L'ingresso alla sede della Regione Campania, a Napoli

L’Azienda Forestale Alta Irpinia vedrà la luce entro giugno. Il progetto e la partnership pubblico privata saranno definiti dopo che il Presidente della Fondazione ‘Montagne Italia’, Enrico Borghi avrà ufficializzato i passaggi che consentiranno di arrivare al completamento del progetto nei tempi assegnati dagli accordi siglati presso la Regione Campania nel marzo scorso.

Enrico Borghi, Presidente della Fondazione Montagne Italia

SI CONCLUDE L’ITER AVVIATO A MARZO. Al cospetto dei Sindaci del cosiddetto Progetto Pilota, il presidente di Montagne Italia, Enrico Borghi, aveva fornito all’inizio di marzo l’informariva sui tempi e le modalità che scandiranno la nascita dell’Azienda Forestale dell’Alta Irpinia. Montagne Italia agisce nell’ambito della convenzione tra il Comune di Nusco, nella sua qualità di soggetto capofila dell’Accordo di Programma Quadro dell’Area Interna Alta Irpinia, e la Regione Campania, nel solco della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI). Fondazione Montagne Italia deve consegnare il progetto che porterà alla costituzione della Azienda Forestale dell’Alta Irpinia. In sostanza, metterà a disposizione del territorio le competenze necessarie a elaborare gli atti indispensabili a strutturare il soggetto pubblico, che poi potrà richiedere l’accesso ai fondi per procedere alla selezione finale degli altri componenti il partenariato. Montagne Italia dovra mettere in condizione la costituenda Azienda Forestale di gettare le basi della sua prima organizzazione, dalla individuazione del responsabile unico del procedimento alla candidatura al bando di progettazione, alla individuazione dei partner pubblici e privati che affiancheranno i Comuni

IL NUOVO SOGGETTO INDUSTRIALE DOVRÀ OPERARE AUTONOMAMENTE SUL MERCATO. L’Azienda dovrà valorizzare le foreste, tutelandone gli equilibri ma ne nel contempo producendo valore, che dovrà tradursi in posti di lavoro, reddito sociale, opportunità di sviluppo per il territorio. Al centro della Azienda ci sono appunto le risorse naturali boschive, che costituiscono il capitale di questa impresa. Si dovrà identificare il potenziale della filiera delineata a Napoli “bosco-legno-energia-servizi ecosistemici del territorio”, dando così un profilo industriale ad una realtà aziendale nella quale pubblici e privati dovranno investire. Su questo punto si giocherà la delega a Montagne Italia. In queste settimane Borghi e la Fondazione da lui presieduta avranno il compito di incoraggiare gli operatori a cooperare mediante accordi accordi di partenariato pubblico-privato, nell’ambito di vari settori di intervento, dalla bioenergia al turismo”.

La sede avellinese dell’Unione Industriali

LA AZIENDA ALTIRPINA LABORATORIO NAZIONALE. L’operazione in corso in provincia di Avellino avrà conseguenze nel settore forestale a livello nazionale, perchè per la prima volta si combineranno le più recenti norme di settore. Di fatto, l’Alta Irpinia sarà il laboratorio dove si testerà l’efficacia delle leggi introdotte per consentire ai territori margini di valorizzazione del patrimonio forestale. Si sperimenterannonin combinazione: il decreto legislativo n. 92/2018 (“Testo unico in materia di foreste e filiere forestali”), la legge n. 158/2017 (“misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni”); la legge n. 221/2015 (“Collegato ambientale”)».

OBIETTIVO LAVORO. A Napoli si guarda con fiducia alle potenzialita di questo progetto pubblico, perchè ritenuto fondamentale volano di rilancio occupazionale e di crescita economica in un territorio preda dello spopolamento per mancanza di opportunità di lavoro. Si punta ad allineare l’Azienda Forestale (attraverso i benefici garantiti dalla tipologia di intervento 16.7.1 Azione A del Psr Campania) all’altra linea di intervento, relativa all’Azienda Zootecnica dell’Alta Irpinia, avviata dall’Istituto Zootecnico Sperimentale del Mezzogiorno in qualità di soggetto capofila del partenariato pubblico-privato costituitosi ad hoc.Il municipio di Nusco.

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, accanto al Sindaco di Calabritto Gelsomino Centanni e alla Presidente del Consiglio Regionale, a Quaglietta (repertorio)

DE LUCA: ALTA IRPINIA E AREE INTERNE AL CENTRO DELLA AZIONE REGIONALE.  “L’Irpinia è stata e sarà al centro degli impegni che la Regione Campania sta portando avanti per lo sviluppo dell’intero territorio di competenza, senza distinzioni fra zone interne e zone costiere: onoreremo tutti gli impegni a cominciare dal progetto pilota”. Così il Governatore Vincenzo De Luca ha presentato martedì a Napoli nella sala Francesco De Sanctis di palazzo Santa Lucia il protocollo d’intesa fra la Regione e L’Area delle Colline Beneventane, comprendente di comuni di: San Giorgio del Sannio capofila, Arpaise, Calvi, Ceppaloni, San Leucio del Sannio, San Martino Sannita, San Nazzaro, San Nicola Manfredi e Sant’Angelo a Cupolo. Il Governatore ha sottolineato che il piano di sviluppo integrato e intersettoriale del “sistema territoriale delle colline beneventane” risponde al modello già sperimentato con il protocollo di Nusco, siglato nel 2016 a sostegno del progetto pilota dell’Alta Irpinia. De Luca ha affermato che entro i prossimi mesi saranno centrati tutti gli obiettivi previsti nella programmazione mirata allo sviluppo delle aree interne, con riferimento a quella che in ambito sanitario è definita la Campania interna. In particolare, per quello che riguarda l’Irpinia De Luca ha rivendicato gli investimenti fatti nelle aree industriali, nelle infrastrutture, ma anche in altri settori come quello sanitario, citando il nome del Ministro Francesco De Sanctis: “In questa stanza c’è l’immagine di un grande irpino, di un grande meridionale, di un grande italiano, Francesco De Sanctis. Sta lì a simboleggiare non solo i valori nazionali che vogliamo difendere, ma anche in maniera emblematica il fatto che la Regione è tutta la Campania non semplicemente la fascia costiera, non soltanto Napoli”.

GIUGNO CROCEVIA FONDAMENTALE ANCHE PER IL PIANO LAVORO. De Luca ha parlato del mese di giugno come di una scadenza cruciale per lo sviluppo e dell’economia campana, anche alla luce dell’imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del bando nazionale per il Piano del Lavoro “che abbiamo discusso per mesi col Ministro”. Unitamente agli investimenti infrastrutturali “servirà a dare impiego nell’amministrazione pubblica, con procedure trasparenti, a diecimila giovani meridionali”.


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