Whirlpool resta a Napoli: annullata la chiusura

Con una nota inoltrata dall'azienda statunitense al Ministero per lo Sviluppo Economico si annuncia il ritiro della procedura di cessione di ramo d'azienda dello stabilimento di Via Argine. Patuanelli pronto a convocare parti sociali e azienda per predisporre un nuovo piano di rilancio

Whirlpool non chiuderà lo stabilimento di Napoli. Con una nota inoltrata da pochi minuti da Whirlpool Emea al Ministero per lo Sviluppo Economico, la multinazionale americana ha annunciato di essere pronta a “a ritirare la procedura di trasferimento del ramo d’azienda, a non procedere con il licenziamento collettivo dei dipendenti di Napoli e a continuare la produzione delle lavatrici”. A darne notizia il Ministro Stefano Patuanelli, che in un video pubblicato sui social ha rassicurato le centinaia di dipendenti che in queste ore sono alle prese con l’organizzazione dello sciopero previsto per domani a Via Argine a Napoli. Il ritiro della procedura di cessione da parte di Whirlpool è un primo importante risultato incassato dal tavolo di trattative fra Governo, azienda e sindacati. “L’annuncio che Whirlpool resta a Napoli è un primo risultato che certamente ci consente di risederci a un tavolo per provare a risolvere definitivamente i problemi di quello stabilimento”, continua il Ministro.

Il comunicato diffuso dall’azienda conferma le parole pronunciate da Patuanelli, e apre al confronto per ripristinare un clima di distensione con i sindacati, che nei mesi prevedenti hanno portato avanti una linea di ferro anche nei confronti del Governo stesso. Nella nota si legge infatti che “Whirlpool Emea ritiene che le attuali tensioni siano controproducenti nella ricerca di una soluzione condivisa, a fronte di una situazione di mercato che rende insostenibile il sito e che necessita di una soluzione a lungo termine allo stabilimento di Napoli e ai suoi 400 dipendenti”, si legge. Alla luce di questo “nuovo e importante sviluppo nei prossimi giorni ripartirà il tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte” si annuncia.

Tirano un sospiro di sollievo anche le aziende dell’indotto irpine: da Sant’Angelo dei Lombardi a Montoro e Forino, imprenditori e maestranze esultano per l’annuncio della multinazionale. In attesa della nuova convocazione da parte del Ministro Patuanelli a Roma dei sindacati e dell’azienda, non si esclude che l’incontro di domani possa essere confermato, e che le maestranze di concerto con le rappresentanti sindacali di categoria possano passare alla fase della proposta, da consegnare poi al tavolo del Ministero.


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