Il Sindaco di Avellino Gianluca Festa al forum dei sindaci che si riconoscono nel Pd o che sono espressione civica di forze alleate. Si è concretizzata con questa riunione inaugurale l’iniziativa sollecitata dal Primo Cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, alla testa di diciotto sindaci di capoluogo, che in estate avevano chiesto al partito di favorire la nascita di una consulta degli amministratori locali. Con il segretario nazionale Nicola Zingaretti a Roma c’erano tanti cosiddetti ‘renziani’, oltre allo stesso Gori, a cominciare da Nardella e Sala, in rappresentanza di Firenze e Milano. Presente ai lavori anche Gianluca Festa, sindaco di Avellino, riporta il profilo Facebook del partito e rilanciano le agenzie.
FESTA AL FORUM DEI SINDACI: ECCO CHI C’ERA. Al Largo del Nazareno, nella sede del Partito Democratico, il segretario nazionale Nicola Zingaretti ha incontrato per un incontro già programmato i sindaci dei comuni capoluogo e delle città metropolitane italiane. “Al centro dell’incontro l’impegno del Partito Democratico sulle priorità dei cittadini a partire da sostenibilità ambientale, qualità della vita, benessere, sostenibilità sociale, sicurezza, lavoro e protezione sociale”, si legge nella pagina Facebook del Pd. Su Fb di riporta anche l’elenco dei presenti: Fulvio Centoz (sindaco di Aosta), Federico Borgna (sindaco di Cuneo), Giorgio Gori, (sindaco di Bergamo), Luca Galimberti (sindaco di Cremona), Mattia Palazzi (sindaco di Mantova), Jacopo Massaro (sindaco di Belluno), Virginio Merola (sindaco di Bologna), Michele De Pascale (sindaco di Ravenna), Andrea Gnassi (sindaco di Rimini), Dario Nardella (sindaco di Firenze), Alessandro Tampellini (sindaco di Lucca), Gianluca Festa (sindaco di Avellino), Carlo Marino (sindaco di Caserta), Antonio Decaro (sindaco di Bari), Rinaldo Melucci (sindaco di Taranto), Amedeo Bottaro (sindaco di Trani), Ugo Pugliese (sindaco di Crotone), Lillo Firetto (sindaco di Agrigento), Leoluca Orlando (sindaco di Palermo), Andrea Soddu (sindaco di Nuoro), Gian Carlo Muzzarelli (sindaco di Modena), Matteo Ricci (sindaco di Pesaro).
FESTA AL NAZARENO, RIAVVICINAMENTO AL PD. URGE IL CONGRESSO AD AVELLINO. La presenza di Gianluca Festa al Forum dei Sindaci, per un incontro promosso per dar voce alle autonomie presso il Partito Democratico, rappresenta un segnale di interesse e avvicinamento del Sindaco di Avellino per questo partito, dal quale si era allontanato per dar vita ad un progetto civico “di area” nella primavera scorsa. Recentemente Festa era stato invitato dal commissario provinciale Aldo Cennamo ad aprire un canale di dialogo con il partito nel quale Festa risulta iscritto, sollecitato anche dal consigliere comunale di opposizione che il Pd aveva candidato contro di lui nelle ultime comunali, Luca Cipriano. In nessuno dei due casi, però, aveva risposto con un’apertura, che ieri invece ha fornito partecipando alla iniziativa promossa dal Nazareno per dare voce alle autonomie. Questo va considerato un fatto, di cui il commissario provonciale dovrà prendere atto, a questo punto. Intorno a via Tagliamento, anche alla luce dell’allontanamento di Matteo Renzi, appare urgente convocare i congressi di circolo, sui territori e ad Avellino, quindi, procedere con la elezione del segretario provinciale. In particolare nel capoluogo, ricorre l’undicesimo anniversario dalla elezione dell’ultimo segretario cittadino, il professor Francesco Barra. Avellino, a parte il caso singolare di Napoli, è l’unica città italiana dove il Pd ha sospeso il processo democratico interno in maniera ormai permanente. Quando Barra divenne segretario ad Avellino, a Palazzo Chigi c’era Silvio Berlusconi con un governo Pdl-Lega Nord, la crisi economica non era ancora conclamata, alla Regione Campania c’era Antonio Bassolino. Politicamente, un secolo fa.
AD AGOSTO LA LETTERA DI 18 SINDACI A MAURIZIO MARTINA. Lo scorso 8 agosto, mentre la Lega preparava la crisi di governo, diciotto primi cittadini del Pd hanno scritto alla Commissione Statuto dei Democratici, presieduta da Maurizio Martina, chiedendo di istituire l’Assemblea dei sindaci. Tra i firmatari: Beppe Sala a Milano, Dario Nardella a Firenze, Antonio Decaro a Bari, ma soprattutto Giorgio Gori di Bergamo e Matteo Ricci di Pesaro, renziani rimasti oggi nel partito lasciato dall’ex premier. L’iniziativa è stata motivata con la necessità di dare voce in capitolo a chi sui territori si batte per contrastare il populismo della Lega raccogliendo i voti. Quella lettera è stata accolta da Nicola Zingaretti, che è andato oltre. Nell’organismo affidato a Giorgio Gori, Zingaretti ha dato la possibilità di far partecipare anche le rappresentanze elette dalle liste civiche di area. La platea degli amministratori coinvolti è quella delle città con più di 30mila abitanti.
LEGGI ANCHE:
La mossa di Renzi spiazza il Pd irpino. Amarezza di Rosetta D’Amelio. Cattolici in subbuglio
Valle del Sabato, Petitto: Avellino unisca istituzioni e parti sociali
ARTICOLI CORRELATI