Maurizio Petracca e 40 sindaci con “Officina 2020” per lo Sviluppo

Al Viva Hotel giovedì si presentare ufficialmente l’associazione culturale, promossa ed ideata dal consigliere regionale: «L’obiettivo realizzare una filiera istituzionale locale per la promozione di progetti di sviluppo territoriale, coinvolgendo associazioni di categoria, operatori e cittadini, in un percorso condiviso e partecipato»

Maurizio Petracca, consigliere regionale del Partito Democratico

Maurizio Petracca ha radunato oltre 150 amministratori locali e molti sindaci al Viva Hotel di Avellino per presentare l’Associazione “Officina 2020”. Affollata la prima adunata ad Avellino per l’esordio di una associazione di cultura della politica, che non si propone come un partito o un movimento, ha sottolineato più volte il suo promotore, ma come il luogo di incontro di una governance istituzionale che deve imparare ad agire in maniera coordinata se vuol dare alle comunità locali le risposte attese. “Officina 2020” deve supplire alla funzione un tempo assicurata dalla politica, in crisi come i partiti che oggi non la professano più. L’incontro, moderato da Gianni Festa, direttore dell’edizione avellinese del Quotidiano del Sud, è servito essenzialmente a dimostrare nello stesso tempo che in provincia di Avellino c’è l’esigenza di colmare il vuoto lasciato dalla politica, ma soprattutto fornire indirizzi, visione, strategia alle autonomie locali, connettendole. «All’associazione hanno già risposto numerosi sindaci ed amministratori che hanno inteso sottoscrivere l’adesione in veste di soci fondatori, ma altri arriveranno», ha spiegato Petracca. Ed infatti, il salone del Viva Hotel era pieno. Ben 40 sindaci secondo gli organizzatori, poco meno di un terzo di una platea dove amministratori locali e diversi osservatori esterni hanno risposto all’appello. Tra questi Antonia De Mita. Ma se la Direttrice del Festival Irpinia Madre Contemporanea si è trattenuta solo pochi minuti, gli altri sono rimasti tutto il tempo.

UNA FILIERA DELLE IDEE E DEI PROGETTI. Nella sua relazione Maurizio Petracca ha spiegato che Officina 2020 si propone come punto di incontro tra due scadenze: le regionali del prossimo anno e la conclusione della agenda europea 2014-20, che introduce il nuovo ciclo di pianificazione 2021-27. Quindi, l’associazione è il punto focale per comprendere come nei prossimi dieci mesi le autonomie locali della provincia di Avellino si gioca il futuro. «L’associazione si pone l’obiettivo di mettere insieme la filiera istituzionale locale con l’intenzione di avviare forme di confronto utili alla promozione di progetti di sviluppo territoriale, coinvolgendo associazioni di categoria, operatori e cittadini, in un percorso condiviso, corale e partecipato», ha aggiunto il consigliere regionale. “Officina 20.20″ di Avellino” ha il compito di connettere le comunità e le istituzioni locali orientando il disegno strategico sul quale richiedere e investire fondi europei per produrre risultati, posti di lavoro e sviluppo. Petracca non ha evitato un riferimento a Ciriaco De Mita e alla frattura che si è registrata in occasione della campagna elettorale ad Avellino. Il consigliere regionale non si è posto in competizione con il Movimento Popolare proposto dall’ex segretario Dc, come ha spiegato. Anzi, ha rivendicato la coerenza del proprio percorso. “Sono altri ad aver cambiato strada”. L’Associazione propone in sostanza un coordinamento non gerarchico di enti locali, pronto a dire la propria anche ad Avellino. Un segnale non rivolto solo ai partiti, a Ciriaco De Mita o ad altri esponenti politici, ma anche al Comune di Avellino e alla Provincia, dove si sono professate velleità di rappresentanza e di guida su molte questioni di interesse, anche collegate a servizi pubblici locali e sviluppo economico. Diversi i consiglieri comunali di Avellino presenti. I sindaci intervenuti hanno parlato di protocolli, di patti di solidarietà e di convergenze, ma anche di rete delle autonomie, senza “padrini politici”.


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