Biodigestore in Irpinia, rendering dell'impianto proposto a Chianche.

A Teora biodigestore pronto a fine 2021. Intanto, sono stati completati i servizi accessori all’impianto di compostaggio di Teora. Ieri mattina la cerimonia di inaugurazione degli uffici, i bagni muniti di docce e spogliatoi a servizio del personale dipendente dell’impianto di trattamento di rifiuti organici altirpino, alla presenza non solo dell’amministrazione comunale teorese guidata da Stefano Farina ma anche dell’amministratore di Irpiniambiente Nicola Boccalone e del presidente della Provincia Domenico Biancardi. Il taglio del nastro conclude un percorso avviato nel 2015 con l’amministrazione allora guidata da Domenico Gambacorta per l’utilizzo di un avanzo di amministrazione destinato ad interventi a favore degli impianti di trattamento dei rifiuti. Si è aperto il percorso dei lavori di ampliamento e ammodernamento dell’impianto altirpino, che prevede a regime, la capacità di lavorazione di 12mila tonnellate di rifiuti più 4 strutturali, pari a oltre il 40 per cento del fabbisogno in provincia di Avellino.

Il Sindaco di Teora, Stefano Farina

“La dotazione dei servizi al personale dipendente, ovvero gli uffici, bagni e spogliatoi rientra in un progetto redatto nel 2015, quando in consiglio provinciale avevo la delega al ciclo integrato dei rifiuti, e condivisi con l’allora presidente Domenico Gambacorta la proposta di destinare l’avanzo di amministrazione agli impianti della provincia” spiega il sindaco Farina. “Circa 1 milione di euro è stato destinato ad interventi sullo Stir di Pianodardine, all’impianto di Teora, di Flumeri e Monteforte. La quota assegnata a Teora è stata investita in sevizi sull’igiene e sulla sicurezza ambientale, che fino ad oggi sono stati ospitati da un container” continua. La realizzazione di questo intervento, rappresenta un preludio dei lavori di ampliamento e ammodernamento dell’impianto stesso. “L’impianto nato intorno al 2000 in via sperimentale, ha la possibilità di cogliere l’opportunità data dai fondi europei di consolidarsi, e di implementare quel corollario politico e amministrativo che guarda al raggiungimento dell’efficienza, efficacia ed economicità” puntualizza il sindaco di Teora e componente del comitato direttivo dell’Ato Rifiuti. “Più i rifiuti camminano, più i costi da sostenere saranno alti, e maggiore sarà l’inquinamento prodotto. Teora è una comunità altruista, ma bisogna decidere se quest provincia vorrà incenerire i rifiuti che produce oppure vorrà aumentare la raccolta differenziata e riciclare”.

Palazzo Caracciolo, sede della Amministrazione Provinciale di Avellino

Teora si candida certamente per la seconda ipotesi. L’impianto di compostaggio tende infatti alla lavorazione della frazione umida per produrre compost da reinmettere sul mercato. “Il progetto di ampliamento e ammodernamento dell’impianto di Teora da 7 milioni di euro prevede che l’impianto passi da sperimentale a definitivo, e che consenta la lavorazione dell’umido in tutta sicurezza ambientale” puntualizza Farina. “La capacità di lavorazione ammonta a 12mila tonnellate più 4 strutturali: su questo punto vorrei che si facesse chiarezza e che si comprenda che l’impianto potrà soddisfare la produzione di 40- 50 comuni al massimo, e che per rispondere alla domanda dell’intera provincia è necessario almeno un altro impianto, o due” sottolinea. A Teora ieri è intervenuto anche il presidente della Provincia Domenico Biancardi, “che si è dimostrato sensibile a cogliere le differenze di una zona più interna della provincia” come ha spiegato lo stesso Farina, alla luce dei botta e risposta delle ultime settimane proprio sull’ipotesi di affidare all’impianto di Teora la lavorazione dell’intera produzione provinciale. “L’impianto di Teora è la sola realtà esistente in provincia di Avellino, e la Regione Campania sta trasferendo ad Irpiniambiente il progetto esecutivo, tale da consentire l’apertura della gara d’appalto dei lavori, che saranno completati entro un anno e mezzo. Così Teora sarà in grado di rispondere concretamente alle prime emergenze sui rifiuti”.

Stefano Farina, sindaco di Teora, sede dell’unico impianto di compostaggio pubblico operativo in provincia di Avellino, e Nicola Boccalone, amministratore delegato della società Irpiniambiente

L’incontro fra il sindaco di Teora, il presidente della Provincia e l’amministratore delegato di Irpiniambiente hanno sancito in maniera definitiva che “per raggiungere una economia di scala sono necessari gli impianti, ma anche la disponibilità dei siti, e quindi dei territori. Troveremo un altro sito per costruire l’altro impianto: l’Alta Irpinia ha già dato con Teora e adesso spetta ad altri territori farsi avanti” tuona Farina in qualità di cittadino del comprensorio. “L’Alta Irpinia è in grado di chiudere il cerchio del ciclo integrato in caso di apertura ai sub-ambiti provinciali: con Teora per il compostaggio, Sant’Angelo per gli ingombranti, Lioni per il Rae, Montella per la plastica e la carta” conclude. Una posizione ferma dunque, che sarà ribadita in occasione della prossima assemblea dell’Ato Rifiuti ad Avellino.


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