Salvini a Cassano Irpino il 15 giugno per il francobollo delle sorgenti

IL MINISTRO DELL'INTERNO OSPITE DI BRUNO VESPA CITA AD ESEMPIO SALVATORE VECCHIA COME MODELLO DEL CARROCCIO NEL SUD. Intervista al sindaco del Comune altirpino rieletto per la terza volta alla guida dell'amministrazione comunale, che spiega la sua concezione di sovranismo economico: difendere il Made in Italy

Il Ministro degli Interni Matteo Salvini sarà a Cassano Irpino il 15 giugno prossimo per presentare l’emissione del francobollo dedicato alle sorgenti della Pollentina, ma anche per celebrare il risultato elettorale incassato dal primo sindaco irpino espressione del Carroccio, che con l’elezione al terzo mandato punta a radicare il partito sovranista di Matteo Salvini. Alla luce del risultato incassato per l’affermazione della Lega a Cassano e la riconferma a sindaco, Salvatore Vecchia viene citato ad esempio proprio dal leader nazionale del partito, che ospite da Bruno Vespa per l’analisi del voto, lo consacra a modello nel Mezzogiorno capace di avere portato alla “lega Salvini premier” il 60,14% dei voti, anche se in un comune di circa mille abitanti. Ma cade in errore chi immagina che Vecchia abbia cambiato i connotati del borgo altirpino, con annessione a Cassano del Grappa, Cassano del Garda o a Cassano d’Adda. “La mia missione è difendere il Taurasi dalla Coca- Cola e valorizzare l’unicità dei piccoli borghi come Cassano Irpino per impedire ce vengano fagocitati dalle grandi città” ha spiegato nell’intervista a Nuova Irpinia.

 

Sindaco Vecchia, lei non è soltanto il sindaco di Cassano confermato al terzo mandato, ma è anche anche il riferimento del Carroccio nel Mezzogiorno citato dal Premier Salvini nel salotto politico di Bruno Vespa su Rai Uno. Il consenso personale ha trascinato quello politico o viceversa?

“Entrambe le cose. E’ evidente che a Cassano è stato fatto un gesto di cuore e affetto nei confronti del sindaco per rafforzarlo su scenari politici diversi, ma è altrettanto vero che c’è una presa di coscienza politica più generale che non va sottovalutata. La ragione del consenso va ricercata nell’approccio, che è cambiato rispetto al passato”

In che modo?

“A seguito di una riflessione con Gianluca Cantalamessa abbiamo convenuto che fosse necessario cambiare l’approccio comunicativo con le persone per raccontare la ‘nuova Lega’: non ho chiesto a nessuno di votare espressamente per questo partito, ma ho sempre cercato di capire invece quali fossero gli orientamenti dei cittadini su svariati temi, come i migranti, la difesa delle tradizioni, la legittima difesa. Alla fine di ogni dialogo ho invitato a prendere atto ai miei interlocutori che fossero sulle posizioni della Lega e che un partito che rappresentasse le loro istanze c’è”.

I votanti della Lega nel Mezzogiorno dunque sono “leghisti inconsapevoli”. Si tratta dell’esasperazione del rancore e della frustrazione raccontata dal Censis che trova sfogo nel consenso all’ala estrema della destra?

“Il voto alla Lega non è un voto di reazione, nè di protesta come invece è stato per i 5 Stelle, e che poi si è rivelato volatile nel tempo. La gente ha votato Salvini perchè condivide il pensiero e i temi che affronta, dalla politica occupazionale e oculata, la difesa della identità nazionale, la religione cattolica. I cittadini si sono scoperti leghisti inconsapevoli”.

Cassano non è l’unico comune irpino in cui la Lega alle Europee si è confermata il primo partito. L’apertura su scala nazionale del partito da parte di Salvini ha ridisegnato gli equilibri e gli orizzonti della battaglia: il nemico non è più il ‘terrone’ che va al nord e ruba il lavoro, ma chi invade i confini nazionali. C’è stata una evoluzione Salviniana?

“Il partito guidato da Salvini ha aperto al superamento di due questioni: finisce il partito secessionista fra nord e sud Italia, ma si dichiara sovranista nell’accezione più nobile e dotta del termine, tesa alla difesa dell’identità nazionale, che è il contrario della secessione”

Continui.

“Il secondo aspetto riguarda l’apertura ad una nuova visione, in cui non c’è più al centro l’uomo economico e il consumatore che cancella le identità nazionali, ma l’uomo nel suo contesto sociale che punta a valorizzare una visione d’insieme in cui le specificità territoriali non vengano superate. E’ necessario insomma valorizzare il Made in Italy: difendiamo il Taurasi dalla Coca Cola insomma”.

Borgo di Cassano Irpino

In questo contesto si inserisce anche la sua battaglia per Cassano, che è un borgo di circa mille abitanti e a rischio spopolamento, che in questo momento combatte una guerra impari con le città metropolitane per garantire la sua sopravvivenza.

“La Lega gioca su questi temi, e la difesa dei piccoli comuni è la difesa del Taurasi di fronte al gigante Coca Cola. Cassano è un piccolo borgo, e come amministratore intendo valorizzare la società nelle sue peculiarità, salvaguardare la sua ricchezza e preservarla nel tempo. Non ci sono visioni basate sulla logica di profitto, nè sulla massificazione della qualità della vita”.

Marine Le Pen e Salvatore Vecchia a Milano per la chiusura della campagna elettorale delle europee

Lei è stato sul palco a Milano al fianco di Matteo Salvini in uno dei comizi di chiusura della campagna elettorale per le Europee, dove per la prima volta il leader della Lega ha strumentalizzato la cristianità come tratto distintivo dell’Italia cattolica. Dall’esibizione del rosario all’hashtag #gesùtiama. Qual è il messaggio?

“Il dibattito sulla partecipazione della chiesa alla politica è particolarmente interessante e in questo momento è al centro dell’attenzione: una parte della Chiesa cattolica è contro Salvini e un’altra invece è a favore e rispecchia le posizioni conservatrice e globalista della dottrina cattolica. In realtà la fede si dovrebbe sollevare dal dibattito politico, epurandola da strumentalizzazioni. Quanto all’hastag invece, l’ho ripreso soltanto per richiamare uno striscione che sventolava nella piazza quel giorno, non ha nessun significato”.

Terminata la campagna elettorale per le europee e per le amministrative si torna alla normalità, ma in un contesto politico pronto al cambiamento. Quale sarà la prossima mossa? 

“Il 15 giugno Matteo Salvini sarà ospite a Cassano per l’emissione ufficiale del Francobollo dedicato alle Sorgenti della Pollentina. Un riconoscimento che abbiamo ottenuto dal Mise e che accende i riflettori nazionali sul nostro piccolo borgo. Già tre funzionari delle Poste Italiane hanno fatto dei sopralluoghi in paese, e per noi si tratta di un evento storico degno di nota”.


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