Baronia, Ufita e Valle del Calore in una nuova Area Pilota in Campania per lavoro e servizi. Archidiacono: si tratta con la Regione

Il sindaco di Vallesaccarda annuncia l'azione congiunta di 34 amministrazioni comunali in rappresentanza di 67mila abitanti per ottenere il riconoscimento da Regione Campania e Formez indispensabile ad ottenere finanziamenti nazionali. "E' arrivato il momento di fare fronte comune sulle aree interne: con Officina 2020 l'Irpinia può diventare laboratorio nazionale dei comuni dell'Appennino"

Baronia, Ufita e Valle del Calore potrebbero diventare una nuova Area Pilota in Campania per lavoro e servizi. Lo anticipa il Sindaco di Vallesaccarda, Franco Archidiacono, che spiega come ormai la trattativa con la Regione sia già in corso. L’area geografica perimetrata fra la Valle del Calore, l’Ufita e la Baronia si candida a rappresentare la quinta ‘area pilota’ della Regione Campania. Come l’Alta Irpinia, Ufita, Baronia e Calore puntano ad entrare nella Strategia Nazionale per le Aree Interne, per promuovere con una progettazione (già stata definita e approvata da ben 34 comuni e 67mila abitanti) un programma di sviluppo presentato alla Regione sotto la classificazione di “Borghi in rete”. Il progetto per ora ammonta a 50 milioni di euro, con il Comune di Zungoli capofila. È già stato oggetto di due incontri con il consigliere regionale delegato alle aree interne, Francesco Todisco, e di un incontro con il Formez. Ora si punta ad un accordo di programma con la Regione per l’Agenda Europea 2021-2027. A settembre, poi, ci sara l’incontro definitivo a Napoli.

Maurizio Petracca, Presidente della Commissione Agricoltura, delegato dal Presidente Vincenzo De Luca nel comitato d’indirizzo, supporto e verifica del Psr Campania 2014/2020

IN CAMPANIA C’È POSTO PER UNA QUINTA AREA PILOTA. Delle cinque aree regionali disponibili alla sperimentazione della Snai, soltanto quattro risultano assegnate. Ci sarebbe spazio in Campania anche per Baronia, Ufita e Valle del Calore. Il sindaco di Vallesaccarda, Franco Archidiacono, spera di trasferire il metodo di progettazione e l’orizzonte politico del progetto nel laboratorio di Officina 2020 rappresentato da Maurizio Petracca, “Per fare fronte comune e ampliare la rosa degli amministratori delle aree interne fino a coinvolgere tutti i piccoli comuni della Dorsale Appeninnica italiana e ottenere finalmente la possibilità di avere un peso a Roma e a Bruxelles” annuncia il sindaco. “Il percorso attuato dall’Alta Irpinia si è rivelato eccessivamente lento e improduttivo”, spiega il sindaco di Vallesacccarda. “Non c’è un programma, nè una linea di indirizzo politico con gli altri Comuni al di fuori del perimetro; chi osserva dall’esterno non ha la possibilità di condividere metodi e prassi” continua. Il Sindaco Archidiacono punta ad alimentare “l’officina inaugurata da Petracca, per costruire una rete, condividere le problematiche e fare emergere le buone prassi delle aree interne”, come lui stesso ha spiegato. Militante attivo del Partito Democratico, Archidiacono critica aspramente la rotta perseguita da Via Tagliamento, senza risparmiare una dura contestazione alla perdita dell’interesse generale manifestata dai vertici. “Sto cercando un luogo di partecipazione e condivisione, non una tessera politica. Il partito è troppo impegnato in questioni lontane dagli interessi dei cittadini. Mi interessano le idee, e nutro una stima personale nei confronti di Maurizio Petracca. I partiti sono evaporati, e la partecipazione al percorso non è tesa ad andare contro qualcuno, ma a costruire un laboratorio di idee e di operatività sul territorio” continua. Le aspettative del sindaco di Vallesaccarda, sono quelle di esporre non solo le progettualità di comprensori “troppo spesso dimenticati”, ma di condividere le criticità per risolverle. “Mi aspetto di poter discutere- al di là delle segreterie politiche- di rifiuti, acqua pubblica, autogestione dei servizi primari. Non è più il tempo di acquisire soluzioni calate dall’alto, ma di concertare in rete il futuro dei nostri territori”. Per questo, “è arrivato il momento di prendere il destino nelle nostre mani e impedire che qualcuno possa indicarci ancora la strada dall’alto: sono fermamente convinto dell’opportunità di condividere le idee e costruire insieme un manifesto politico e un programma da portare avanti, per poi candidarlo anche nelle sedi opportune”.

Fabrizio Barca ai tempi in cui era Ministro della Coesione. Ha promosso la Strategia Nazionale delle Aree Interne come strumento di sviluppo dell’entroterra, in particolare ungo la dorsale appenninica

“UNA GRANDE CONFERENZA NAZIONALE SULLE AREE INTERNE IN IRPINIA: QUI IL FORUM DELL’APPENNINO”. Obiettivo annunciato da Archidiacono, candidare l’Irpinia a laboratorio nazionale di confronto e progettazione dal basso per le aree interne, per immaginare un forum dell’Appennino italiano. Una strategia che tende a superare di fatto, tanto i laboratori di sperimentazione nazionale destinati alla ridefinizione dei servizi pubblici nelle aree interne, quanto i processi di costruzione delle cosiddette ‘aree vaste’. E propone: “Organizziamo in provincia di Avellino la prima assemblea nazionale delle aree interne italiane, per costruire un programma e contrastare l’avanzata della Destra di Salvini. Spero di poter lavorare in Officina 2020 per portare avanti questa tesi: se dovesse rivelarsi soltanto una palestra per le regionali dell’anno prossimo, allora le cose cambieranno”.

Unione Europea

“DARE SERVIZI, RIPARTENDO DAI BISOGNI REALI DELLA GENTE”. Nell’orizzonte politico del primo cittadino di Vallesaccarda non c’è soltanto la candidatura del progetto a valere sui fondi europei. Per creare occasioni di crescita e sviluppo, occorre offrire una migliore qualità della vita agli abitanti della sua comunità e a tutte le comunità della provincia. “I servizi ai cittadini sono assenti. Un ragazzo di 16 anni non ha la possibilità di spostarsi da un paese all’altro se non accompagnato da chi ha un’auto. La mobilità locale è male organizzata. Mi piacerebbe avere un colloquio con il manager dell’Air e chiedere l’attivazione di un pullmino, magari elettrico, da 12 posti, che consente il collegamento fra tutti i comuni della Baronia, per sostituire quei casermoni spesso vuoti, che inquinano e non offrono un reale servizio. Da solo il sindaco di Vallesaccarda può fare poco, ma la voce di 40 amministratori avrà un peso diverso e il manager dell’Air ci darà ascolto” conclude.


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