basta. Operai: corteo permanente

Whirlpool lascia Napoli. Al suo posto una start up dei frigoriferi

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI