Progetto pilota Alta Irpinia, finanziata la Rete Museale: 10,3 milioni per il Distretto Turistico

NASCE UN POLO CULTURALE TRA SANT'ANGELO DEI LOMBARDI, NUSCO, CASTELFRANCI, CONZA DELLA CAMPANIA E AQUILONIA: FEDE, ARCHEOLOGIA, AMBIENTE E ARTE, ECCO L'OFFERTA. ORA SI ATTENDONO I FONDI PER IL LACENO. La Giunta Regionale della Campania ha deliberato l'assegnazione di altri fondi nell'ambito del documento strategico relativo alla Strategia nazionale Aree Interne. Dal 2017 il conto sale a 36 milioni. Data copertura alla realizzazione di cinque progetti legati alla valorizzazione della rete museale, dei beni culturali e naturali dell'area

L’Alta Irpinia ora potrà realizzare la sua Rete Museale. Finanziata dalla Giunta della Regione Campania la progettazione articolata su cinque interventi che i 25 sindaci associati nella Snai (Strategia Nazionale Aree Interne) hanno definito nei mesi scorsi sotto la presidenza di Ciriaco De Mita. La Rete Museale è parte del più complessivo programma in allestimento per il Distretto Turistico, che è già stato ufficializzato nei mesi scorsi. La copertura finanziaria assegnata dalla Regione Campania ammonta a 10,438 milioni di euro, risorse che serviranno a sostenere il programma classificato come ‘Rete Museale’. I Comuni puntano sui grandi attrattori, come l’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi, il Museo Diocesano di Nusco, il parco archeologico di Conza, il Museo Etnografico di Aquilonia e il Museo del Vino di Castelfranci, obiettivi che coprono un vasto interesse culturale per una zona che offre tanto sotto il profilo della fede, dell’ambiente, dell’enogastronomia, dell’arte e dei beni culturali storici.

Le seggiovie del Laceno

Si attendono altre risorse per quello che sarà il completamento dell’intervento turistico, piatto forte del quale sarà il Laceno, sul quale l’Amministrazione comunale di Bagnoli Irpino è impegnata per un’accelerazione del progetto, atteso da circa un decennio. Nel distretto turistico confluiranno anche le misure collegate alla valorizzazione ambientale e quindi all’Azienda Forestale, nell’ottica della valorizzazione della montagna, incluse le aree Sic, le oasi naturalistiche e i laghi.

LA RETE MUSEALE ORA VA IN CANTIERE: ECCO IL DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI. Con la deliberazione della Giunta Regionale della Campania, il documento strategico d’area dell’Alta Irpinia relativo alla Strategia nazionale Aree Interne fa un balzo in avanti. L’ulteriore finanziamento di 10,3 milioni di euro, finalizzato alla realizzazione di cinque progetti legati alla valorizzazione della rete museale, dei beni culturali e naturali dell’area, sarà ripartito nel dettaglio come segue:

  • il completamento di Palazzo Palmieri – Museo Arte del Vino e della Viticultura (MAVV) – Comune di Castelfranci (1.000.000,00 euro);
  • il Museo e Archivio Storico Diocesano – Comune di Nusco (3.300.000,00 euro);
  • il completamento, restauro ed adeguamento funzionale dell’Abbazia del Goleto – Comune di Sant’Angelo dei Lombardi (3.000.000,00 euro);
  • il progetto integrato di valorizzazione “Ambiente, Natura, Territorio e Archeologia” – Comune di Conza (2.290.000,00 euro);
  • il Museo Etnograf‌ico – Comune di Aquilonia (758.591,90 euro).

Ciriaco De Mita

LE CIFRE: OLTRE 36 MILIONI ASSEGNATI ALL’ALTA IRPINIA DAL 2017. I complessivi 10.348.591,90 euro di risorse del POR FESR 2014/2020 assegnati oggi vanno ad aggiungersi ai 26.026.482,00 euro già stanziati nel 2017 con l’approvazione del documento di strategia d’area dell’Alta Irpinia. La copertura finanziaria disponibile al momento, quindi senza contare i 10,3 milioni appena deliberati dalla Giunta Regionale della Campania, è attinge dalle seguenti risorse: dalla Legge 147/2013: euro 3 milioni e 740mila; POR FESR: euro 8 milioni e 879 mila circa; dal POR FSE: un milione e 707mila euro; dal PSR FEASR: per 400mila euro (e fino ad ulteriori 10 milioni e 300mila all’esito della prima fase progettuale); e infine, dal POC Campania per 1 milione di euro. Totale: 26 milioni.

Gli uffici della Regione Campania ad Avellino

FONDI SPESI. Nel 2018 l’Alta Irpinia ha speso circa 4 milioni di euro, di cui 3 postati sugli interventi nella sanità e altri in corso di completamento che devono essere rendicontati. Ne restano 23. La fonte di questi fondi è articolata. L’Accordo di Partenariato definisce la strategia Aree Interne come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione) da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). Il Programma Operativo Regionale 2014-2020 a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR), adottato dalla Commissione europea con Decisione n. C(2015)8578 del 1 dicembre 2015, destina un finanziamento di più di 53 milioni di euro per interventi di sviluppo territoriale nelle Aree Interne.


LEGGI ANCHE:

Progetto Pilota, in Alta Irpinia è l’ora delle aziende forestale e zootecnica. A giugno partnership privata e piano lavoro

Vino, cultura, neve e fede: nel Progetto Pilota la strategia per il turismo

Marandino: commercio, terziario e cultura pilastri della nuova Sant’Angelo dei Lombardi

Rotary Hirpinia Goleto, intesa con il liceo De Sanctis sui beni culturali

Sant’Andrea di Conza lungo l’Appia antica, nei millenni tappa della storia

 

 

ARTICOLI CORRELATI