Palmieri: io fuori dal Pd. Su ‘Italia viva’ deciderò

Il Sindaco di Montemarano preannuncia la propria presenza alla stazione Leopolda per ascoltare l'ex premier ma non scioglie la riserva sul suo futuro politico. In Campania freddezza per la mossa dell'ex premier

Beniamino Palmieri, sindaco di Montemarano. Accanto, Luigi Famiglietti

Beniamino Palmieri ha chiuso da un anno con il Pd sono fuori dal Pd, ma è presto per dire se seguirà Matteo Renzi. Di certo andrà alla Leopolda. “Ascolterò Renzi poi deciderò su ‘Italia viva’ e sul mio futuro impegno politico”. Il Sindaco di Montemarano su dice stanco della inconcludenza del Pd, prigioniero di commissariamenti e veti incrociati, correnti e velleitarismo. Non rinnega il partito con il quale si è candidato sindaco, venendo eletto due volte, e una al consiglio regionale, ottenendo uno dei consensi più alti in Irpinia, ben superiore a quello ottenuto da alcuni consiglieri eletti. Nel suo rapporto con il partito pesa certamente lo scontro interno nei giorni in cui ritirò la candidatura per la Provincia nell’autunno 2018, ma c’è un malessere più profondo, si avverte. Se dovesse passare con Viva Italia, spiega, non sarebbe un distacco: “Il progetto non è antagonista ma è complementare a quello del Pd, oggi purtroppo un contenitore ampio, ma fatto di diversità ed eterogeneità, in definita un progetto rimasto incompiuto””. Dopo dodici anni “avrebbe dovuto trovare una sintesi, che nessuno ha mai voluto fare”. Per Beniamino Palmieri la politica deve dare risposte, esprimendo leadership espressione dei territori. Qui si va avanti con i commissari, esattamente come avviene in Sicilia, a Napoli e in Campania e in molti altri contesti difficili”. In questo scenario, Palmieri ritiene che i contenitori più piccoli possano offrire maggiori possibilità per rinnovare, restituendo entusiasmo.  Ma non vuiole bruciare le tappe. “È troppo presto per parlare degli sviluppi futuri, ascolterò quello che Renzi dirà alla Leopolda il 20 ottobre”.  Palmieri si appresta quindi a valutare l’ipotesi di un impegno personale, ma ammette: “L’annuncio di Renzi mi ha sorpreso”.

Selfie alla manifestazione contro il Governo con l’ex segretario Matteo Renzi

MA LA CAMPANIA PER ORA RESTA NEL PD.  In Campania prevala la cautela negli ambienti del Pd. Dal deputato Lello Topo al capogruppo in Consiglio regionale Mario Casillo, i riferimenti restano Luca Lotti e Lorenzo Guerini. Nell’Areadem di Dario Franceschini l’ex senatrice Teresa Armato o negli ambienti vicini al Governatore, a cominciare da Piero De Luca, fino alla indipendente Valeria Valente, restano tutti nel Pd.


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